davidesora ha scritto: ↑mercoledì 7 marzo 2018, 23:09
edopraga ha scritto: ↑mercoledì 7 marzo 2018, 6:50
davidesora ha scritto: ↑martedì 6 marzo 2018, 22:53
PS : la tacca esterna della effe è di fondamentale importanza per i suono, ma questo è un mio segreto che non rivelerò mai neanche sotto coercizione.
Anche le effe hanno una posizione ben precisa in base alla progettazione della curvatura interna della tavola; questa posizione non e' fissa tangente alle punte inferiori come fai vedere nel video, ma si sposta, e varia anche di dimensione, anche se di pochi millimetri, in base al raggio di curvatura dato, per avere i fori in alto sulla mezzeria fra il fuoco primario e secondario nei polmoni, e i fori in basso sotto le punte inferiori cosi da isolare la parte di tavola che regge le corde e lasciarla libera di vibrare; la tacca esterna indica il baricentro della tavola dopo averla equilibrata sia trasvelsalmente che longitudinalmente, Purtroppo devo dire che costruendo la tavola dall'esterno, come mostri nei video, la tacca esterna non serve altro che per bellezza...non mi risulta che tu abbia mai parlato di baricentro della tavola.
Gli occhi inferiori tangenti alla linea inferiore del filetto sono una costante Stradivariana, non una mia invenzione, e risultano così proprio da un piazzamento dall'interno prendendo come riferimento la linea delle punte delle fasce che era l'unico segno a disposizione nella tecnica di costruzione stradivariana a questo punto della lavorazione.
Certo ci possono essere altri sistemi di piazzamento, ma sicuramente Stradivari usava questo e lo rispettava sempre, basta guardare le effe dei suoi violini per avere la conferma, le sue effe si spostano sempre ma in relazione allo spostamento delle C e quindi delle punte inferiori, il suo piazzamento delle effe parte sempre dagli occhi inferiori in relazione alle curve delle punte inferiori delle fasce. Se vuoi ignorare l'evidenza di questo fai pure, ma non dire che non è vero perchè o sei disinformato o stai mentendo intenzionalmente per sostenere la tua teoria.
Non c'è bisogno di denigrare il lavoro di altri (Stradivari compreso, che sinceramente mi sembra un po' ardita come presa di posizione...
![Very Happy :D](./images/smilies/icon_biggrin.gif)
) per affermare che il tuo metodo è migliore, sarebbe meglio dire più umilmente che per te quel metodo non funziona e che preferisci seguirne un'altro che ritieni più consono alle tue capacità.
Dalla foto del reperto Stradivariano MS210 che mostra il piazzamento delle effe della viola contralto (e tutti gli altri che ci sono e sono originali) si vede chiaramente la relazione tra le punte delle fasce e il piazzamento degli occhi inferiori.
La tacca esterna è solo posizionata armonicamente con il resto della effe e non serve a nulla, ma anche nel caso che indicasse il baricentro della tavola (cosa non vera a meno che si applichi la legge del "più o meno", ma allora va bene tutto...) a cosa servirebbe sapere a strumento finito dove sta il baricentro della tavola?
Il baricentro, nello spostamento di qualsiasi solido, e' di fondamentale importanza in fisica, si applica la minima forza per avere il massimo del lavoro. Esempio semplice... se dovessi sollevare una trave di tot metri, la prenderesti dall'estremita' o dal baricentro? Quale potrebbe essere il punto migliore per applicare la minor forza? Se al posto della trave immagini la tavola armonica, che subisce la forza verticale trasmessa dal ponticello, dove e' meglio applicare tale forza per ottenere il massimo lavoro, in questo caso sollecitare la vibrazione?
Per fare un altro esempio, verifica come lavora la membrana (corpo vibrante, come la tavola armonica) in un altoparlante; il magnete, che possiamo sostituire col ponticello sulla tavola/membrana vibrante, non e' applicato sulla circonferenza o in un punto qualsiasi, ma al centro (baricentro) della membrana.....
Fino a prova contraria la cassa armonica amplifica le vibrazioni trasmesse dalle corde attraverso il ponticello alla tavola armonica, quindi, piu vibrazioni emette, maggiore sara' l'amplificazione. La funzione delle effe e' proprio quella di isolare nel punto che risulterebbe piu' rigido, (la mezzeria delle C) in quanto piu corto, il centro della tavola per farla vibrare adeguatamente; di conseguenza la dimensione varia in base al raggio di curvatura della bombatura: bombatura accentuata vibra piu difficilmente quindi effe piu' lunghe, bombatura piu piatta vibra piu facilmente quindi effe piu' corte
Purtroppo, per quanto il liutaio debba essere un artista della lavorazione del legno, non puo' prescindere dalle leggi della fisica, volente o nolente.
Ad maiora.....