I violini di Lino - Analisi critica.

Suonare e costruire i violini
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violino7
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Messaggio da violino7 »

mostro anche il riccio:

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Cosa ne pensi?

Il riccio credo sia ancora troppo ricco di legno, ma credo che la forma sia migliore. Qui sono riuscito a creare lo smusso abbastanza bene, forse! :roll:
Ultima modifica di violino7 il sabato 22 novembre 2008, 23:16, modificato 1 volta in totale.
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edo
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Messaggio da edo »

Si vede che nel 2 c'è stata più attenzione nel modellare le punte, le curve che provengono dalla C mostrano un accenno di "uncino", quelle che provengono dalle curve sup e inf invece tendono a chiudersi troppo.
Bisogna partire dalla tracciatura sulla tavola prima di tagliarla. Non tracciare le punte seguento l'andamento delle fasce, fermati 1 cm prima. Preparati una sagoma di compensato sottile, oppure del materiale che preferisci (io uso le lastre da 2mm di plastica che vendono nei vari brico), con la forma della C e delle punte e traccia con quella. Per te sarà più difficile visto che il modello lo hai sviluppato tu, io ricalco direttamente la forma dal poster del modello che sto costruendo; anche se le punte sono consumate l'andamento della linea fino ad un certo punto c'è tutto, mancano solo il mm mm e mezzo che puoi disegnare tu osservando una punta nuova tipo quella della foto di prima ( che non è mia, e credo si noti :D ).
Con il modellino che hai creato disegni le punte sulla tavola raccordando le linee con quelle ottenute dalla sagoma delle tue fasce. Vedrai come tutto cambia.

Il riccio fotografato di sbieco non è facilmente giudicabile. Lo smusso qui è abbastanza regolare e della giusta misura. Mi sembra di vedere ancora un bottone incerto, ma lo so che li è difficile. La sguscia laterale non riesco ad apprezzarla bene, e se devo essere sincero non ho ancora ben capito come dovrebbe essere fatta: chi dice che bisogna scendere dritti con la sgorbia e chi invece preferisce un po di curva, chi addirittura dice che dove la sgusci parte nel punto più largo dovrebbe essere leggermente negativa all'inizio e poi affondare dolcemente etc etc non vado avanti perchè mi sto incartando, è difficilissimo per me spiegare a parole queste cose.
La sguscia del dorso invece è troppo morbida e rotonda, guarda il Sacconi cosa dice.
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violino7
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Messaggio da violino7 »

edo ha scritto:Si vede che nel 2 c'è stata più attenzione nel modellare le punte, le curve che provengono dalla C mostrano un accenno di "uncino", quelle che provengono dalle curve sup e inf invece tendono a chiudersi troppo.
Bisogna partire dalla tracciatura sulla tavola prima di tagliarla. Non tracciare le punte seguento l'andamento delle fasce, fermati 1 cm prima. Preparati una sagoma di compensato sottile, oppure del materiale che preferisci (io uso le lastre da 2mm di plastica che vendono nei vari brico), con la forma della C e delle punte e traccia con quella. Per te sarà più difficile visto che il modello lo hai sviluppato tu,....
E' un modello elaborato da me solo per il n. 1, per gli altri vado sul sicuro: sono derivati dalla forma P di Stradivari, quindi basta che ne prendo uno tra i tanti!
edo ha scritto: .... io ricalco direttamente la forma dal poster del modello che sto costruendo; anche se le punte sono consumate l'andamento della linea fino ad un certo punto c'è tutto, mancano solo il mm mm e mezzo che puoi disegnare tu osservando una punta nuova tipo quella della foto di prima ( che non è mia, e credo si noti :D ).
Sì, l'ho riconosciuta! La puntà è del M° Bissolotti, non è del M° Sartori. :)
Ma sai, questo non vuol dire niente! Ognuno ha il proprio stile, e non tutti fanno scuola, necessariamente! Bisogna dare tempo al tempo, come si dice! intanto onore al M° Bissolotti. :pray:
Comunque la lezione sulle punte la ho recepita perfettamente, grazie M° Edo! (Sinceramente!)


edo ha scritto:Con il modellino che hai creato disegni le punte sulla tavola raccordando le linee con quelle ottenute dalla sagoma delle tue fasce. Vedrai come tutto cambia.

