Ops,
il mio contributo non era di Stockhausen,
non mi ero accorta che il topic fosse monografico.
Pardon
Clair*
Che ne pensate di Stockhausen?
- Clairdelune
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beh, almeno un'analogia l'hai trovataviolino7 ha scritto:Mi è rimasta la curiosità legata all'ape e gli altri insetti sibilanti!!violino7 ha scritto:Io, sinceramente, vedendo il video si sono istintivamente ricordato di Joseph Szigeti
http://www.youtube.com/watch?v=1Pm6kBXk ... PL&index=7
Credo ci sia una attinenza tra l'ape e i tre elicotteri, che in sostanza sono dei grossi insetti sibilanti. E' questa la chiave di lettura in senso moderno?
Da tempi di Schubert ad oggi l'espressione musicale sarà pur cambiata, no?
è vero anche quello che dice Clairdelune, talvolta hai bisogno di una aiuto per capire nel profondo le cose ma nell'arte mi spiace un po' dover mediare (opinione strettamente personale).
Nel caso di mr. Stockhausen siamo in pieno ambito di arte concettuale / arte moderna dove spesso, se non ci sono i sottotitoli, si rischia di passare davanti all'opera senza neppure accorgersene. Vi cito un esempio: è stata presentata (nn ricordo + dove) una scultura realizzata con delle caramelle, ovvero un angolo di una stanza riempito da un mucchio di caramelle. I visitatori passando potevano prendere una caramella e quindi mangiarla. In questo modo oltre a fruirne visivamente era possibile assimilare fisicamente l'opera d'arte. Devo dire che questo concetto l'ho trovato esaltante anche se in questo caso non ci fossero stati i sottotitoli non ci sarei mai arrivato.
Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti. [Paolo Conte]
guardate vi cito una frase incredibile:
"io sono solo un uomo che ha sfruttato la stupidità della gente,poco o nulla hanno capito della mia arte,tante volte mentre defecavo scarabocchiavo sui fogli,tanto ero sicuro che qualche idiota commerciante e critico d'arte ci avrebbe visto qualche cosa e l'avrebbe o immediatamente piazzato"
pablo picasso
"io sono solo un uomo che ha sfruttato la stupidità della gente,poco o nulla hanno capito della mia arte,tante volte mentre defecavo scarabocchiavo sui fogli,tanto ero sicuro che qualche idiota commerciante e critico d'arte ci avrebbe visto qualche cosa e l'avrebbe o immediatamente piazzato"
pablo picasso
mi sembra che di tale opinione fosse anche Salvator Dalìarmonico ha scritto:guardate vi cito una frase incredibile:
"io sono solo un uomo che ha sfruttato la stupidità della gente, poco o nulla hanno capito della mia arte, tante volte mentre defecavo scarabocchiavo sui fogli, tanto ero sicuro che qualche idiota commerciante e critico d'arte ci avrebbe visto qualche cosa e l'avrebbe o immediatamente piazzato"
pablo picasso
ovviamente queste affermazioni hanno potuto farle dopo aver raggiunto il successo...
Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti. [Paolo Conte]
c'è arte ed artismo,ci sono artisti e ci sono i furbi.
i critici anno distrutto tutto,e tutt'ora è cosi',sciocchi discorsi filosofici su aspetti e dettagli che magari per l'autore erano considerati solo errori!!!
un pochino forse è cosi' anche in liuteria (purtroppo).
come ormai dite tutti"è la mia opinione,non voglio cambiare il pensiero di nessuno"
i critici anno distrutto tutto,e tutt'ora è cosi',sciocchi discorsi filosofici su aspetti e dettagli che magari per l'autore erano considerati solo errori!!!
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- andreavezzoli
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dovremmo secondo me meditare sul caos creato dall'avanguardia musicale nei confronti del pubblico, che sempre più ha rigettato queste tendenze, si è sentito preso in giro, e questo non ha certo aiutato il mondo della musica colta ad avvicinarsi al pubblico...
Se un compositore deve comporre solo per se stesso allora non ha senso che poi pubblichi le sue opere, il compositore deve comporre anche per il pubblico, questo non significa comporre musica banale ma comporre senza mai dimenticarsi di ciò che ci insegna il passato
Se un compositore deve comporre solo per se stesso allora non ha senso che poi pubblichi le sue opere, il compositore deve comporre anche per il pubblico, questo non significa comporre musica banale ma comporre senza mai dimenticarsi di ciò che ci insegna il passato