Una pericolosa crepa...

da Bach a Kodaly, uno strumento di incredibile bellezza.
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edi
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Messaggio da edi »

Lino, ti ringrazio per la considerazione :) ma non sono un "professionista" (anche se non ti nascondo che vorrei esserlo :) ) e sinceramente credo che tu ne sappia più di me di liuteria, e se è il primo restauro che fai, ti raddoppio i complimenti :) Mi sono meravigliato che fosse la prima volta che sentivi quel termine perché frquenti il forum da prima e più spesso di me e su questo forum quel termine è frequentemente usato. Tutto qui, credo sia meglio chiudere questo discorso inutile che non ci porta da nessuna parte e concentrarci sul violoncello a cui tutti teniamo :)

Anche queste nuove foto sono interessanti, la piegatura è stata chiaramente fatta con poca attenzione alla temperatura del ferro, la regolarità e la forma dei segni lasciati farebbe quasi pensare ad uno strumento meccanico usato per piegare le fasce, ma non ne conosco e non so se effettivamente esistano, potrei solo immaginarlo :) Per la congiunzione delle due sezioni del fondo, mi pare difficile dire quale delle due ipotesi sia giusta, osservando la colla si potrebbe tentare di capire se si tratti di quella usata la prima volta o quella usata quando lo strumento è stato aperto successivamente, ma non è comunque facile da capire, in ogni modo anche io propenderei per la prima ipotesi, ovvero che si tratti di un intervento successivo volto a rinforzare la giunzione del fondo che sembra anche esternamente, almeno in passato, aver dato segni di cedimento.
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violino7
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Messaggio da violino7 »

claudio ha scritto:Gli spessori non sono esagerati, penso che con una catena nuova e più "cristiana", lo strumento suonerà meglio. Mi pare che non si sia ancora parlato di come tappare i fori lasciati dei tarli, o sbaglio?
Pensavo al Davidoff (lo so che in quello però c'è un'altra ingegneria!) ed immaginavo che questi spessori fossero esagerati, comunque, in assoluto.

Sono contento che possono essere ritenuti validi, ed in più alcuni assestamenti verranno in automatico con l'allestimento della nuova catena.
Posso allora certamente già fin d'ora orientarmi verso una catena di struttura media, per andare sul sicuro!

Tu, Claudio, hai detto che queste lavorazioni seriali spesso non erano curate come si deve per una questione di risparmio di tempo e danaro.
Ne abbiamo l'esempio concreto in questo strumento.
E' l'occasione di fare quello che non è stato fatto tanti anni fa, visto che lo scopo è di migliorarlo?
Io direi di no per gli spessori, perchè esprimono un suono che già conosciamo ed è meglio non porsi davanti a delle incognite! Cambiandogli la catena, che è una cosa necessaria ed obbligata, e risolta poi la faccenda dello zocchetto andiamo ad incidere nella sostanza in positivo. Aggiungiamoci anche una migliore montatura ed un adeguato lavoro di estetica! Spero che Clair ne rimarrà contenta!:P

I fori dei tarli? Turarli con un materiale o con un'altro ha la sua importanza? Io pensavo a stucco di colla e polvere di acero od abete, rispettivamente. Ho sentito parlare del "lipodium" che credo abbia a che fare con queste situazioni, ma non ne so nulla.
Tu hai qualche idea?
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claudio
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Messaggio da claudio »

il Davidoff rappresenta un'estremo, oggi penso che nessuno si azzarderebbe a fare una tavola di appena 3mm.
I fori dei tarli dovrebbero essere riparati con opportune zeppettine dello stesso legno che si vuol riparare e che vanno infilate nei fori ed incollate con colla a caldo. Niente stucchi, primo perchè sono brutti e si vedono e poi perchè con il tempo e le vibrazioni si allentano e si staccano.
andante con fuoco
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Perfetto! Grazie, non ci avevo pensato.