Il riccio fotografato di sbieco non è facilmente giudicabile. Lo smusso qui è abbastanza regolare e della giusta misura. Mi sembra di vedere ancora un bottone incerto, ma lo so che li è difficile. La sguscia laterale non riesco ad apprezzarla bene, e se devo essere sincero non ho ancora ben capito come dovrebbe essere fatta: chi dice che bisogna scendere dritti con la sgorbia e chi invece preferisce un po di curva, chi addirittura dice che dove la sgusci parte nel punto più largo dovrebbe essere leggermente negativa all'inizio e poi affondare dolcemente etc etc non vado avanti perchè mi sto incartando, è difficilissimo per me spiegare a parole queste cose.
La sguscia del dorso invece è troppo morbida e rotonda, guarda il Sacconi cosa dice.
Vado a studiarmi quello che dice il Sacconi sul riccio, perchè quella è la base da cui sicuramente non devo prescindere, però poi devo trovare una mia forma espressiva, sicuramente! Per me non ha senso produrre un riccio, bello sì, ma uguale a tanti altri.
Vorrei spiegarmi meglio! Il mio riccio definitivo può darsi che sia più largo o più stretto dello standard al collo, oppure smussato a taglio 45° o tondo, con la gola profonda o meno profonda, coi bottoni piccoli o grandi,.....il tutto non ha importanza! L'importante è che sia bello ed esprima una mia caratterizzazione, ovviamente da me ricercata e trovata! :hum:

Diciamo la verità! Fare un violino è creare un'opera d'arte, sicuramente!
E' indispensabile nell'opera d'arte una caratterizzazione dell'artista!
(Forse questo è un pensiero troppo profondo!?:roll:
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Messaggio da violino7 »

Sul laterale forse il riccio si vede meglio qui:


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e come frontale del riccio ho solo questa per il momento, a violino intero:

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Devo dire che a me questo riccio non dispiace. Sinceramente tra i tre credo sia il migliore!
Ha bisogno solo di essere un po' "raffinato" per fargli acquistare un tono gentilizio, secondo me!
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claudio
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Messaggio da claudio »

Io trovo che il violino le cui foto sopra è il migliore della serie, anche il riccio e le sgusce mi piacciono più degli altri esemplari mostrati, solo la chiusura dell'occhio è portata un pò troppo in alto. Nella somma direi che i risultati mostrati sono aldisopra della media, e fermo restando il fatto che finora non è stato possibile giudicarne il suono, si possa tranquillamente procedere su questa strada e cercare di perfezionare gli aspetti che sono stati indicati negli scorsi messaggi: sguscia, manico, riccio e punte.

Posso assicurare che i miei violini all'inizio, ma anche quelli di molti altri autori che si sono poi affermati, non erano certamente migliori rispetto a questi. Quindi se il buongiorno si vede dal mattino... :lol:
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Messaggio da violino7 »

claudio ha scritto:Io trovo che il violino le cui foto sopra è il migliore della serie, anche il riccio e le sgusce mi piacciono più degli altri esemplari mostrati, solo la chiusura dell'occhio è portata un pò troppo in alto. Nella somma direi che i risultati mostrati sono aldisopra della media, e fermo restando il fatto che finora non è stato possibile giudicarne il suono, si possa tranquillamente procedere su questa strada e cercare di perfezionare gli aspetti che sono stati indicati negli scorsi messaggi: sguscia, manico, riccio e punte.

Posso assicurare che i miei violini all'inizio, ma anche quelli di molti altri autori che si sono poi affermati, non erano certamente migliori rispetto a questi. Quindi se il buongiorno si vede dal mattino... :lol:
I ringraziamenti sono doverosi! Ma al di là del "grazie" devo aggiungere che tu sei uno dei miei Maestri, direttamente e tramite il Portale!
Direi forse uno dei fondamentali Maestri!

Dico che ce ne sono stati tanti perchè, in effetti, cerco di fare tesoro di qualsiasi esperienza in campo liutario perchè, l'ho detto fin dall'inizio, ho una grande passione per la liuteria! Per intenderci, come sento parlare di violini mi si rizzano le antenne! :)

Ma devo dire che la differenza è che le esperienze che si possono fare sul Portale di Claudio Rampini sono inesauribili!
Non è proprio come andare a bottega! Ma con tanta buona volontà i risultati comunque sono garantiti!

Non è un merito da poco! Questo credo tutti gli utenti del Portale te lo devono riconoscere! :pray:

E' una delle maniere moderne per fare scuola di liuteria!
Stradivari nella sua bottega aveva una decina di allievi che sono tutti diventati grandi! Stavano a Cremona e solo là potevano imparare.
Oggi, tutto sommato, internet dà la possibilità a chiunque voglia cimentarsi in liuteria di poterlo fare avendo una buona base di riferimento, senza spostarsi da casa propria. Naturalmente in questa maniera chi ha del talento può manifestarlo (non parlo di me, ma in generale! A me mancano 30 anni, la passione è arrivata troppo tardi! Ciononostante....cerco di fare del mio meglio!). Parlo dei giovani.

Io vorrei che molti prendessero consapevolezza di questi tuoi meriti!

Che importanza possono avere "il caratteraccio" (secondo alcuni, che poi è tutto da vedere perchè ognuno ha una sua "propria" espressione di personalità) o le "opinioni discordi" che spesso saltano alla ribalta come elemento di scontro?
In senso relativo, molto poco o nulla!

Il "Portale del violino" è un "tesoro", una "miniera" per chi altrimenti i violini di qualità li potrebbe vedere solo da lontano o nei musei.

Grazie di nuovo! :lol:
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Messaggio da violino7 »

Ho tralasciato di presentare il n. 2 "Veronica" e non ho parlato delle difficoltà incontrate e degli errori commessi.

