purtroppo quoto!Peo ha scritto:Non vorrei scatenare un putiferio, ma il fatto che le famiglie scelgano di andare a vedere un concerto di Ramazzotti piuttosto che uno di musica classica, dipende dal tipo di educazione che hanno ricevuto.
Non ci sono molte opportunità di conoscere fin da piccoli altro genere di musica, a meno che non vi sia una base all'interno della propria famiglia e, per quella che è la mia esperienza, chi conosce la musica classica e va a concerti, teatro e similari, viene da famiglie agiate.
Ovviamente questa è soltanto la mia opinione ...
Quanto spendete per una lezione?
Le mie conoscenze si fermano al perimetro cittadino e precisamente ai compagni di scuola, amici miei e amici di famiglia. Tra queste persone quelle che leggevano libri, si interessavano di musica classica erano quelle che avevano un vissuto con meno problemi economici ... tra i miei due nonni, quello che impazziva per Mozart e Bach era quello che stava meglio economicamente, l'altro al più leggeva il giornale ... però entrambi andavano pazzi per il pugilato! 

@Peo: dare responsabilità al solo fattore educativo secondo me è sbagliato e porta ad una controproducente deresponsabilizzazione. Ma del resto non bisogna nemmeno fare l'errore di colpevolizzarsi per non aver amato la musica classica. Io quando ero bambino ascoltavo pensiero e parole di Mina e mare nero di Battisti, la cosa più vicina alla musica classica era la banda del paese, dietro cui noi ragazzini correvamo dietro facendo il verso della grancassa. Ma poi sono cambiato: continuo ad ascoltare Battisti e Mina, e li alterno a Bach e Mozart.
Certo, le carenze educative in campo musicale sono plateali, ma se uno vuole può andare ben oltre l'ostacolo.
Certo, le carenze educative in campo musicale sono plateali, ma se uno vuole può andare ben oltre l'ostacolo.
andante con fuoco
- Annie
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credo che in realtà tutti pensiamo che volendo, si potrebbe. è chiaro però che siamo più o meno tutti adulti qui, no? e ci si è avvicinati alla musica classica per un riscoperto piacere personale. diciamo che se tutti noi avessimo avuto qualcuno avanti a spianar strada, forse non ci sarebbero 2 votanti tra chi ha iniziato a suonare a 8 anni e 20 che lo hanno fatto oltre i 20 anni. meglio tardi che mai, per quanto riguarda musica e strumento, è il mio motto, però in effetti a voler ben guardare avrei preferito iniziare mooooolto tempo fa, e come me, tutti quelli over 20 credo, sto sbagliando?
@ Claudio: Vero, ma se posso chiedere il tuo amore per Bach è avvenuto senza stimoli esterni? In alcuni casi il contesto civile in cui vivi ti influenza. Io per alcuni anni ho fatto doposcuola in una scuola in un quartiere a rischio. Io facevo alfetizzazione al computer e alcuni ragazzini con cui lavoravo seguivano anche i primi rudimenti di musica (alcuni suonavano il pinoforte, altri il violino e altri ancora i flauti traversi). Hanno fatto pure un saggio di musica di fine anno suonando insieme. L'esperienza è finita lì ... per le famiglie era una perdita di tempo. Se in qualcuno di quei ragazzini è rimasto il germe della curiosità, si può avere la speranza che in età adulta risponda alla sua domanda di voler sentire altro oltre a Ramazzotti o Gigi D'Alessio (ne prendo due a caso), magari lo insegna anche ai figli, ma la maggior parte di loro ricalcherà le orme genitoriali.
Io non stavo giustificando, prendevo solo atto di una realtà che ho conosciuto.
Io non stavo giustificando, prendevo solo atto di una realtà che ho conosciuto.