Farò così, principalmente per la tenuta con colla. I fori sono tutti interni alla cassa e l'estetica là potrebbe anche essere trascurata, ma è sempre opportuno lavorare con la migliore delle soluzioni!
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edi
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Messaggio da edi »

Sì, il Davidoff è assolutamente un caso limite, credo che neppure in passato ci siano mai state tavole tanto sottili e poi se vedi la tavola del Davidoff, ha una bombatura minima, è quasi piatta. Per i fori, prima delle zeppettine, avevo pensato che fosse il caso di far penetrare il più possibile la colla all'interno delle gallerie. Ma naturalmente sto a ciò che dice Claudio :pray: la sua esperienza è inegualiabile :)
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edo
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Messaggio da edo »

violino7 ha scritto:
edo ha scritto:Lino, le crepe della tavola le hai riparate tu o lo hai trovato così?
Le crepe della tavola le ho ho trovate così!
te lo chiedevo perchè mi sembra di vederne una molto larga, che non mi piace, se non vedo male meriterebbe qualche attenzione anche quella.

ciao

edo
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violino7
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Messaggio da violino7 »

violino7 ha scritto: ...........

Pensavo al Davidoff (lo so che in quello però c'è un'altra ingegneria!) ed immaginavo che questi spessori fossero esagerati, comunque, in assoluto.
...........
Il Davidoff l'avevo nominato come esempio di caso limite, ... ne avevo sentito parlare spesso (Jaqueline Du Prè, Yo Yo Ma ...) e lo conosco abbastanza bene!

....ma credevo fossero eccessivi (all'opposto!) anche quelli del violoncellino.
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violino7
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Messaggio da violino7 »

edo ha scritto:
violino7 ha scritto:
edo ha scritto:Lino, le crepe della tavola le hai riparate tu o lo hai trovato così?
Le crepe della tavola le ho ho trovate così!
te lo chiedevo perchè mi sembra di vederne una molto larga, che non mi piace, se non vedo male meriterebbe qualche attenzione anche quella.

ciao

edo
Spiegami a quale foto ti riferisci!

Ciao

Lino
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violino7
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Messaggio da violino7 »

edi ha scritto:
violino7 ha scritto: ......
Chiarito questo, c'è il problema della catena, non avevo capito che con "estirpare" intendevi questo, non avevo afferrato il significato profondo del termine :) E' chiaro che lì dovrai lavorare necessariamente sugli spessori, credo che per il posizionamento della nuova catena io non sia la persona giusta per consigliarti, è una questione piuttosto delicata e la mia preparazione è soprattutto teorica, ti prego di scusarmi, ma non mi sento all'altezza di dare un consiglio su questo, mentre invece Claudio è la persona più indicata per dartene ed anche per dare quella spiegazione che diede tempo fa sulle catene ricavate dalla tavola, non è che voglio fargli perdere tempo, ma la sua spiegazione su una parte così delicata sarebbe più utile, efficace ed esaustiva (come sempre :) ).
Dalle nuove foto ciò che continua a spaventarmi sono i fori e le crepe.
Edi, voglio dirti che in questo momento il tuo apporto per me è importante, mi stai veramente dando una mano efficace ad illustrare le problematiche inerenti al lavoro che sto mandando avanti! Io ho bisogno di un interlocutore, comunque ed in ogni caso, altrimenti sarebbe un monologo!
Ma non ci sono problemi di alcun tipo, credimi! Anzi ti ringrazio per il tuo apporto!

Per quanto riguarda la catena, non ho difficoltà per il suo posizionamento, avevo dei dubbi riguardo la sua consistenza (considerando gli spessori della tavola come riferimento),....ma Claudio mi ha già illuminato!!

I fori e le crepe: i fori non li vedo un problema, si possono benissimo tappare (mi preoccupano di più i tarli se stessero ancora dentro i fori!) e le crepe l'importante che siano sotto controllo, ben saldate e bloccate con i diamantini.
Lo so, la tavola è mal messa per le vicissitudini del passato, l'importante è che tenga ancora bene.
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Messaggio da edo »

violino7 ha scritto: Spiegami a quale foto ti riferisci!

Ciao

Lino
Questa

Immagine
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Messaggio da violino7 »

Edo, grazie della segnalazione.

Non avevo ancora fatto un esame approfondito della tenuta delle riparazioni precedenti, ma effettivamente, c'era immediatamente da preoccuparsi per la profondità del solco e per il ridotto utilizzo di diamantini. Rispetto a quelli che vedi nella foto, in basso non ci sono altri rinforzi, verso l'alto invece ce ne sono altri due a distanza di 6-7 cm. l'uno dall'altro!

Effettivamente, analizzando la tenuta, al centro regge tutto bene, cosi come verso il basso, tutto è stabile. Verso l'alto, invece la crepa da segni di cedimento. Il legno si piega leggermente alla pressione ed ho paura che possa aumentare la spaccatura, allungandosi!

