Il violino nuovo.
L'altezza massima, prendendo a riferimento la tacca interna delle effe, va a cadere a circa 1.5cm dietro la tacca suddetta e circa 3.5 davanti ad essa. Alcuni colleghi impostano simmetricamente questa porzione di altezza massima in coincidenza con la tacca delle effe perchè si crede che il ponticello abbia solo una componente verticale nella pressione sulla tavola, in realtà il ponticello è anche "tirato" verso la tastiera dalle corde, quindi bisogna sicuramente tenere conto della pressione verticale, ma non bisogna nemmeno trascurare la risultante (in diagonale) che scaturisce dalla somma della trazione delle corde (orizzontale) e dalla pressione del ponticello (verticale).
Purtroppo ora non posso fare disegni esplicativi, se non hai capito fammi sapere.
Purtroppo ora non posso fare disegni esplicativi, se non hai capito fammi sapere.
prendi a riferimento le tacche delle effe che guardano verso il centro della tavola armonica, quelle sono le tacche interne. Quelle esterne sono quelle che puntano verso il bordo della tavola medesima.
Quindi, le tacche interne sono il riferimento per la giusta posizione del ponticello, esse sono piazzate di norma a 195mm dal bordo superiore della tavola armonica (in corrispondenza dell'attaccatura del manico).
La catena, dopo averla divisa in quattro parti uguali, va posta ad una distanza di circa 4cm dal bordo superiore ed inferiore, quindi ne risulta una lunghezza che varia dai 27 ai 27,5cm. In questo senso il centro della catena va a cadere davanti le tacche interne (in direzione del manico). Quindi la porzione maggiore di altezza massima della catena va a cadere davanti le tacche interne delle effe (direzione manico).
Quindi, le tacche interne sono il riferimento per la giusta posizione del ponticello, esse sono piazzate di norma a 195mm dal bordo superiore della tavola armonica (in corrispondenza dell'attaccatura del manico).
La catena, dopo averla divisa in quattro parti uguali, va posta ad una distanza di circa 4cm dal bordo superiore ed inferiore, quindi ne risulta una lunghezza che varia dai 27 ai 27,5cm. In questo senso il centro della catena va a cadere davanti le tacche interne (in direzione del manico). Quindi la porzione maggiore di altezza massima della catena va a cadere davanti le tacche interne delle effe (direzione manico).
Dopo la sbozzatura del ricciolo, si procede allo smusso delle volute ed alla sguscia vera e propria, ossia il riccio viene scavato in modo da assumere la plasticità necessaria. Nel caso della scultura del riccio le scuole di pensiero sono molteplici, qui ho proposto solo un modus operandi personale.
Da notare che il riccio è uno dei grandi simboli della liuteria e dell'epoca barocca, tale da divenire inconfondibile con altre rappresentazioni del presente o dell'antichità classica. Simone F. Sacconi, un grande liutaio italiano operante negli USA e scomparso negli anni '70, sostiene che il riccio stradivariano sia derivato dall'unione delle spirali di Vignola e di Archimede. Ciò è probabilmente fondato, ma troviamo comunque in questo ambito una grandissima varietà di stili, tanto che spesso basta guardare un riccio per identificare uno strumento (laddove il manico sia rimasto originale).



Da notare che il riccio è uno dei grandi simboli della liuteria e dell'epoca barocca, tale da divenire inconfondibile con altre rappresentazioni del presente o dell'antichità classica. Simone F. Sacconi, un grande liutaio italiano operante negli USA e scomparso negli anni '70, sostiene che il riccio stradivariano sia derivato dall'unione delle spirali di Vignola e di Archimede. Ciò è probabilmente fondato, ma troviamo comunque in questo ambito una grandissima varietà di stili, tanto che spesso basta guardare un riccio per identificare uno strumento (laddove il manico sia rimasto originale).



