In particolare certi commercianti amano cuocerla per farla diventare bella rossa per poi riallungarla con essenza di trementina o altri solventi.
Vi vorrei mettere un pò in guardia da certi furbastri che non lo specificano, specialmente per chi non ama l'essenza di trementina nelle proprie vernici.
Nella cultura popolare trentina è ben risaputo che esistono tre varietà naturali di trementina veneta.
Visto che recentemente sono riuscito a recuperarle tutte posto una fotografia:
![Immagine](http://sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash1/hs465.ash1/25536_1391829446539_1556233931_30960709_3687995_n.jpg)
Tutte dopo la cottura risultano più o meno rosse. Ma le proprietà di trasparenza e le caratteristiche meccaniche variano abbastanza fra le tre.
Quella di sinistra è la varità verde:molto torbida e poco trasparente ha un'aroma molto più accentuato delle altre ed è abbastanza densa.
Quella centrale è la varità gialla: la più ricca di essenza di trementina, quindi la meno densa. Da quel che ho capito è più comune nei larici a bassa quota.
Quella di destra è la varietà rossa: l'ultima che dopo molte ricerche ho scovato; è in assoluto la più densa e la più rara (quel vasetto è tutta la quantità che ho trovato fra moltissimi larici). Credo che sia caratteristica di larici d'alta quota per lo più.
Non tutti i larici danno la trementina veneta, è prerogativa di piante cresciute in zone molto sventate, la caratteristica importante della trementina veneta è perlopiù la quantità di essenza presente al suo interno, la quale incide molto sul risultato finale di una vernice.
Anche se si fà evaporare l'essenza di trementina, rimane dentro la resina una percentuale di essenza completamente ossidata che a sua volta diventa una specie di resina (cito la vernice Fulton in merito).
Questa sostanza data dall'essenza di trementina ossidata e cristallizzata ha caratteristiche diverse dalla trementina veneta vera e propria.