Basta corde vuote....

Dedicato a chi si avvicina per la prima volta agli strumenti ad arco.
DADE
Utente Registrato
Utente Registrato
Messaggi: 14
Iscritto il: venerdì 15 giugno 2007, 0:00

Basta corde vuote....

Messaggio da DADE »

Carissimi,
vi voglio chiedere se effettivamente e` cosi` utile e necessario effettuare all`infinito esercizi con tutto l`arco e a meta` sulle corde vuote :? :? .
La mia insegnatnte continua a farmi fare questi esercizi....non vorrei mai che sia solo una scusa per allungare le lezioni... :twisted: :twisted: :? ?
Comunque ho fiducia e continuo....
Come e` stata la vostra esperienza da principianti?
Ciao e grazie
Avatar utente
neuma
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 1528
Iscritto il: giovedì 5 ottobre 2006, 0:00
Località: Piemonte
Contatta:

Re: Basta corde vuote....

Messaggio da neuma »

DADE ha scritto: e` cosi` utile e necessario effettuare all`infinito esercizi con tutto l`arco e a meta` sulle corde vuote :? :?
Beh, lo stesso Accardo ne sosteneva l'utilità, visto che lui per primo si faceva sempre un po' di corde vuote prima di iniziare la quotidiana sessione di studio...

In realtà, per capire la tua situazione, bisognerebbe sapere da quanto studi e a che posizione ti sei portato, e soprattutto com'è la tua mano sinistra. L'arco ha acquisito una certa sicurezza ed autonomia, oppure hai problemi di conduzione? In questo caso è sempre meglio affrontare un po' di corde vuote per scindere le difficoltà delle due mani, e focalizzare bene a cosa sono da imputare gli eventuali problemi d'arco.
Io ho insegnato per quattro anni, contrabbasso e non violino, ma le problematiche iniziali sono le stesse per ogni strumento della famiglia: ho sempre abbinato alcuni esercizi di corde vuote, anche con colpi d'arco abbastanza complessi, tipo alternanza di staccato-legato-puntato ecc., anche quando gli allievi già erano in grado di usare la sinistra, in modo tale da migliorare l'agilità dell'arco concentrando per un po' l'attenzione esclusivamente su quello.

Certo che, se mi dovessi dire che sono due anni che studi con regolarità e la tua insegnante non t'ha mai fatto procedere oltre le corde vuote... allora sì, qualche dubbio mi verrebbe :?
DADE
Utente Registrato
Utente Registrato
Messaggi: 14
Iscritto il: venerdì 15 giugno 2007, 0:00

Messaggio da DADE »

Bhe` c`e` da dire che e` solo da qualche mese che sto iniziando a suonare...forse sono troppo corrivo, ma la voglia di iniziare a comporre qualche nota diversa dal solito Sol,Re, La,Mi mi entusiasma!
maurino21
Utente Attivo
Utente Attivo
Messaggi: 125
Iscritto il: lunedì 18 settembre 2006, 0:00
Contatta:

Messaggio da maurino21 »

bè non so se sia utile...anke perchè anche io son agli inizi e non so quanto sia produttivo alla lunga....il mio maestro dopo un mesetto di corde vuote si è dedicato al tempo al ritmo e al tono....e poi la diteggiatura....subito le prime tre dita con scale scale e scale....e ora da un mesetto (ho iniziato a settembre) il quarto dito...sempre ripetendo scale e a pulire il suono...e ti dico che trannne due o tre pezzzi semplicissimi non suoniamo anche perchè è meglio perfezionare questi
Avatar utente
MCR
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 311
Iscritto il: lunedì 13 novembre 2006, 0:00

Messaggio da MCR »

Io ho fatto esercizi con le corde vuote per i primi due mesi... poi ho cominciato a mettere tutte le dita piano piano (ho cominciato a ottobre) ora sono a tre quarti del curci due quindi posso affermare che le corde vuote non sono una perdita di tempo, ma un portarsi avanti... :wink:
Avatar utente
Bassbow40
Utente Attivo
Utente Attivo
Messaggi: 126
Iscritto il: mercoledì 20 dicembre 2006, 0:00
Contatta:

Messaggio da Bassbow40 »

Le corde vuote sono INDISPENSABILI!!!, per acquisire una certa padronanza su l'arco che nel nostro caso rappresenta il "motore" dello strumento.
Quindi l'obbiettivo è la padronanza sull'arco.
Come ottenerla altrimenti?
Si può certo contemporaneamente introdurre studietti che utilizzano le dita , ma allo stesso tempo le difficoltà ad esse collegate, distraendoti dall'arco che ancora non domini compiutamente, quindi allungando i tempi per un decente controllo.
Più elementi si introducono più fai fatica a controllarli, trascurandone qualcuno...
Coraggio
Provando e riprovando
Avatar utente
Bassbow40
Utente Attivo
Utente Attivo
Messaggi: 126
Iscritto il: mercoledì 20 dicembre 2006, 0:00
Contatta:

