Cordiera ad arpa
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Salve a tutti, in realtà sul libro molto dettagliato sulle misure complete degli strumenti ad arco di Strobel, egli parla della distanza vibrante tra ponticello e cordiera del violino di 55mm. Ho montato diversi strumenti con questa distanza su cordiere normali e lo strumento spesso è migliorato di suono. Credo che sia una questione di maggiore risonanza di quella maggiore parte di corda vibrante (55 anziché 50 mm. circa). Ovviamente escludendo il mi che solitamente monta un tiracantino le altre corde suonano variando da una terza a una quarta aumentata - non perfettamente intonate - oltre le due ottave. Ma questo poco conta perché lo strumento si suona facendo vibrare la corda dal ponte al capotasto e non dal ponte alla cordiera. Cosa ne pensate? Avete mai montato strumenti secondo le indicazioni di Strobel?
- davidesora
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Sui miei violini funziona bene una distanza dai 52 ai 54 mm, con le corde Vision Solo che uso di solito le note danno la parte corta del la accordata in re e la parte corta del re accordata in la, le altre sono fuori accordatura (calanti o crescenti).
Se cambio le corde e metto le Dominant tutte le note delle parti corte cambiano e si scordano, a volte il la dà un mi nella parte corta come dice Claudio, ma il risultato non cambia in modo significativo.
La distanza della cordiera secondo me è più importante dell'accordatura dei segmenti di corda, quella che preferisco è 52,5 mm, quali che siano le corde.
Ma non sempre, a volte un po' più lunga è meglio e apre un po' il suono.
Non ho mai letto il libro di Strobel, ma 55 mm per me sono troppi (sui miei violini, intendo) le volte che l'ho provata sono sempre tornato ad accorciarla almeno a 54 mm.
Per la viola (tanto per rientrare nell'argomento di questo topic) la distanza della mia ultima viola di cui sono piuttosto soddisfatto è di 65 mm tra cordiera e ponticello, parte corta del do accordata a sol calante, parte corta del sol accordata a do# calante, parte corta del re accordata a sol#.
La cassa della viola è su forma Andrea Guarneri e la cordiera in palissandro.
Se cambio le corde e metto le Dominant tutte le note delle parti corte cambiano e si scordano, a volte il la dà un mi nella parte corta come dice Claudio, ma il risultato non cambia in modo significativo.
La distanza della cordiera secondo me è più importante dell'accordatura dei segmenti di corda, quella che preferisco è 52,5 mm, quali che siano le corde.
Ma non sempre, a volte un po' più lunga è meglio e apre un po' il suono.
Non ho mai letto il libro di Strobel, ma 55 mm per me sono troppi (sui miei violini, intendo) le volte che l'ho provata sono sempre tornato ad accorciarla almeno a 54 mm.
Per la viola (tanto per rientrare nell'argomento di questo topic) la distanza della mia ultima viola di cui sono piuttosto soddisfatto è di 65 mm tra cordiera e ponticello, parte corta del do accordata a sol calante, parte corta del sol accordata a do# calante, parte corta del re accordata a sol#.
La cassa della viola è su forma Andrea Guarneri e la cordiera in palissandro.
I primi anni che iniziai a costruire violini trovavo sempre cordiere lunghe 115mm, mentre negli strumenti classici notavo cordiere spesso visibilmente più corte, dai 108 ai 110mm. Decisi di adottarne di simili perchè mi piaceva l'impatto visivo di una corda più "libera", a montaggio effettuato notai buone ripercussioni sul suono. Poi aggiustai meglio il tiro accordando la parte posteriore del La al Mi.
Nelle viole feci un analogo percorso e sono arrivato a montare cordiere di 120mm o meno anche su viole di 42cm, ma non ho mai adottato accordature precise perchè mi sono sempre fidato del mio orecchio, tuttavia il metodo seguito da Davide merita di essere sperimentato.
Sono accordature che mi ricordano la viola d'amore, che ha corde che vibrano per simpatia mediante accordature specifiche, nel caso di un violino, di una viola o di un cello, si sfrutta lo stesso principio per cui la corde vicine vengono in qualche modo sollecitate e produrre armonici anche se non suonate direttamente con l'arco.
Alla fine della Ciaccona in Re min. di Bach la conclusione è lasciata al Re suonato a vuoto che tuttavia vibra e risuona in modo molto più ampio prendendo la stessa nota sulla quarta corda.
Ciò detto, anche il segmento di corda tra ponticello e cordiera è a suo modo vibrante, magari in modo diverso (anche se nel repertorio di musica contemporanea non è raro vedere partiture che prevedono arcate dietro il ponticello), ma vibra, ed influenza l'emissione degli armonici.
Nelle viole feci un analogo percorso e sono arrivato a montare cordiere di 120mm o meno anche su viole di 42cm, ma non ho mai adottato accordature precise perchè mi sono sempre fidato del mio orecchio, tuttavia il metodo seguito da Davide merita di essere sperimentato.
