espressioni violinistiche

Dedicato a chi suona gli strumenti ad arco.
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gewa89
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espressioni violinistiche

Messaggio da gewa89 »

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<r>«Un tavolo, una sedia, un cesto di frutta e un violino; di cos'altro necessita un uomo per essere felice?»<br/>
<br/>
Albert Einstein<br/>
<br/>
<br/>
Fisico, professore, filosofo, pensatore, Premio Nobel…violinista. <br/>
La musica e il violino furono parte integrante della vita privata e pubblica di Albert Einstein. <br/>
Spinto dalla madre ad iniziare lo studio del violino in giovane età, ben presto egli si ribellò alla ferrea pedagogia del suo insegnante, che imprigionava la musica all’interno di regole meccaniche a lui così  strette. A tredici anni, dopo aver lasciato gli studi, arrivò a scoprire Mozart, per il quale ebbe sempre una grande passione, e comprese che “l’amore è un insegnate migliore del senso del dovere
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Porthos
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Messaggio da Porthos »

Questo è un bel post, complimenti a Gewa.

Io non sono quanto sono scienziato (soprattutto rispetto ad Einstein) nè quanto sono violinista (meglio non indagare....) ma come chiunque ho esperienza della conoscenza, che è fatta SIA di ragione SIA di affettività.

Anche la scienza è fatta delle stesse cose (lo dice chi ci lavora), ed anche la musica (lo dico io, ma penso che sia condivisibile). Quindi se le due inclinazioni sono più o meno compresenti nella stessa persona, ben venga.
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Lore75
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Messaggio da Lore75 »


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Messaggio da aldeo »

A me è capitato in anni ahimè lontani di dover rendere conto della mia attività musicale (agli altri componenti dell'orchestra e al pubblico), ma non mi è mai pesato. Tra l'altro penso che le imposizioni siano tali solo se si da loro importanza, ma se uno nasce con lo spirito libero...... se ne .....!!!! :D :D :D :D
dice che l'età porta saggezza; la mia deve averla dimenticata da qualche parte!
hsj
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Messaggio da hsj »

Che bel post, grazie per condividere le tue conoscenze con noi! :-)
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dolores
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Messaggio da dolores »

Grazie Gewa, il tuo post mi è piaciuto così tanto che
me lo stampo e lo aggiungo alla mia bacheca in sala audio :D
Vale
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stradevarie
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Re: espressioni violinistiche

Messaggio da stradevarie »

gewa89 ha scritto:«Un tavolo, una sedia, un cesto di frutta e un violino; di cos'altro necessita un uomo per essere felice?»
Albert Einstein
Scusami Gewa, ma ho sempre sognato di modificare le teorie del vecchio Albert:
"Un tavolo, una sedia, un cesto di frutta e un violino, di cos'altro necessita un uomo per essere felice?"

...Una buona compagnia. :D "

Albert Stradestein
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Messaggio da Porthos »

Stradevarie quotandum est.
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gewa89
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Re: espressioni violinistiche

Messaggio da gewa89 »

stradevarie ha scritto:
Scusami Gewa, ma ho sempre sognato di modificare le teorie del vecchio Albert:
"Un tavolo, una sedia, un cesto di frutta e un violino, di cos'altro necessita un uomo per essere felice?"

...Una buona compagnia. :D "

Albert Stradestein
:lol: :lol: :lol:
Prego Strad, ogni teoria deve possedere in se la libertà di essere confutata!

Ti quoto anch'io come Porthos.

Vi ringrazio,

Gewa
jordancollege
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Re: espressioni violinistiche

Messaggio da jordancollege »

gewa89 ha scritto:«Un tavolo, una sedia, un cesto di frutta e un violino; di cos'altro necessita un uomo per essere felice?»
Albert Einstein
Gewa
:D
di una piena di libri e un giardino pieno di fiori?????
:D

curiosità:
- sembra dalle memorie di tale Ernestina Pellizzari Marangoni che " ...Negli ultimi tempi, prima della laurea, Albert mi disse di aver venduto il violino - non si può studiare fisica e musica ... Me ne addolorai molto, ma per fortuna il distacco non fu definitivo".
- Einstein era troppo persuaso che il compito dei fisici fosse di stabilire con certezza cosa accade e perché, per arrendersi all'idea che i fisici stessi potessero diventare allibratori che scommettevano sulla possibilità. Per questo si impegnò a provare che la meccanica quantistica non diceva l'ultima parola sulle leggi arcane e profonde che regolano il funzionamento del microcosmo. Nel corso degli anni produsse diverse sfide allo scopo di dimostrare alcune lacune concettuali.
- Nel marzo 1950 Einstein firmò il suo ultimo testamento. Otto Nathan e Helen Dukas venivano nominati tutori dei suoi beni. L'Università ebraica di Gerusalemme veniva indicata come depositaria di lettere e manoscritti. Einstein lasciava il suo violino al nipote Bernhard Caesar.
- suonava il violino o il pianoforte (non amava i compositori tedeschi dell'Otto-Novecento, come Beethoven e Wagner, ai quali preferiva i settecenteschi come Scarlatti, Vivaldi, Mozart, e naturalmente Bach).
- Philip Glass, nato nel 1937 a Baltimore, studia a New York (alla Juillard School, dove conobbe Reich e prese il master in composizione) e a Parigi (con Nadia Boulanger). A illuminarlo e' la musica indiana, conosciuta attraverso Ravi Shankar (sitar). A un certo momento ripudia la sua educazione classica a favore del "processo additivo", che consiste nel manipolare una figura melodica di base aggiungendole (o sottraendole) altre unita' melodiche, in maniera che il suono cicli secondo semplici algoritmi matematici. Einstein on the beach e' la sua opera piu' rigorosa, pregna di uno spirito meccanicista che priva il canto di emotivita' (i testi sono soltanto numeri e vocali) e adotta un incedere industriale sovraccarico di riferimenti tecnologici. Dell'ensemble fanno parte la cantante Iris Hiskey, il violinista Paul Zukosky, il flautista Richard Landry i sassofonisti Jon Gibson e Richard Peck, l'organista Michael Riesman (oltre a Glass stesso).

Grazie Gewa!!!!
ciao
jordan
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