Messaggio da Bassbow40 »

Un ottimo esercizio sulle corde vuote per aumentare il controllo è:
con l'arco appoggiato al tallone fare una piccola arcata in su
quindi si solleva l'arco e velocemente lo appoggi alla punta dove farai una piccola arcata in giù. Si noti che nello spostamento, dal tallone alla punta, l'arco va sollevato dalla corda in modo da non emettere suono.
All'inizio questi spostamenti saranno abbastanza lenti ma verranno velocizzati moderatamente un po alla volta, senza esagerare.
Provando e riprovando
Avatar utente
neuma
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 1528
Iscritto il: giovedì 5 ottobre 2006, 0:00
Località: Piemonte
Contatta:

Messaggio da neuma »

E' sempre fondamentale valutare il risultato, ancor prima che i mesi effettivi di studio: io posso studiare da tre mesi, aver acquisito da subito o quasi una decorosa condotta d'arco, e magari incontrare le difficoltà principali nell'articolazione delle dita della sinistra. Così come, studiando sempre da tre mesi, posso non avere magari particolari problemi di articolazione ed indipendenza delle dita (forse arrivo da qualche altro strumento che richiede lavoro di mano sin., magari semplicemente ho una mano particolarmente agile), però non riuscire a gestire adeguatamente l'arco.

A questo punto, la cosa migliore è chiedere esplicitamente al/alla tuo/a insegnante il perchè di tante corde vuote, e poi stare a sentire cosa ti risponde: a te poi, in base a come ti verranno spiegate le sue scelte didattiche, stabilire se e quanto la sua logica d'insegnamento è affidabile oppure no.
Avatar utente
Bassbow40
Utente Attivo
Utente Attivo
Messaggi: 126
Iscritto il: mercoledì 20 dicembre 2006, 0:00
Contatta:

Messaggio da Bassbow40 »

neuma ha scritto:E' sempre fondamentale valutare il risultato, ancor prima che i mesi effettivi di studio: io posso studiare da tre mesi, aver acquisito da subito o quasi una decorosa condotta d'arco, e magari incontrare le difficoltà principali nell'articolazione delle dita della sinistra. Così come, studiando sempre da tre mesi, posso non avere magari particolari problemi di articolazione ed indipendenza delle dita (forse arrivo da qualche altro strumento che richiede lavoro di mano sin., magari semplicemente ho una mano particolarmente agile), però non riuscire a gestire adeguatamente l'arco.

A questo punto, la cosa migliore è chiedere esplicitamente al/alla tuo/a insegnante il perchè di tante corde vuote, e poi stare a sentire cosa ti risponde: a te poi, in base a come ti verranno spiegate le sue scelte didattiche, stabilire se e quanto la sua logica d'insegnamento è affidabile oppure no.
Sono daccordo, ma se la decorosa condotta d'arco non è abbastanza solida, alla prima difficolatà, per esempio articolazione delle dita, rischi di perdere "capre e cavoli"
Provando e riprovando
Avatar utente
neuma
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 1528
Iscritto il: giovedì 5 ottobre 2006, 0:00
Località: Piemonte
Contatta:

Messaggio da neuma »

Bassbow40 ha scritto:Sono daccordo, ma se la decorosa condotta d'arco non è abbastanza solida, alla prima difficolatà, per esempio articolazione delle dita, rischi di perdere "capre e cavoli"
Difatti parlavo di condotta 'decorosa' in modo relativo, pensando appunto ad uno studente che si dedica allo strumento da alcuni mesi e desidera mettere giù le dita in prima posizione: in realtà secondo me la condotta d'arco può dirsi davvero consolidata non prima di cinque anni (in media) di studio regolare. Pur ammettendo che qualcuno ci arriva prima e qualcuno dopo, sono cose che necessitano un tempo fisiologico per essere assimilate e "metabolizzate" tanto da renderle naturali e sufficientemente automatiche.