Domani stesso applicherò altri rinforzi e un filler internamente ed esternamente lungo tutta la crepa.


Immagine

Qui si vede bene! Praticamente quello che visivamente ti dava preoccupazione ha tenuto! Invece riscontro che la frattura si sta creando come prolungamento di quella, dall'ultimo diamantino fino in alto, verso lo zocchetto, su tutto quel tratto abbastanza ampio. Non è visibile in questa foto e non lo è in effetti internamente! La si può riconoscere più chiaramente dalla parte opposta, all'esterno sulla parte superiore della tavola in presenza della vernice! Faccio una foto estemporanea in controluce:

Immagine

Non si trova sull'asse di simmetria, ma abbastanza vicino!

Su di esso (asse di simmetria) c'è un unico diamantino, come si vede nella foto che hai mandato, ma sembra abbia tenuto.
Ultima modifica di violino7 il sabato 14 marzo 2009, 15:53, modificato 2 volte in totale.
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Messaggio da edo »

Avevo visto nelle altre foto i diamantini verso l'alto, quello che preoccupa è che la crepa in quel punto sembra aperta. Ovvio che i diamantini tengono ma io penso che la crepa andrebbe pulita e riempita se possibile con legno e poi riapplicati dei diamantini di rinforzo tanti quanti ne servono a scongiurare ulteriori aperture.
Tieni presente che i miei suggerimenti te li dò "a naso" perchè non ho esperienze di restauri così impegnativi, quindi potrebbero essere completamente fuori luogo.

ciao
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Messaggio da violino7 »

Guardando l'ultima foto, ti posso già dire che più di così la crepa non può andare avanti perchè non si è completamente aperta fino in fondo e nell'ultimo tratto il sotto è bloccato dalla sovrapposizione che ho creato di base per l'incollaggio del tassello (come riferimento guarda quel rettangolo di ricostruzione del bordo strappato, che è un tutt'uno con esso). La frattura si ferma infatti esattamente dove termina la luce di riflesso, da lì sotto c'è la basetta a forma di mezzaluna di una certa grandezza che in questo frangente riveste doppia utilità, altro che diamantini!
(invece la penultima foto era fatta prima del rifacimento!)

In sostanza, la crepa c'è, ma in questo momento è bloccata e può solo flettere e non allungarsi, ma chiaramente va perfettamente saldata!

Comunque, come dicevo, devo ancora fare un esame approfondito alla tavola per verificare tutto quello di cui ha bisogno, procedo per gradi, ora sto facendo i lavori grossi, ma ciò non toglie che se mi accorgo di qualcosa non debba provvedere!


Grazie Edo! Si vede che hai un grand'avvenire nel mestiere, dall'occhio clinico! :pray:
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Messaggio da violino7 »

Avrei dovuto farlo già da molti giorni e lo faccio adesso approfittando di un attimo di stasi, poi domani ricomincerò a descrivere quello che già ho fatto:

Vi presento il violoncellino.

Come definizione datami dalla sua proprietaria (l'amica Clairdelune) si tratta di un violoncello da studio 7/8 di produzione tedesca dell''800.

Vi fornisco le misure da me rilevate:

-- lunghezza tavola 700 mm.;
-- larghezza: al polmone sup. 304 mm, al centro 215, al polmone inf. 401;
-- spessori tavola già elencati a parte;
-- legni: abete la tavola di risonanza, faggio (presunto) il fondo, le fasce ed il manico;
-- fasce: altezza mm. 110 uniforme su tutto il perimetro, spessore 2,5 mm.;
-- catena ricavata dalla tavola armonica (come già sapete)
-- filetto disegnato.

Vi faccio vedere una evidenza più specifica di tavola e fondo:

Immagine

Immagine

Quest'ultima foto a testimoniare la migliore tenuta del fondo rispetto alla tavola ed a me sembrerebbe quasi anche di migliore fattura, a giudicare dalle punte e dalla sguscia:

Immagine

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Scusa Lino, mi pare di capire che la crepa segnalata da Edo si trovi nella zona dell'anima, o sbaglio? In questo caso si tratterebbe di una zona piuttosto delicata e pesantemente sollecitata, non solo, ma un uso abbondante dei diamantini (oltre ad avere ripercussioni sul suono) potrebbe anche essere d'intralcio al corretto posizionamento dell'anima. Ma sicuramente avrai già fatto queste valutazioni :)
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