claudio ha scritto:edo ha scritto:Alfredo ha scritto:Buona l'idea delle due giurie, basta che nessuna delle due filtri gli strumenti, cioè tutte e due le giurie devono giudicare tutti gli strumenti.
Sugli strumenti antichizzati però non sarei così categorico, non si può ignorare una realtà così presente però, come dici tu, forse bisognerebbe aprire anche a strumenti con idee nuove.
Quoto, cioè sono d'accordo con tutto quello che hai detto.
ciao
edo
Essere d'accordo o non essere d'accordo è una cosa che può essere utile far sapere, ma quello che mi preme di più è che le idee vengano fuori. Ad esempio, perchè sei d'accordo? e su cosa non sei d'accordo?
Mi piace l'idea di un concorso che valuti con più attenzione le qualità sonore degli strumenti esaminati, per questo dopo aver letto l'intervento di Fabio ho formulato mentalmente le stesse idee esposte successivamente da Alfredo, che ho poi trovato scritte e che quindi ho condiviso.
Tutto è migliorabile, dai nostri strumenti ai concorsi di liuteria, anche se, soprattutto coi secondi, le difficoltà non sono poche.
Organizzare un concorso come quello di Pisogne, che è l'unico che conosco per averlo frequentato, non è cosa da poco, credo sia già difficile trovare giurati che vengano a lavorare solo per passione e chiedergli di lavorare il doppio o il triplo per esaminare tutti gli strumenti dal punto di vista acustico non sia possibile, mi sembra che quello che fanno sia già molto.
Io credo che sie estremamente difficile per un musicista suonare l'ultimo un centinaio di strumenti con lo stesso impegno con il quale ha suonato il primo, per questo la prova acustica non si può risolvere in una giornata e con un solo musicista. Servirebbero più musicisti e svariati giorni giorni di prove ed ancora non sarebbe sufficiente. Sono convinto che uno strumento suonato alla sera dopo averne provati 50 potrebbe dare sensazione diverse se suonato il mattino dopo (dopo una notte di riposo).
Non sono perciò del tutto convinto che si possa organizzare una prova acustica che dia risultati inconfutabili. O almeno io non la saprei organizzare.
Nemmeno io, come Fabio, sono animato da spirito di competizione e come ho detto altre volte la mia partecipazione al concorso di Pisogne, che tra le altre cose è l'unico concorso al mondo che io sappia che accetta anche i non professionisti, è motivata dalla voglia di imparare, vedendo il lavoro degli altri, magari parlandone assieme e non ultima la possibilità di vedere evidenziati i propri errori da parte dei giurati, che nei limiti delle loro possibilità sono disposti a discutere con i partecipanti gli strumenti esposti.
ciao
edo