Credo che infatti non a caso nessuno abbia mai tentato di realizzare un corso a dispense con "Impara a suonare uno strumento ad arco in sei facili lezioni"... e che se non è mai stato fatto non sia casuale :wink:
Avatar utente
Bassbow40
Utente Attivo
Utente Attivo
Messaggi: 126
Iscritto il: mercoledì 20 dicembre 2006, 0:00
Contatta:

Messaggio da Bassbow40 »

Daccordo.
Dai un'occhiata al topic "diteggiture", in cui si evidenziano le stesse perplessità relative alla durata di certi esercizi.
Il succo è sempre lo stesso: ci vuole tempo.
Provando e riprovando
Avatar utente
Diapason79
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 641
Iscritto il: mercoledì 7 febbraio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da Diapason79 »

Secondo me le corde vuote sono importantissime anche se tutto dipende comunque dal metodo dell'insegnante, c'è chi le fa fare per un anno e chi (come la mia insegnante) fa mettere presto presto le dita sulla tastiera :wink:
Comunque credo che le corde vuote e le scale debbano essere sempre "eseguite" prima degli altri esercizi anche quando si è avanti nello studio del violino.
Un consiglio: è naturale che tu ti ponga delle domande ma è importante anche la fiducia nel tuo insegnante perché se manca quella sarà più difficile per te imparare :wink:
Avatar utente
Diapason79
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 641
Iscritto il: mercoledì 7 febbraio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da Diapason79 »

neuma ha scritto:E' sempre fondamentale valutare il risultato, ancor prima che i mesi effettivi di studio: io posso studiare da tre mesi, aver acquisito da subito o quasi una decorosa condotta d'arco, e magari incontrare le difficoltà principali nell'articolazione delle dita della sinistra. Così come, studiando sempre da tre mesi, posso non avere magari particolari problemi di articolazione ed indipendenza delle dita (forse arrivo da qualche altro strumento che richiede lavoro di mano sin., magari semplicemente ho una mano particolarmente agile), però non riuscire a gestire adeguatamente l'arco.

A questo punto, la cosa migliore è chiedere esplicitamente al/alla tuo/a insegnante il perchè di tante corde vuote, e poi stare a sentire cosa ti risponde: a te poi, in base a come ti verranno spiegate le sue scelte didattiche, stabilire se e quanto la sua logica d'insegnamento è affidabile oppure no.
Concordo a pieno!
Io suono da neanche 5 mesi e sono più nella seconda condizione che nella prima ovvero ho scioltezza nella mano sinistra ("colpevole" lo studio della chitarra :wink: ) e più difficoltà nella condotta dell'arco.
Ogni insegnante ha un suo metodo ma ogni allievo è diverso quindi è probabile che la tua insegnante stia "tarando" su di te il suo modo di insegnare.
Se però hai dei dubbi e non sei convinto meglio parlargli/le, non si può insegnare/imparare nulla, almeno secondo la mia esperienza personale e professionale, se mancano la fiducia ed il dialogo.
In bocca al lupo e fammi sapere :wink: :ciao2:
Avatar utente
Bassbow40
Utente Attivo
Utente Attivo
Messaggi: 126
Iscritto il: mercoledì 20 dicembre 2006, 0:00
Contatta:

Messaggio da Bassbow40 »

L'uso dell'arco è secondo me molto più complicato della mano sinistra.
La cose più "semplici" che si possono fare all'inizio dello studio sono le corde vuote, che proprio perchè sono vuote non danno altre preoccupazioni collaterali oltre l'arco naturalmente.
Non sono esercizi entusiasmanti, lo so, ma da qualcosa bisogna pur incominciare.
Gli esercizi sulle corde vuote, se fatti in modo appropriato, ti daranno nel tempo un controllo assoluto sull'arco, e vi assicuro che è indispensabile, o risolvono molti problemi a chi non li ha fatti nella fase iniziale delo studio.
Corde vuote e luuuuuuunghissime, arcate infinite.
Quasi come una sorta di meditazione, in cui ci si analizza dentro e fuori.
Si impara a respirare, a sentire ogni muscolo, ascoltare il colore del suono ecc.
Quindi corde vuote non per dovere ma per necessità.
Più ne fai è meglio è.
Provando e riprovando
Avatar utente
paperino
Frequentatore
Frequentatore
Messaggi: 93
Iscritto il: venerdì 20 aprile 2007, 0:00

Messaggio da paperino »

Concordo a pieno!
Io suono da neanche 5 mesi e sono più nella seconda condizione che nella prima ovvero ho scioltezza nella mano sinistra ("colpevole" lo studio della chitarra :wink: ) e più difficoltà nella condotta dell'arco.:[/quote]

ciao diapason,
come te anche io provengo dallo studio della chitarra e ho più problemi con la condotta dell'arco che non con la mano sinistra, ma anche con questa c'è qualcosa che non va, "colpevole" la chitarra: il gomito del braccio sin non vuole saperne di stare in dentro e il pollice della mano fa troppa contropressione sul manico, come se dovessi sempre fare i barré, inoltre le dita fanno troppa pressione sulle corde. Sto iniziando un percorso rieducativo, ma è lungo e difficile. Tu come hai risolto?
ciao :D
Rispondi