Sono accordature che mi ricordano la viola d'amore, che ha corde che vibrano per simpatia mediante accordature specifiche, nel caso di un violino, di una viola o di un cello, si sfrutta lo stesso principio per cui la corde vicine vengono in qualche modo sollecitate e produrre armonici anche se non suonate direttamente con l'arco.
Alla fine della Ciaccona in Re min. di Bach la conclusione è lasciata al Re suonato a vuoto che tuttavia vibra e risuona in modo molto più ampio prendendo la stessa nota sulla quarta corda.
Ciò detto, anche il segmento di corda tra ponticello e cordiera è a suo modo vibrante, magari in modo diverso (anche se nel repertorio di musica contemporanea non è raro vedere partiture che prevedono arcate dietro il ponticello), ma vibra, ed influenza l'emissione degli armonici.
andante con fuoco
Non sapevo che a Sacconi fosse attribuito un reggicordiera in nylon. Io altri modi più veloci non ne conosco, si può provare con il Kevlar, ma per quel filo così sottile che lascia libera di ruotare la cordiera come vuole non ho mai avuto simpatia, ed inoltre non è sicuramente più veloce del nylon.
andante con fuoco
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- davidesora
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é tedioso ma a forza di prove si riesce....punta da segno per allentare i nodi e tanta pazienza, io tendenzialmente mi sono stufato, ma ne ho ancora alcuni che prima o poi utilizzerò ancora, di certo non li butto!!meridionale ha scritto:Beh, in realtà quando ho avuto la necessità di regolare la distanza ponticello-cordiera con strumenti dotati di filo in kevlar ho dovuto tagliare quest'ultimo e utilizzarne un nuovo in nylon per una regolazione precisa. Come si fa infatti a regolare al millimetro una cordiera con filo in kevlar?
Questo però potrebbe essere più comodo :
http://www.cremonatools.com/stradpet-ti ... l-gut.html
Ulimamente sono passato a quelli in cavetto metallico che funzionano molto bene, unico difetto è che incidono leggermente il capotasto inferiore e diventa impossibile spostarli lateralmente senza allentare la tensione delle corde, piuttosto fastidioso ma il risultato lo trovo molto soddisfacente.
http://www.cremonatools.com/reggicordie ... lflex.html
Comunque non è assolutamente detto che questi materiali tecnologici funzionino sempre bene, a volte rendono il suono un po' aspro e mettendo quelli in nylon classici il miglioramento è evidente, nonostante Gelido li consideri inattuali ed inefficienti....

Se fosse un po' meno ermetico e supportasse le sue affermazioni con argomenti adeguati sarebbe probabilmente più credibile e degno di considerazione

Restano comunque i più usati sul numero totale di violini (di qualità) esistenti, ma occorre fare attenzione alla qualità del nylon e delle filettature dei capi con le viti di regolazione altrimenti non tengono (evitare cineserie economiche) Per me quelli più rigidi (metallo, kevlar ecc.) danno una prontezza di risposta maggiore ma su violini di per sè già rigidi spesso peggiorano la situazione.
Sì, bisogna sempre stare alle costole della novità anche se molti preferiscono e usano, giustamente, come reggicordiera, il budello rosso di una volta. Ma Sacconi, come risaputo, era un fanatico pescatore e l'idea geniale di usare un filo da pesca come reggicordiera fu vincente. Del resto il lavoro di un liutaio soppravvive pari e tanto quanto il suo lavoro viene manipolato nel tempo (restauro, modifiche, innesti ecc.)
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Re: Cordiera ad arpa
Davide Sora :
Ha provato il reggicordiera che ha messo nel primo link, in titanio?
Io ho ordinato uno della wittier in acciaio , ma forse L altro era meglio
Ha provato il reggicordiera che ha messo nel primo link, in titanio?
Io ho ordinato uno della wittier in acciaio , ma forse L altro era meglio
- davidesora
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Re: Cordiera ad arpa
Codice: Seleziona tutto
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Codice: Seleziona tutto
<r><QUOTE author="ElisaViola" date="giovedì 2 marzo 2017, 11:23" post_id="88934" post_url="./viewtopic.php?p=88934#p88934" profile_url="./memberlist.php?mode=viewprofile&u=5194" time="1488450188" user_id="5194"><s>[quote=ElisaViola post_id=88934 time=1488450188 user_id=5194]</s>
Davide Sora : <br/>
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Ha provato il reggicordiera che ha messo nel primo link, in titanio? <br/>
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Io ho ordinato uno della wittier in acciaio , ma forse L altro era meglio
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Non l'ho ancora provato, contavo di farlo sul prossimo violino (che inizio ora a verniciare, quindi non sar
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Re: Cordiera ad arpa
Spostare il reggi cordiera .. non sapevo potesse influenzare il suono.
Sulla mia Viola ho provato :
Cordiera ebano cavetto plastica nylon ... niente di che
Cordiera in pernambuco cavetto in Kevlar non puro ....
Sulla mia Viola ho provato :
Cordiera ebano cavetto plastica nylon ... niente di che
Cordiera in pernambuco cavetto in Kevlar non puro ....