Vecchio francese
Vecchio francese
Antefatto: Il mio modo di strimpellare il violoncello mi porta ad abbracciarlo per far si che le vibrazioni si possano estendere a tutto il corpo, meravigliosa sensazione !! Questa attitudine mi ha portato alla postura baroccheggiante (senza appoggio del puntale), sospeso e fermato dalle gambe. Avendo a disposizione anche un vecchio violoncello francese dell'800 molto provato da innumerevoli interventi, anche questi datati, fra cui il l'asta del manico ben riassemblata. Ho pensato di rendere"barocco " più possibile questo gentile monsieur. Ho sistemato alcune scheggiature, ho eliminato la pesante asta mantenendo solo il bottone in ebano..... ( ho sempre avuto compassione dei violoncelli cosi ripetutamente sodomizzati da quel.. aggeggio)..!!
Divago un attimo: secondo voi influisce nel suono un'asta metallica più o meno lunga?
Riprendo: volendo montare le corde di minugia o quel che più gli possa rassomigliare, come procurarle, a cosa vado incontro, non avendo alcuna esperienza in merito, nel montaggio, nell'accordatura, nell'uso o non uso degli accordatori fini e quant'altro mi sfugge in quest'ambito.
Qualche volenteroso che mi sappia dare delle dritte!!!
Divago un attimo: secondo voi influisce nel suono un'asta metallica più o meno lunga?
Riprendo: volendo montare le corde di minugia o quel che più gli possa rassomigliare, come procurarle, a cosa vado incontro, non avendo alcuna esperienza in merito, nel montaggio, nell'accordatura, nell'uso o non uso degli accordatori fini e quant'altro mi sfugge in quest'ambito.
Qualche volenteroso che mi sappia dare delle dritte!!!
A mio parere se vuoi renderlo barocco, l'asta non ci vuole e dovrebbe essere suonato su uno sgabellino della giusta altezza. Per le corde ci sono molte ditte che le fabbicano a livello industriale e due artigiani che le producono artigianalmente (uno è Aquilacorde) preparati a pagare! Ovviamente bisognerebbe che il manico fosse più corto e meno inclinato di quanto lo sia oggigiorno. Le corde di budello sono eccezionali, ma anche assai delicate, risentono molto degli sbalzi di umidità e temperatura e tendono a perdere l'accordatura. Ovviamente se come mi sembra di aver capito hai un rapporto quasi sessuale col tuo strumento, le modifiche valgono la pena. Buoni amplessi musicali!
Il rapporto non è sessuale, (povero monsieur!!), però è affettuoso e amorevole come è doveroso verso un organismo ligneo che a mio parere si anima di vita silente, con carattere proprio e personalità propria, ma questi sono altri discorsi...
Ti ringrazio comunque della risposta, però quello che vorrei sapere è se una struttura non barocca, con un'intenzione barocca, è in sostanza una incongruenza irrimediabile, oppure se c'è un margine di compatibilità. Ovviamente non basta togliere il puntale,mettere delle corde di budello e ...vai con il barocco!! Penso ; Il ponticello? E la cordiera, la distanza delle corde dalla tastiera? Il diapason?La maggior lunghezza delle corde in vibrazione rispetto alla struttura doc barocca porta distorsioni? Chisà quante altre problematiche, magari superabili, mah!!
Chi si cimenta ad illuminarmi?
Ti ringrazio comunque della risposta, però quello che vorrei sapere è se una struttura non barocca, con un'intenzione barocca, è in sostanza una incongruenza irrimediabile, oppure se c'è un margine di compatibilità. Ovviamente non basta togliere il puntale,mettere delle corde di budello e ...vai con il barocco!! Penso ; Il ponticello? E la cordiera, la distanza delle corde dalla tastiera? Il diapason?La maggior lunghezza delle corde in vibrazione rispetto alla struttura doc barocca porta distorsioni? Chisà quante altre problematiche, magari superabili, mah!!
Chi si cimenta ad illuminarmi?
