Stradivari in soffitta
Stradivari in soffitta
Saluti a tutti, da qualche settimana sto visitando questo sito ricco di informazioni riguardanti l'argomento specifico. Io purtroppo non sono musicista nè liutaio, sono solo uno che ha ereditato un violino, e con riferimento all'articolo "uno stradivari in soffitta" mi piacerebbe sapere che cosa ho in mano. Dentro c'è una etichetta con su scritto in stampa "Andreas Amati fecit Cremonae anno 1630" (ae attaccati e 30 scritto a mano). Qualcuno può aiutarmi? provo a mettere le foto che ho fatto. [/img]
"Cremonae" è giusto, lo stato in luogo può essere espresso anche con il così detto genitivo locativo quando si riferisce ad una città.
Un pò di problemi di anacronismo li suscita invece l'utilizzo della penna (magari a sfera e di colore blu) e la data errata.
Si tratta, con molta probabilità, di una delle tante produzione di fabbrica dei primi anni del XX sec. che si rifacevano ai modelli della grande liuteria classica cremonese.
L'etichetta facsimile serviva solo ad indicare il modello di riferimento e non è troppo inusuale trovare le ultime due cifre della data totalmente sbagliate.
Per cui si vedeno spesso Guarneri del Gesù del 1767, o peggio Stradivari del 1780 o Andrea Amati, come nel tuo caso, del 1630. Questo perché non si prestava granché cura alla giusta datazione visto che l'etichetta serviva solo per identificare il modello di riferimento del violino e non aveva intenti di falsificazione. In molti casi le ultime due cifre non venivano scritte e probabilmente sono l'aggiunta (a penna appunto) successiva di qualche proprietario o maldestro falsificatore.
L'etichetta comunque è l'ultima cosa che qualifica un violino
Perché non metti qualche foto?
Ciao
Un pò di problemi di anacronismo li suscita invece l'utilizzo della penna (magari a sfera e di colore blu) e la data errata.
Si tratta, con molta probabilità, di una delle tante produzione di fabbrica dei primi anni del XX sec. che si rifacevano ai modelli della grande liuteria classica cremonese.
L'etichetta facsimile serviva solo ad indicare il modello di riferimento e non è troppo inusuale trovare le ultime due cifre della data totalmente sbagliate.
Per cui si vedeno spesso Guarneri del Gesù del 1767, o peggio Stradivari del 1780 o Andrea Amati, come nel tuo caso, del 1630. Questo perché non si prestava granché cura alla giusta datazione visto che l'etichetta serviva solo per identificare il modello di riferimento del violino e non aveva intenti di falsificazione. In molti casi le ultime due cifre non venivano scritte e probabilmente sono l'aggiunta (a penna appunto) successiva di qualche proprietario o maldestro falsificatore.
L'etichetta comunque è l'ultima cosa che qualifica un violino
Perché non metti qualche foto?
Ciao
L'abilità non è richiesta, tutto ciò che è richiesto è perseveranza e applicazione!
Paganini a Camillo Sivori
Paganini a Camillo Sivori
no. puoi anche andare su www.imageshack.us ce fai così:
sfoglia>selezioni immagine>apri>host it
aspetti un po'e ti si apre una pagina con tutti link e tu devi prendere l'ultimo.
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