Io non ho detto che la lunghezza della corda muta e' ininfluente sulla frequenza della "nota" della parte muta. Ho detto che la la lunghezza della corda muta e' ininfluente sulla frequenza della nota della parte vibrante.claudio ha scritto:Una delle operazioni di tuning consiste nell'intonare la parte "muta" della seconda corda del violino in modo che emetta una MI, questo si fa variando la lunghezza del reggicordiera e ovviamente anche usando cordiere di lunghezza diversa. Se, come mi pare di aver capito, la lunghezza della corda muta è ininfluente come mai la sua intonazione varia al variare della sua lunghezza. Se ne deduce quindi che a parità di lunghezza vibrante e di frequenza di emissione, variando la lunghezza delle corda muta si determina anche una variazione nella tensione della corda medesima.
La lunghezza della corda muta e' proprio l'unico parametro fisico che cambia quando cambi la lunghezza della cordiera.
Cordiera piu' corta -> corda muta piu' lunga.
E' per questo che anche se la tensione rimane la stessa la nota cambia e si puo' "accordare" la corda muta.
Cordiera piu' corta -> corda muta piu' lunga -> "nota" della corda muta piu' bassa.
No, io dico proprio che non cambia per niente, neanche di poco!claudio ha scritto: Come avete detto tu e Porthos, le tensioni cambiano di poco, ma qui è proprio quel "poco", o anche pochissimo, che fa la differenza.
Attendo ulteriori lumi!
Per capirci, metti una microcordiera lunga solo un centimetro e la tensione non cambia.
Ciao! Fammi sapere se hai ancora dubbi!