Filo cordiera budello

da Bach a Kodaly, uno strumento di incredibile bellezza.
Wien1905
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Messaggio da Wien1905 »

claudio ha scritto:Una delle operazioni di tuning consiste nell'intonare la parte "muta" della seconda corda del violino in modo che emetta una MI, questo si fa variando la lunghezza del reggicordiera e ovviamente anche usando cordiere di lunghezza diversa. Se, come mi pare di aver capito, la lunghezza della corda muta è ininfluente come mai la sua intonazione varia al variare della sua lunghezza. Se ne deduce quindi che a parità di lunghezza vibrante e di frequenza di emissione, variando la lunghezza delle corda muta si determina anche una variazione nella tensione della corda medesima.
Io non ho detto che la lunghezza della corda muta e' ininfluente sulla frequenza della "nota" della parte muta. Ho detto che la la lunghezza della corda muta e' ininfluente sulla frequenza della nota della parte vibrante.

La lunghezza della corda muta e' proprio l'unico parametro fisico che cambia quando cambi la lunghezza della cordiera.
Cordiera piu' corta -> corda muta piu' lunga.
E' per questo che anche se la tensione rimane la stessa la nota cambia e si puo' "accordare" la corda muta.
Cordiera piu' corta -> corda muta piu' lunga -> "nota" della corda muta piu' bassa.

claudio ha scritto: Come avete detto tu e Porthos, le tensioni cambiano di poco, ma qui è proprio quel "poco", o anche pochissimo, che fa la differenza.
Attendo ulteriori lumi! :lol:
No, io dico proprio che non cambia per niente, neanche di poco!
Per capirci, metti una microcordiera lunga solo un centimetro e la tensione non cambia.

Ciao! Fammi sapere se hai ancora dubbi!
Ultima modifica di Wien1905 il sabato 8 novembre 2008, 0:33, modificato 1 volta in totale.
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claudio
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Messaggio da claudio »

Wien1905 ha scritto: Io non ho detto che la lunghezza della corda muta e' ininfluente sulla frequenza della "nota" della parte muta. Ho detto che la la lunghezza della corda muta e' ininfluente sulla frequenza della nota della parte vibrante.

La lunghezza della corda muta e' proprio l'unico parametro fisico che cambia quando cambi la lunghezza della cordiera.
Cordiera piu' corta -> corda muta piu' lunga.
E' per questo che anche se la tensione rimane la stessa la nota cambia e si puo' "accordare" la corda muta.
Cordiera piu' corta -> corda muta piu' lunga -> "nota" della corda muta piu' bassa.

Sono d'accordo e sono felice di aver capito quello che dicevi perchè cominciavo a pensare di avere le traveggole.
Ciao

ps
Il tuo strumento per ora dorme tranquillo, ma domenica penso di insidiarlo un poco.
andante con fuoco
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Messaggio da Wien1905 »

Sono felice che tu sia felice.

Insidiare?!
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claudio
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Messaggio da claudio »

Wien1905 ha scritto: Insidiare?!
Preoccupato? :lol:
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Messaggio da Wien1905 »

No, no. scherzavo
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Porthos
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Messaggio da Porthos »

Porthos, prendendo una cantonata, ha scritto:Cambia (di poco) la forza totale che si esercita tra riccio e bottone.
La tensione della corda non cambia, nemmeno di pochissimo, ha ragione Wien.
E' che all'ora in cui ho scritto il post la F=-kX mi ballava un po' sotto gli occhi. Cambia il numero di giri di pirolo da fare per accordare (cambia l'allungamento, e chissenefrega) ma la tensione necessaria perchè quella corda faccia quella nota, con qualunque cordiera, è COSTANTE.
Wien1905
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Messaggio da Wien1905 »

Beh, grazie del sostegno. Fa piacere sapere di essere riuscito a convincere, mi ci sono messo di impegno, per non farmi credere solo sulla parola.

Come vi dicevo, alcuni anni fa, credo di essere caduto nello stesso errore.
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Messaggio da Wien1905 »

claudio ha scritto: Il tuo strumento per ora dorme tranquillo, ma domenica penso di insidiarlo un poco.
Mi sa che stanotte sognero' di entrare nel laboratorio di Claudio, trovare il mio cello montato con una "insidiosa" cordiera lunga 1 centimetro, con un piedino del ponticello che trapassa la tavola, e Claudio con un sorrisino che mi fa: te lo dicevo io che la tensione delle corde aumentava!
:stord:
Ultima modifica di Wien1905 il domenica 9 novembre 2008, 22:27, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da _Ale_ »

ahah! :lol: :lol:
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Messaggio da Redsky »

Salve a tutti, sono un neoiscritto.

Violoncellista autodidatta, tra entusiasmi e depressioni, ormai da poco

più di un anno!

Ho comprato il tail cord della Bois D'armonie e vorrei sapere se esiste un

metodo per montarlo in modo da poter regolare la distanza della cordiera

dal ponticello, con i due classici nodi.

Che tipo di nodo bisogna fare?

In effetti ne ho già montati due però il procedimento che ho usato non mi

ha soddisfatto. L'errore era nel fatto che facendo un unico nodo era

impossibile regolarlo e la cordiera mi sembrava poco libera di vibrare.

Grazie
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edo
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Messaggio da edo »

Non mi risulta esista un metodo per montarlo in modo che sia regolabile. C'è il modo corretto di annodarlo per essere sicuri che non si allenti (evento peraltro molto improbabile anche con un semplice nodo.
Qualsiasi tipo di nodo tu faccia diventa un impresa ardua scioglierlo per le regolazioni successive, che sicuramente si renderanno necessarie, perchè, checchè ne dicano, il filo un po' si allunga, un po' si adatta e il nodo si stringe così fai presto a trovarti con la cordiera più su di parecchi mm di quello che avevi previsto.

Prima di montarlo io lo lego provvisoriamente e cerco di allungarlo il più possibile agganciandomi al manico della morsa del banco e tirando apiù non posso. Di più purtroppo non so dirti.
 et de ben regular lo tono ambra et rosso come se vol, et de stender su la vernice poi come se vol con olio de lino su o de oli exentiale ben sicante per quanta se ne potrà dar su lo stromento.<br>
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Redsky
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Messaggio da Redsky »

Ciao Edo,
grazie per l'esauriente risposta.
In effetti quello che tu hai descritto l'ho già sperimentato sulla mia pelle!
Proverò a rimontarlo cercando di far tesoro dei tuoi suggerimenti.
Un saluto
per aspera ad astra
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