Davide, la schedina blu pesa 1.2 grammi, che sono troppi. L'ho presa per fare qualche prova, incuriosito dai disegni di Piase. Volendo, sarebbe possibile costruire una schedina più leggera che alloggia solo l'accelerometro (nel mio caso un chip Analog Devices) con una peso stimato di 0.5 grammi.davidesora ha scritto: ↑sabato 9 dicembre 2017, 1:39Per curiosità, quanto pesa l'accelerometro? (suppongo sia la scheda blu appoggiata sulla tavola)
Così a occhio sembra un po' pesantuccio, non falsa troppo i risultati?
Ma non ho idea di come si usi una "diavoleria" simile, la mia ignoranza nel campo è abissale.....qualche buon'anima ha la pazienza di spiegare come si applicano in pratica questi fili e componenti colorati attaccati a schede per l'analisi sul violino?
Io al massimo li potrei mettere sull'albero di natale, le mie abilità elettroniche si fermano a pick-up e circuiti passivi per chitarre elettriche vintage.
Lascio a Piase una disamina completa.
Io ho fatto questo:
0- Appoggio la cassa in orizzontale su quattro tappi di sughero (tutti provenienti da bottiglie di Cabernet) posti in corrispondenza
1- Con un po' di biadesivo, attacco l'accelerometro in corrispondenza del ponticello, 2 cm circa dalla mezzeria lato bassi.
2- La catena di misura è, nel mio caso, Accelerometro -> Filtro -> Campionatore fatto con microprocessore Arduino -> il mio PC
3- Con un martelletto leggero in acero colpisco la cassa in un certo punto di coordinate x-y. Questo simula un 'impulso'. La catena di misura registra nel PC la risposta all'impulso (una forma d'onda di ampiezza decrescente, di durata utile di 200-300 millisecondi).
4- Così facendo eccito tutti i modi, salvo quelli che hanno un nodo nella posizione x-y di impatto del martelletto. Ogni modo avrà in quel punto di impatto una sua ampiezza e una sua fase.
5- Ripeto l'operazione per un insieme consistente di punti (qualche decina almeno).
6- Per ogni punto di impatto x-y , faccio la trasformata di Fourier della risposta all'impulso, ottenendo lo spettrogramma (ammpiezze) e il valore delle fasi di tutte le componenti in frequenza. Aggiungo uno sfasamento di 90° per passare dall'accelerazione alla velocità, che è la vera grandezza da misurare.
7- A questo punto seleziono una singola frequenza e, su una mappa, coloro in rosso il quadratino di coordinate x-y se la fase ricade in un certo intervallo, altrimenti in blu. L'intensità di rosso e blu è proporzionale all'ampiezza della componente in frequenza della 'velocità' in quel punto. Ripeto l'operazione per tutti i punti ottenendo il disegno di tavola (o fondo) a quadretti rossi e blu. Per ora il risultato che ottengo è abbastanza rozzo, devo affinare. Vorrei elaborare la mappa per ottenere disegni simili a quelli di Piase.
Il mio interesse principale è di poter valutare l'andamento delle linee nodali di tavola e fondo non incollate (sarà, forse, per il prossimo violino).
Se la cosa funziona andrebbe automatizzata per intero: adesso la procedura di misura è lunga e noiosa, con qualche operazione manuale in Excel. Potrei usare il software di Stoppani, ma mi precluderei il piacere infantile di fare tutto da solo ...