- corelli
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Io vengo da una famiglia povera. Mio padre comprò il cofanetto delle Nove Sinfonie di Beethoven, su un giornale (Reader's Digest) a RATE!!! Io sono cresciuto con quei dischi e ascoltando su una radio gracchiante RADIO3. Dovevo aspettare il Natale per vedermi regalato un LP di musica classica e gli unici concerti a cui mio padre mi portava erano quelli gratis nelle chiese o nei palazzi antichi. Al teatro mi ci portò, con grande sacrificio 2 o 3 volte (Macbeth, e Boheme). Studiare il violino manco a parlarne, solo una fantasia; bisognava andare sul concreto, scuola industriale assolutamente!RainBow ha scritto:purtroppo quoto!Peo ha scritto:Non vorrei scatenare un putiferio, ma il fatto che le famiglie scelgano di andare a vedere un concerto di Ramazzotti piuttosto che uno di musica classica, dipende dal tipo di educazione che hanno ricevuto.
Non ci sono molte opportunità di conoscere fin da piccoli altro genere di musica, a meno che non vi sia una base all'interno della propria famiglia e, per quella che è la mia esperienza, chi conosce la musica classica e va a concerti, teatro e similari, viene da famiglie agiate.
Ovviamente questa è soltanto la mia opinione ...
Poi sono cresciuto coltivando il mio amore e conservando gli spiccioli e le paghette per acquistare 1 disco ogni 2 mesi. Poi ho cominciato a lavorare dopo la scuola. Lo stipendio tutto per me mi ha permesso uno slancio di conoscenza, essendo diventate più frequenti le partecipazioni ai concerti e l'acquisto dei CD e di libri di Musica. Tutto questo per anni e anni, fino all'anno scorso, quando, a 31 anni ho deciso di iscrivermi all'università in Discipline della Musica e a comprare il mio primo violino! Questa è una sintesi della sintesi di una vita piena di boccate amare e rinunce. Altro che vita agiata per gli amanti della Classica!
quello k io & Peo (almeno credo anche Peo...corelli ha scritto:Io vengo da una famiglia povera. Mio padre comprò il cofanetto delle Nove Sinfonie di Beethoven, su un giornale (Reader's Digest) a RATE!!! Io sono cresciuto con quei dischi e ascoltando su una radio gracchiante RADIO3. Dovevo aspettare il Natale per vedermi regalato un LP di musica classica e gli unici concerti a cui mio padre mi portava erano quelli gratis nelle chiese o nei palazzi antichi. Al teatro mi ci portò, con grande sacrificio 2 o 3 volte (Macbeth, e Boheme). Studiare il violino manco a parlarne, solo una fantasia; bisognava andare sul concreto, scuola industriale assolutamente!RainBow ha scritto:purtroppo quoto!Peo ha scritto:Non vorrei scatenare un putiferio, ma il fatto che le famiglie scelgano di andare a vedere un concerto di Ramazzotti piuttosto che uno di musica classica, dipende dal tipo di educazione che hanno ricevuto.
Non ci sono molte opportunità di conoscere fin da piccoli altro genere di musica, a meno che non vi sia una base all'interno della propria famiglia e, per quella che è la mia esperienza, chi conosce la musica classica e va a concerti, teatro e similari, viene da famiglie agiate.
Ovviamente questa è soltanto la mia opinione ...
Poi sono cresciuto coltivando il mio amore e conservando gli spiccioli e le paghette per acquistare 1 disco ogni 2 mesi. Poi ho cominciato a lavorare dopo la scuola. Lo stipendio tutto per me mi ha permesso uno slancio di conoscenza, essendo diventate più frequenti le partecipazioni ai concerti e l'acquisto dei CD e di libri di Musica. Tutto questo per anni e anni, fino all'anno scorso, quando, a 31 anni ho deciso di iscrivermi all'università in Discipline della Musica e a comprare il mio primo violino! Questa è una sintesi della sintesi di una vita piena di boccate amare e rinunce. Altro che vita agiata per gli amanti della Classica!

