gelido ha scritto: lunedì 30 aprile 2018, 15:23
Queste distanze sono di un vionio di Stradivari, come suono è considerato il miglior violino di questo autore.
Notate la distanza degli occhi superiori!!! Strabiliante.
Vabbè, visto che Gelido si diverte a "dire e non dire" per mentenere aloni di mistero, cerco di fare un po' di chiarezza, tanto per creare un po' di confusione e incertezza in più.
Quelle della foto sono le effe del Soil 1714, suonato da Perlman e considerato da alcuni uno dei migliori Strad, la misura tra gli occhi superiori con il calibro è 38.6 mm e tra quelli inferiori 112.2 mm, fatto sulla forma G.
Poi ce ne sono altri come il Toscano 1690, rispettivamente 37.9 mm e 106.2 mm, il Cremonese 1715, 43.1 mm e 112.7 mm, il Gibson 1713 (Joshua Bell) 37.8 mm e 110.5 mm, il Tiziano 1715, 40 mm e 108 mm, il Provigny 1716, 40.6 e 110 mm, il Mediceo 1716, 42.3 e 113.3 mm, il Lady Blunt 1721, 44.1 e 111 mm, il Sarasate 1724, 44.9 e 111 mm, e l'Habeneck 1734, 46.5 e 110.4 mm che è il più largo tra gli occhi superiori che io abbia mai visto tra gli Strad. Il più stretto che ho mai visto è il Tullaye 1670 con 32.9 e 102.6 mm, decisamente amatizzato.
Diamo i numeri? Direi di si, ma trovare una correlazione o una tendenza è piuttosto difficile, però il Soil a 38.6 non lo definirei strabiliante....l'intervallo tra 32.9 del Tullaye e i 46.5 dell'Habenek è decisamente ampio, personalmente non consiglierei di scendere sotto ai 40 mm ma è solo una mia idea.