Allora.........nel periodo classico la struttura di tutti gli strumenti era fondamentalmente diversa da quella dei moderni per le diverse prestazioni richieste. In più il violoncello è stato col contrabbasso uno degli ultimi strumenti ad essere per così dire omologato, tanto che in età Stradivariana si costruivano violoncelli grandi e piccoli. Tali strumenti avevano il manico più corto, meno inclinato, e fermato allo zocchetto superiore tramite chiodi e non la classica coda di rondine(erano vietati i colpi laterali , poichè l'unica cosa che si opponeva alla trazione delle corde era la nocetta). La tastiera era assai più corta, e il ponticello più basso, ma non finisce qui, non impensieriti dalla pressione ridotta delle corde di minugia usavano mettere una catena assai meno spessa, lunga e robusta delle attuali. Nello zocchetto inferiore anzichè l'asta si poteva osservare solo un bottone in tutto e per tutto simile a quello dei violini ed i musicisti dovevano adattare la posizione dello strumento su uno sgabellino. Alla domanda é eticamente valido un semplice camuffamento di un normale violoncello in uno barocco col semplice cambio delle corde? La risposta mia è no!, Anche se il 99%di coloro che dicono di suonare uno strumento barocco non hanno in realtà uno strumento interamente barocco. Il nodo fondamentale della questione sta nella potenza di emissione (bada bene, non nella qualità del suono). Le esigenze moderne richiedono una potenza che uno strumento completamente barocco non è in grado per sua struttura di dare. Se vuoi un consiglio prova a suonare uno strumento assolutamente barocco e poi decidi con che criterio intervenire sul tuo vecchio monseur.
Rechercher!
Come avrai capito sicuramente il mio rapporto con la musica e con lo strumento è una questione "intimistica". D'altra parte la sonorità o meglio ancora la musicalità è un elemento formativo dell'essere umano intendo per così dire.." esotericamente formativo".
Il ricercare questo elemento può equivalere a forme di meditazioni di altro tipo. Non cerco potenze di suoni o prestazioni particolari, ma solo una sensazione più naturale e umana, che presumo un apparato baroccheggiante possa dare. Tanto più non sono più un bimbo e l'approccio con il violoncello si è concretizzato non da molto. Detto questo la sostanza delle mie domande sta nel cercare un compromesso tra una struttura e un'intenzione, quali accorgimenti usare nei limiti del possibile? Le domande che ho posto precedentemente hanno una validità? Ne aggiungo un'altra già che ci sono, le corde PIRASTRO In budello ricoperte possono in parte essere un compromesso o hanno delle singolarità particolari. Un grazie a tutti in special modo ad APOCRIFO.
Il ricercare questo elemento può equivalere a forme di meditazioni di altro tipo. Non cerco potenze di suoni o prestazioni particolari, ma solo una sensazione più naturale e umana, che presumo un apparato baroccheggiante possa dare. Tanto più non sono più un bimbo e l'approccio con il violoncello si è concretizzato non da molto. Detto questo la sostanza delle mie domande sta nel cercare un compromesso tra una struttura e un'intenzione, quali accorgimenti usare nei limiti del possibile? Le domande che ho posto precedentemente hanno una validità? Ne aggiungo un'altra già che ci sono, le corde PIRASTRO In budello ricoperte possono in parte essere un compromesso o hanno delle singolarità particolari. Un grazie a tutti in special modo ad APOCRIFO.
Se ti senti esotericamente coinvolto, pensa che io mi considero un adepto la cui ricerca dell'oro dei saggi consiste nella creazione di uno strumento perfetto! Per le corde devi farti coraggio e provarne un tipo, prima prova da Aquilacorde e senti quanto costano nude e fatte a mano che sono le più simili a quelle barocche, poi paragona il prezzo a quelle Pirastro. comprane una muta e se le vibrazioni ti titllano la papilla prosegui per il cammino della ricerca o fermati e accontentati di quello che hai ottenuto.
Come è scritto nel Mutus Liber: Ora, lege, lege, lege, relege, et invenit.....
Come è scritto nel Mutus Liber: Ora, lege, lege, lege, relege, et invenit.....
Mentre stavo dando una mano di vernice al violino mi è venuto un dubbio e sono tornato a questo caspita di computer, ti volevo dire che se non fai nessun intervento tecnico sul violoncello, tieni presente che le corde di budello devono essere più alte di quelle normali sulla tastiera, per cui andrà per forza di cose ritoccato il capotasto e rifatto un ponticello più alto. Scusa ma il caldo, l'età e la demenza senile cominciano a farsi sentire......salutoni.
Bella questa! Il motto mi piace tantissimo.apocrifo ha scritto: .............
Come è scritto nel Mutus Liber: Ora, lege, lege, lege, relege, et invenit.....
Apocrifo, scusa la mia ignoranza, ma in questi casi io mi ci fiondo, a costo di essere rompiscatole!
Cos'è il "Mutus Liber"? Ti chiedo troppo se ti chiedo di parlarmene?
Grazie.
Buon ferragosto! Magari oggi riposati, non lavorare sempre!

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Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.
