Primo saggio violino. A 53 anni 😅

[Vale1972]

Buongiorno a tutti
Sono una apprendista violinista attempata.
Studio da 3 anni, circa, ma con entusiasmo e impegno solo nell'ultimo anno, e i risultati di un maestro bravo e stimolante si vedono.
Pur sapendo di essere ansiosa, di aver paura della paura, e di agitarmi anche solo a lezione, mi sono buttata nel saggio.
Preludio si Shostakovich, con cambio di posizione . Due violini e un piano. Bene, dopo averlo ripetuto, e dopo averlo eseguito bene alla prova, ieri sera è stato un disastro.
Arrivata in fondo, a tempo, con stonature, ma la cosa peggiore... tremavo come ci fossero 20 gradi sotto zero. Tremato fino alla fine!! Ma di brutto ... immaginate l'archetto ..
Chiaramente mi è dispiaciuto, perché il pezzo lo eseguo anche bene per il mio livello, mentre ieri sera è stato terribile, ma sono ugualmente contenta, perché in un anno ho fatto grandi prog, e nonostante le difficoltà non mollo lo strumento .
Niente, volevo condividere questa bella figuraccia fresca fresca
Ovviamente ogni consiglio per evitare questa estrema emotività è ben accetto, perché, saggio a parte, a me piacerebbe suonare con altri.
Grazieeeee

[claudio]

Siamo tutti studenti, il tempo non conta e la maturità aiuta a capire meglio le cose! Questo lo dimostra il fatto che l'emozione che si prova alla prima esibizione pubblica è spesso vissuta con grande ansia e trepidazione, ma bisogna sempre tenere presente che l'emotività è una risorsa, non un impedimento.

In questi casi l'aiuto dell'insegnante è fondamentale, ma i metodi per affrontare l'evento sono i più diversi: c'è chi preferisce mandare l'allievo allo sbaraglio, della serie "o bere o affogare", e c'è chi invece si improvvisa a psicologo cercando di razionalizzare al massimo l'esperienza dell'allievo. Questi sono i due estremi, in mezzo c'è il mondo nel quale ognuno trova la sua via di mezzo. Certo è che per capire le cose bisogna viverle e che per quanto si venga preparati, nessuno può dire come il saggio possa riuscire.

Ci sono persone che in presenza di pubblico suonano meglio, ed altre che invece suonano peggio. Ti sia di consolazione che la maggior parte delle persone appartengono alla seconda categoria. Per me la cosa migliore è quella di fare musica d'insieme fin dalle prime fasi di studio, così che l'allievo si ascolti meglio e meglio ascolti gli altri, e al tempo stesso si abitui alla presenza di "estranei". Così preparati, una volta di fronte al pubblico si vivrà comunque una grande ed incontenibile emozione, ma al tempo stesso quella memoria muscolare guadagnata nel fare musica insieme ad altri, farà il suo sporco lavoro. In bocca al lupo per la prossima volta.

[Vale1972]

Grazie!
In effetti ho già in.programma di fare musica d'insieme, con una piccola orchestra amatoriale. Quello che mi frega, in tutto, è la paura della paura, un problema mio che va al di là dell'esibizione.
È stata comunque una bella esperienza, molto. Vedremo la prossima.

[Orlando]

Ciao Vale,
ho letto il tuo post e mi hai fatto ricordare la mia prima figuraccia, non con il violino che studio da meno di un anno ma con l'organo. Proprio durante una celebrazione eucaristica della domenica, un canto dopo l'altro, sono riuscito ad accompagnare il coro con sbagli eclatanti, mi sono inceppato più volte ma sono comunque andato avanti e naturalmente poi mi sono scusato con il coro e con il parroco che comunque mi ha riconfermato dicendomi "tranquillo è stata la tua paura a suonare, non sei stato tu".
Ti posso assicurare che la mia paura ormai è solo un ricordo, quando ci ripenso sorrido e la sicurezza ha preso il sopravvento.
Vai... continua ad esibirti in pubblico e se anche dovessi sbagliare ancora tranquilla perchè anche per te diventerà un ricordo su cui sorridere

Orlando