Ricette di Vernice
- Alfredo
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Ricette di Vernice
Volevo discutere alcune ricette di vernice, la prima:
10g Mastice
5g Dammara
5g olio di lino crudo
100ml colore sciolto in olio eterico
Si mischia il tutto finchè non è tutto sciolto, poi filtrare.
10g Mastice
5g Dammara
5g olio di lino crudo
100ml colore sciolto in olio eterico
Si mischia il tutto finchè non è tutto sciolto, poi filtrare.
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claudio ha scritto:e tu vai miscelando a destra e a sinistra senza sapere cosa è l'olio eterico e addirittura confondendolo con l'essenza di trementina???
Blasfemo!
Ma io...
Veramente lo saprei, era solo scritto male, era scritto essenza colorata, che per me vuol dire trementina con del colore sciolto dentro, però mi sembrava un po troppa trementina per la ricetta, quindi ricercando ho trovato la stessa ricetta da Möckel che spiega appunto essenza colorata... colore sciolto in alcool.
(com'è la d50?)
Tranquillo: ogni essenza ricavata da sostanze di origine vegetale, tipo la trementina, la lavanda, il rosmarino, ecc ecc, si può definire genericamente come "olio eterico".
Se usi l'alcool stravolgi la natura della vernice, a parte il problema di mescolare l'alcool con l'olio di lino (in piccole percentuali si può). Il problema principale sta nel fatto che la ricetta da te indicata ha tutte le caratteristiche di una cosiddetta "vernice all'essenza".
Esistono tre tipi di vernici in liuteria:
Vernici ad alcool
Vernici ad olio
Vernici all'essenza
Sempre nella ricetta da te indicata, la percentuale di olio di lino ammonta ad 1/4 degli ingredienti, quindi c'è bisogno di un solvente adatto a scioglierli e a rendere la vernice pennellabile. La vernice si definisce ad olio, ad alcool o all'essenza a seconda del solvente usato. Nel tuo caso mi sembra anche che venga usato il metodo dell'essenza di trementina ossigenata per rendere solubili i colori ad alcool nella essenza di trementina.
Le vernici all'essenza, quando ben preparate ed applicate, sono ottime.
Prima di fare la vernice, raccomando a tutti di leggersi qualche buon libro che tratti la materia, altrimenti si rischiano pericolose ed infruttuose approssimazioni.
La D50 può andare, ma se non impari ad usare la G6, sono cavoli amari comunque (messaggio in codice per chi è troppo bravo con il violoncello e un pò zuccone con la fotografia).
Se usi l'alcool stravolgi la natura della vernice, a parte il problema di mescolare l'alcool con l'olio di lino (in piccole percentuali si può). Il problema principale sta nel fatto che la ricetta da te indicata ha tutte le caratteristiche di una cosiddetta "vernice all'essenza".
Esistono tre tipi di vernici in liuteria:
Vernici ad alcool
Vernici ad olio
Vernici all'essenza
Sempre nella ricetta da te indicata, la percentuale di olio di lino ammonta ad 1/4 degli ingredienti, quindi c'è bisogno di un solvente adatto a scioglierli e a rendere la vernice pennellabile. La vernice si definisce ad olio, ad alcool o all'essenza a seconda del solvente usato. Nel tuo caso mi sembra anche che venga usato il metodo dell'essenza di trementina ossigenata per rendere solubili i colori ad alcool nella essenza di trementina.
Le vernici all'essenza, quando ben preparate ed applicate, sono ottime.
Prima di fare la vernice, raccomando a tutti di leggersi qualche buon libro che tratti la materia, altrimenti si rischiano pericolose ed infruttuose approssimazioni.
La D50 può andare, ma se non impari ad usare la G6, sono cavoli amari comunque (messaggio in codice per chi è troppo bravo con il violoncello e un pò zuccone con la fotografia).
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Cos'è l'essenza di trementina ossigenata?
