esiste un diploma un liuteria?
- andreavezzoli
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esiste un diploma un liuteria?
Ho provato a cercare l'argomento nel forum ma non mi pare fosse già stato trattato ....
Esiste un riconoscimento ufficiale che certifica che uno è un liutaio?
esiste un albo?
sareste d'accordo nell'istituire la laurea in "teoria e costruzione degli strumenti ad arco"?
Esiste un riconoscimento ufficiale che certifica che uno è un liutaio?
esiste un albo?
sareste d'accordo nell'istituire la laurea in "teoria e costruzione degli strumenti ad arco"?
- Violinista92
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non esiste alcun albo professionale.
La professione è assolutamente libera.
In ogni caso per questi problemi mi pare interessante il libro fresco di stampa curato dai professori Roberto Calvo e Marco G. Chiavazza, "L'autenticità degli strumenti ad arco", Giappichelli Editore, in cui si affrontano le tematiche legate al commercio degli strumenti ad arco sia sotto il profilo giuridico, sia sotto quello liutario. Il libro è in doppia lingua (ita e ingl).
La professione è assolutamente libera.
In ogni caso per questi problemi mi pare interessante il libro fresco di stampa curato dai professori Roberto Calvo e Marco G. Chiavazza, "L'autenticità degli strumenti ad arco", Giappichelli Editore, in cui si affrontano le tematiche legate al commercio degli strumenti ad arco sia sotto il profilo giuridico, sia sotto quello liutario. Il libro è in doppia lingua (ita e ingl).
Io ho frequentato la scuola di liuteria di Parma. A dirla tutta a Parma ce ne sono due, una fa riferimento a Desiderio Quercetani e l'altra a Renato Scrollavezza, ed io ho frequentato questa seconda con sede nella bellissima rocca di Noceto.claudio ha scritto:Esistono le scuole di liuteria di Milano, Parma e Cremona, in particolare conosco abbastanza la prima di cui fanno parte i nostri amici Orzo e Gianmaria.
Il mio compaesano Gianmaria frequenta la scuola di Milano, che comunque storicamente ha dei legami con quella di Parma visto che ci insegnò anche Scrollavezza nei primi anni '80 e credo contribuì anche alla sua fondazione, successivamente altri suoi allievi insegnarono a Milano.
Però devo dire che l'attestato rilasciato a Parma non credo sia "ufficiale" nel senso in cui intende Andrea, non cioè equiparabile ad un diploma o ad una laurea, è semplicemente un attestato. Non conosco la situazione a Milano, forse Gianmaria ci può illuminare.
Forse la scuola di Cremona in questo senso rilascia un documento più ufficiale credo.
Comunque personalmente mi piace il fatto che un liutaio si debba guadagnare certe credenziali su basi meritocratiche, credo sia giusto così.
Fra le altre visto che parliamo di formazione liutaria cito la scuola di artigianato artistico di centopievese e il bellissimo corso tenuto dai maestri Luca Primon e Dario Michelon con la collaborazione del C.F.P. di Trento.
- andreavezzoli
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- Gianmaria
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io ho da poco finito il terzo anno della scuola di Milano, l'anno prossimo -ultimo- è improntato quasi esclusivamente su un tirocinio di 300 ore.
i diplomi (il primo dopo due anni -operatore liutario- ed il secondo alla fine del quarto -liutaio-) fino all'anno scorso avevano riconoscimento regionale, ora pare lo stiano perdendo, o comunque che stiano mantenendo solo il riconoscimento comunale, a causa di rivolgimenti e stravolgimenti di natura burocratica che conosco a malapena e di cui dunque non parlerò per evitare strafalcioni.
la scuola è a mio parere di buon livello, relativamente economica e piuttosto impegnativa, ma è garantito che se presa con il giusto atteggiamento contribuisce fortemente ad alimentare la passione per questo mestiere.
resta il fatto -e credo che Fabio sarà d'accordo con me- che una scuola non basta a formare appieno, che non è fondamentale e non assicura un posto nel mondo della liuteria, ma l'ho trovata determinante nel "primo approccio", nell'infarinatura teorica generale, nell'affrontare ed allenare la propria manualità ed il proprio gusto, soprattutto nell'imparare un corretto (o almeno pare a me) uso degli attrezzi del mestiere.
notte!