- Lino Santoro -
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- Atomino
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- Iscritto il: sabato 1 aprile 2006, 0:00
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MUTUS LIBER.
Google: Basta la parola !
QUI il "testo" commentato e scaricabile gratuitamente in Pdf.
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- Alberto Soccini -
Su internet troverete un miliardo di notizie sul "Mutus liber", sul quale le uniche parole che si trovano (poichè il libro è composto solo da disegni) sono queste. Io vi do la mia interpretazione...... "Ora" in latino vuol dire prega. Per quanto mi riguarda non si intende di pregare in senso religioso, piuttosto io lo vedo come una esortazione a stabilire un legame religioso con tutto quello che si fa, insomma mirare a qualcosa di superiore.
Le tre esortazioni "lege,lege,lege," (forse sono due ma io sono vecchio) vengono sbrigate dai più come l'insistenza a leggere quello che è scritto sull'argomento, in realtà sono importantissime. Se dopo una lettura su un argomento ostico, si crede di aver già capito tutto, i fatti sono due o siamo dei geni o non si è capito niente. Io rileggendo testi basilari di ogni argomento che mi nteressasse, vi ho scoperto cose che alle letture precedenti mi erano sfuggite. Un esempio....Nel Sacconi si scrive che Stradivari usava fare tastiere leggere, in acero o salice,alcune volte lastronate in legni più duri per proteggerle dallo sfregamento. Quanti hanno provato a proporre ad un violinista una tastiera che non sia in ebano? Nel migliore dei casi il musicista vi toglierà anche il saluto. Evidentemente ai più questo particolare è sfuggito...
Relege, spinge a tornare spesso sui propri passi per capire se si è sbagliato. Quanti ammettono di aver sbagliato? Et invenit è il trionfo finale di ogni azione umana.....trovare la soluzione del problema a quello che ci siamo impegnati a risolvere. Tutta la filosofia di chi si appresta ad una opera qualsiasi è racchiusa in questa frase.
Le tre esortazioni "lege,lege,lege," (forse sono due ma io sono vecchio) vengono sbrigate dai più come l'insistenza a leggere quello che è scritto sull'argomento, in realtà sono importantissime. Se dopo una lettura su un argomento ostico, si crede di aver già capito tutto, i fatti sono due o siamo dei geni o non si è capito niente. Io rileggendo testi basilari di ogni argomento che mi nteressasse, vi ho scoperto cose che alle letture precedenti mi erano sfuggite. Un esempio....Nel Sacconi si scrive che Stradivari usava fare tastiere leggere, in acero o salice,alcune volte lastronate in legni più duri per proteggerle dallo sfregamento. Quanti hanno provato a proporre ad un violinista una tastiera che non sia in ebano? Nel migliore dei casi il musicista vi toglierà anche il saluto. Evidentemente ai più questo particolare è sfuggito...
Relege, spinge a tornare spesso sui propri passi per capire se si è sbagliato. Quanti ammettono di aver sbagliato? Et invenit è il trionfo finale di ogni azione umana.....trovare la soluzione del problema a quello che ci siamo impegnati a risolvere. Tutta la filosofia di chi si appresta ad una opera qualsiasi è racchiusa in questa frase.
<div>....ascolta pure quello che dicono ma soprattutto guarda sempre quello che fanno!</div><br>
Grazie Apocrifo! 
Per Atomino: grazie anche a te! Devo trovare il tempo per leggere.

Per Atomino: grazie anche a te! Devo trovare il tempo per leggere.
Ultima modifica di violino7 il sabato 15 agosto 2009, 13:01, modificato 1 volta in totale.
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- Lino Santoro -
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Ho la sensazione strana, che ogni tanto avverto scrivendo nel forum, di aver commesso una gaffe e non riuscire a capire perchè!Atomino ha scritto:Non c'è di che..... ma io stavo pensando a quando mi hai chiesto se ero liutaio .![]()
Buona giornata Lino.

Forse anche per me il tempo incalza, anzi sicuramente.
La tua risposta in quell'occasione è stata:
Non ti conoscevo, tutto qui! Forse non avrei dovuto chiedertelo?Atomino ha scritto: Ciao Violino7.
Son solo un dilettante che legge molto quando può! ......
Vado a leggere tutti i tuoi 472 messaggi per saperne di più.
Alcune volte sarebbe meglio che al posto dell'anonimato ciascuno di noi nel forum presentasse un bel biglietto da visita. Questo a priori, se non altro per intenderci meglio!
Poi ti faccio sapere, non oggi, non so quando avrò il tempo per leggere tutto.
Buona giornata anche a te.
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