La vernice che ho usato per il mio primo violino è all'essenza, e si sta sviluppando benissimo. (Ancora meglio se avessi fatto asciugare di più il fondo... (si sta crepando sulle fasce)).
OK! studierò con la g6!
Comunque nela fotografia è per me come con il violoncello, è sempre colpa dello strumento!!!
La vernice che ho usato per il mio primo violino è all'essenza, e si sta sviluppando benissimo. (Ancora meglio se avessi fatto asciugare di più il fondo... (si sta crepando sulle fasce)).
OK! studierò con la g6!
Comunque nela fotografia è per me come con il violoncello, è sempre colpa dello strumento!!!
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Veramente ho rispolverato questa ricetta perchè seguo un'idea:
Ho visto che gran parte degli Stradivari (a partire dal 1690) e in generale molti dei "grandi" strumenti hanno la vernice consumata in modo del tutto particolare.
Osservando gli strumenti costruiti successivamente, o sono delle copie dove l'effetto è riprodotto artificialmente, oppure è raro trovare uno strumento con la vernice consumata in quel modo.
Credo che la vernice colorata per andar via in quel modo debba essere stata molto morbida e non mi sembra che sia consumata nei secoli, sembra più andata via quando non era ancora completamente asciutta.
Nei violini può sembrare normale ma osservando il violoncello "Cristiani", si vede che la vernice è consumata sul fondo proprio al centro e questo non è di certo dovuto al tanto suonare, perchè non c'è parte del corpo del violoncellista che tocca quel punto (di solito... )...(perdono ) ...).
La vernice in quel punto sembra sia "rimasta appiccicata" alla custodia sin dall'inizio.
Il fondo della vernice però è sempre quel dannato giallo oro.
L'idea che sto seguendo è questa.
Vorrei mettere come fondo una vernice all'olio di lino con colofonia, poi lasciarla seccare per diversi mesi, quindi dare una vernice all'essenza colorata.
Magari è già stato provato decine di volte, comunque vorrei provare.
Ho ipotizzato poi un'altra cosa: ho letto che gli antichi verniciassero gli strumenti da Aprile a Settembre circa, questo vuol dire che il resto del tempo costruivano. Quindi potrebbe anche essere che mettessero i violini con la vernice base per il fondo durante l'inverno ad asciugare e che dessero il colore in primavera/estate.
TROPPA FANTASIA???
Ho visto che gran parte degli Stradivari (a partire dal 1690) e in generale molti dei "grandi" strumenti hanno la vernice consumata in modo del tutto particolare.
Osservando gli strumenti costruiti successivamente, o sono delle copie dove l'effetto è riprodotto artificialmente, oppure è raro trovare uno strumento con la vernice consumata in quel modo.
Credo che la vernice colorata per andar via in quel modo debba essere stata molto morbida e non mi sembra che sia consumata nei secoli, sembra più andata via quando non era ancora completamente asciutta.
Nei violini può sembrare normale ma osservando il violoncello "Cristiani", si vede che la vernice è consumata sul fondo proprio al centro e questo non è di certo dovuto al tanto suonare, perchè non c'è parte del corpo del violoncellista che tocca quel punto (di solito... )...(perdono ) ...).
La vernice in quel punto sembra sia "rimasta appiccicata" alla custodia sin dall'inizio.
Il fondo della vernice però è sempre quel dannato giallo oro.
L'idea che sto seguendo è questa.
Vorrei mettere come fondo una vernice all'olio di lino con colofonia, poi lasciarla seccare per diversi mesi, quindi dare una vernice all'essenza colorata.
Magari è già stato provato decine di volte, comunque vorrei provare.
Ho ipotizzato poi un'altra cosa: ho letto che gli antichi verniciassero gli strumenti da Aprile a Settembre circa, questo vuol dire che il resto del tempo costruivano. Quindi potrebbe anche essere che mettessero i violini con la vernice base per il fondo durante l'inverno ad asciugare e che dessero il colore in primavera/estate.
TROPPA FANTASIA???