Gian
i diplomi (il primo dopo due anni -operatore liutario- ed il secondo alla fine del quarto -liutaio-) fino all'anno scorso avevano riconoscimento regionale, ora pare lo stiano perdendo, o comunque che stiano mantenendo solo il riconoscimento comunale, a causa di rivolgimenti e stravolgimenti di natura burocratica che conosco a malapena e di cui dunque non parlerò per evitare strafalcioni.
la scuola è a mio parere di buon livello, relativamente economica e piuttosto impegnativa, ma è garantito che se presa con il giusto atteggiamento contribuisce fortemente ad alimentare la passione per questo mestiere.
resta il fatto -e credo che Fabio sarà d'accordo con me- che una scuola non basta a formare appieno, che non è fondamentale e non assicura un posto nel mondo della liuteria, ma l'ho trovata determinante nel "primo approccio", nell'infarinatura teorica generale, nell'affrontare ed allenare la propria manualità ed il proprio gusto, soprattutto nell'imparare un corretto (o almeno pare a me) uso degli attrezzi del mestiere.
notte!
Gian
...perché le pupille, abituate a copiare, inventino mondi sui quali guardare...
- giovim
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son d'accordo con Gianmaria, io personalmente non ho frequentato una scuola di liuteria, ma mi ha insegnato mio padre che è autodidatta. ovviamente io ho imparato dai suoi errori e quindi sono stato avvantaggiato, diciamo che una scuola t'insegna come si fa, poi sta agli allievi ad imparare a fare e successivamente a entrare nel mondo del mercato dove non basta essere bravi, ma ci vogliono taaaante altre dotiGianmaria ha scritto:io ho da poco finito il terzo anno della scuola di Milano, l'anno prossimo -ultimo- è improntato quasi esclusivamente su un tirocinio di 300 ore.
i diplomi (il primo dopo due anni -operatore liutario- ed il secondo alla fine del quarto -liutaio-) fino all'anno scorso avevano riconoscimento regionale, ora pare lo stiano perdendo, o comunque che stiano mantenendo solo il riconoscimento comunale, a causa di rivolgimenti e stravolgimenti di natura burocratica che conosco a malapena e di cui dunque non parlerò per evitare strafalcioni.
la scuola è a mio parere di buon livello, relativamente economica e piuttosto impegnativa, ma è garantito che se presa con il giusto atteggiamento contribuisce fortemente ad alimentare la passione per questo mestiere.
resta il fatto -e credo che Fabio sarà d'accordo con me- che una scuola non basta a formare appieno, che non è fondamentale e non assicura un posto nel mondo della liuteria, ma l'ho trovata determinante nel "primo approccio", nell'infarinatura teorica generale, nell'affrontare ed allenare la propria manualità ed il proprio gusto, soprattutto nell'imparare un corretto (o almeno pare a me) uso degli attrezzi del mestiere.
notte!
Gian
il bello non è arrivare in cima, ma come ci si arriva
se esiste un albo ufficiale non lo sò, però penso che anche l'autodidatta possa avere la possibilità di praticare la professione se ha le qualità per farlo.giovim ha scritto:...son d'accordo con Gianmaria, io personalmente non ho frequentato una scuola di liuteria, ma mi ha insegnato mio padre che è autodidatta. ovviamente io ho imparato dai suoi errori e quindi sono stato avvantaggiato, diciamo che una scuola t'insegna come si fa, poi sta agli allievi ad imparare a fare e successivamente a entrare nel mondo del mercato dove non basta essere bravi, ma ci vogliono taaaante altre doti
Aggiungo che ci sono professioni che non necessariamente necessitano di un diploma, io faccio il cuoco ed ho frequentato regolari scuole professionali ma molti miei colleghi sono passati di ruolo gradino per gradino fino ad essere cuochi di ottimo livello
Re: esiste un diploma un liuteria?
No.andreavezzoli ha scritto: sareste d'accordo nell'istituire la laurea in "teoria e costruzione degli strumenti ad arco"?
Se di laurea si parla, la parola "teoria" include anche il saper manipolare le scienze matematiche fisiche e naturali.