Claudio, complimenti per le bellissime immagini sulla scultura del riccio e del manico, veramente bellissime. Forse questa è una delle operazioni che richiede più tempo rispetto alle altre e mette di più in evidenza la manualità dell'artigiano. Io ho provato a scolpire il riccio ma ho trovato molte difficoltà, soprattutto riguardo alla simmetria delle due facce del riccio. Ho visto, anche in altre occasioni, che i liutai utilizzano dei trapani manuali anzichè quelli elettrici. C'è qualche motivo particolare?
Grazie per i complimenti Giovanni, in realtà la scultura del riccio e la finitura del manico richiedo circa 2 o 3 giorni, ma il problema è che in laboratorio non sono occupato solo per fare il nuovo violino, ci sono anche le riparazioni, le messe a punto, i clienti e gli amici che ti vengono a trovare, ecc ecc. Per cui la procedura di avanzamento del riccio è di molto rallentata, specie in questi ultimi 20 giorni.
L'uso del trapano manuale è al fine di alleggerire il più possibile la cassetta dei piroli, prima dello scavo con lo scalpello. Inoltre il trapano manuale è usato per i fori dei piroli che saranno rifiniti con l'apposito alesatore. Niente vieta che si possa usare anche il trapano elettrico, ma con quello manuale si ha più controllo sulla foratura.
Come puoi constatare, il liutaio in generale non perde mai occasione di usare le proprie mani, le quali sono come uno strumento musicale per un musicista, con cui deve esercitarsi continuamente.
L'uso del trapano manuale è al fine di alleggerire il più possibile la cassetta dei piroli, prima dello scavo con lo scalpello. Inoltre il trapano manuale è usato per i fori dei piroli che saranno rifiniti con l'apposito alesatore. Niente vieta che si possa usare anche il trapano elettrico, ma con quello manuale si ha più controllo sulla foratura.
Come puoi constatare, il liutaio in generale non perde mai occasione di usare le proprie mani, le quali sono come uno strumento musicale per un musicista, con cui deve esercitarsi continuamente.
Qui di seguito sono mostrate le fasi di finitura della sguscia del riccio, effettuate con rasiere di varie forme. A ciò seguirà il taglio e la foratura dei piroli, quindi all'incollaggio provvisorio della tastiera. A coloro che si cimentano nell'intaglio del riccio, sconsiglio vivamente l'uso di carta vetrata, almeno per quanto riguarda le volute del riccio. Questo per evitare che la carta vetrata alzi il "pelo" del legno e venga rovinata la freschezza del taglio a sgorbia. A parte qualche "passatina" di rasiera a me piace lasciare le volute del riccio con le tracce della sgorbia, anzichè pulire a fondo con la rasiera. Si noti anche che lo stile del riccio è abbastanza in contrasto con quelli tipici di Guarneri del Gesù, in quanto mi sono preso la libertà di fare un pò a modo mio. Per inciso, non mi sono mai cimentato nel fare copie di violini famosi, ma esistono colleghi altamente specializzati in tal senso, capaci di riprodurre gli strumenti classici anche nel più piccolo graffio o scheggiatura di vernice. E il suono? No, quello non sono ancora riusciti a copiarlo.









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sgorbiatura il riccio
Claudio, vedo il vantaggio di taglio del smusso a 45 gradi prima della sgorbiatura il riccio. In questo modo, definite il profilo generale del riccio e della ganascia. Nel passato, affido sempre il taglio del smusso alla fine.
Ultima modifica di DavidTseng il mercoledì 8 giugno 2005, 3:32, modificato 1 volta in totale.
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Grazie, Claudio, I would like to see your scheme for arranging the peg holes on the pegbox. When I design the template for the neck, I always draw straight lines from the height of the fingerboard nut to the peg holes to make sure the A-string will not interfere with other pegs.
I made several new moulds recently based on Golden Section principle and simple digital ratio in proportions. I finally free myself from copying. The mould lengths are 345, 348, and 350mm, corresponding to Strad S, P, and G models, also a 346 mm one of Guarneri type. These moulds are 2-piece type similar to the one used by late David Rubio. (If the picture does not show on your monitor, type the URL on your address field: violini.tripod.com/mould.jpg no "www")

I made several new moulds recently based on Golden Section principle and simple digital ratio in proportions. I finally free myself from copying. The mould lengths are 345, 348, and 350mm, corresponding to Strad S, P, and G models, also a 346 mm one of Guarneri type. These moulds are 2-piece type similar to the one used by late David Rubio. (If the picture does not show on your monitor, type the URL on your address field: violini.tripod.com/mould.jpg no "www")

Ultima modifica di DavidTseng il martedì 7 giugno 2005, 21:03, modificato 1 volta in totale.