OldFossil ha scritto:
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Inizialmente pensavo anch'io che il problema più difficile fosse quello dell'intonazione, ma dopo poco tempo ho capito che finché non si conduce bene l'arco ed il suono prodotto fa schifo non c'è un granché da intonare.
Nonostante l'intonazione non sia un problema banale e stia faticosamente guadagnando un ammorbidimanto della mano sinistra, trovo che la tecnica dell'arco costituisca il problema maggiore per il violino.
Io sono convinto, invece, che sarebbe più giusto dire che la questione delle difficoltà sia un fatto personale, cioè da esaminare caso per caso, perchè c'è chi ha l' "orecchio assoluto" (pochi, credo!) e chi no, .....ho fatto un esempio estremo per semplificare il ragionamento!
Io, sempre come esempio, parlando della mia esperienza personale, non ho difficoltà a controllare l'arco, ma da sempre. Ho immediatamente capito il movimento che sovrittende al suo equilibrato controllo e l'ho immagazzinato nella mente abbastanza presto, ponendolo sempre in relazione all'altrettanto giusta posizione di equilibrio dello strumento, tanto che sarei in grado con un minimo di autodisciplina di gestirmi al meglio sotto questo punto di vista quando avverto delle difficoltà. Diciamo in assoluto che ciò sia un fatto di sensibilità all'arco e diciamo pure che oltretutto la sensibilità vada rapportata all'arco che ti ritrovi.
Non ho difficoltà a dire , invece, che dopo molti anni di lezioni io abbia tuttora difficoltà ad intonare talvolta la giusta nota, e ad accordare perfettamente lo strumento ad orecchio! Per fortuna il mio orecchio sta migliorando man mano che vado avanti!

Forse con l'avanzare dell'età l'udito tende a peggiorare, cosa che a me ancora non è assolutamente successo, ma certamente va sempre più migliorando l' "
orecchio interiore"..... cioè la sensibilità a captare le sfumature che offre la musica! E questo aiuta molto.
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Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.
- Lino Santoro -