Per quanto riguarda le misure ha la stessa forma del n. 3, cioè la forma P di Stradivari;
i legni sono sempre abete e acero marezzato, con la caratteristica però che la marezzatura e molto ampia;
La vernice è ad olio di derivazione Michelman.

Vi faccio vedere subito quale è il problema di questa vernice:

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L'avevo già spiegato che si ammorbidisce a periodi per cui le impronte vi rimangono impresse facilmente. La causa è dovuta ad una certa quantità di essenza di trementina in essa contenuta (sicuramente al di sopra del 30%).
La cosa si potrebbe risolvere facilmente con l'utilizzo delle lampade agli ultravioletti per l'essiccazione rapida, se non fosse che la colorazione alla robbia non mi ha soddisfatto!
A distanza di più di un anno, devo dire però che questa colorazione e questa trasparenza non mi dispiace affatto! Come si vede anche qui, non è proprio da buttare:

Immagine

Immagine

Immagine

Vi dico in questo come penso di risolvere:

- ho elaborato una vernice mista a base gomma lacca all'alcool con dentro una piccola quantità di essenza di trementina con colorante sandalo (quel poco che con vari esperimenti sono riuscito a trasferire nell'ess. di trementina). Si tratta di una "mista" molto relativa!
Ho intenzione, dopo levigatura di tutto il violino, di passare max 2 mani di questa vernice con levigatura ad ogni mano, in maniera di salvaguardare la trasparenza di quella originaria!
Ho già fatto una prova con il cellophane trasparente ed il risultato mi soddisfa, anche perchè la patina ha solidificato in maniera consistente!
Ultima modifica di violino7 il lunedì 1 dicembre 2008, 23:12, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da violino7 »

Devo anche affrontare la fase del restauro della zone dei piedini del ponticello dove la vernice è saltata completamente essendo rimasta incollata sotto di essi! E' logicamente una cosa che non ho mai fatto! Ho una qualche idea di come intervenire e comunque questo restauro mi appassiona in quanto rappresenta una nuova esperienza!
Per il momento vi dico solo che farò delle prove preliminari con base gommalacca su pezzi di legno di scarto, cercando di ricreare il più possibile la stessa colorazione.

In questo momento, visto che ci posso mettere le mani, sto lavorando sul manico! Finora praticamente era rimasto grezzo! Il mio senso estetico su come si deve presentare un violino in un anno è cambiato ed ora il manico lo ritengo un pochino eccedente in spessore. Allora ho preferito intervenire e faccio ancora in tempo a togliere del legno dove necessario.

A proposito del manico, mi sono accorto che l'inclinazione non era perfetta. Si tratta di un lieve errore di innesto!!! Sono cose che non dovrebbero succedere!!!:oops:
Allora ho provveduto a rifare la tastiera!
Di tutto questo vi renderò conto, quando avrò finito, con un servizio fotografico, anche per valutare insieme a voi se il risultato sia soddisfacente!

Se osservate l'ultima foto che vi ho mostrato, potete notare che la distanza della corda del sol dalla tastiera è eccessiva. Come riferimento, l'altezza del ponticello è giusta! Secondo me era necessario un intervento correttivo.
Mi direte voi se poi la soluzione che ho adottato è filologicamente giusta!

Spero che queste questioni vi interessino!

Ciao a tutti!
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claudio
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Messaggio da claudio »

La vernice, malgrado il colore un pò pallidino, mi sembra buona. E' purtroppo una caratteristica di certe vernici a spirito rimanere sensibile all'impronta per un certo tempo, questo è dovuto a fattori molteplici, quali le aggiunte di trementina veneta, mastice e altri ingredienti in quantità abbastanza cospicua.

Io lascerei perdere il restauro della vernice nella zona dei piedini del ponticello, il distacco in quel punto è cosa piuttosto comune e molto spesso inevitabile. Si rischia di lavorare molto per niente.

La lacca di robbia è un colorante polverulento che non dovrebbe essere usata nelle vernici a spirito, il sandalo in questo caso fa un servizio assolutamente migliore.
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Messaggio da violino7 »

claudio ha scritto:La vernice, malgrado il colore un pò pallidino, mi sembra buona. E' purtroppo una caratteristica di certe vernici a spirito rimanere sensibile all'impronta per un certo tempo, questo è dovuto a fattori molteplici, quali le aggiunte di trementina veneta, mastice e altri ingredienti in quantità abbastanza cospicua.

Io lascerei perdere il restauro della vernice nella zona dei piedini del ponticello, il distacco in quel punto è cosa piuttosto comune e molto spesso inevitabile. Si rischia di lavorare molto per niente.

La lacca di robbia è un colorante polverulento che non dovrebbe essere usata nelle vernici a spirito, il sandalo in questo caso fa un servizio assolutamente migliore.
Non ho sufficientemente chiarito che questa non è una vernice ad alcool ma ad olio, quella famosa di derivazione Michelman, spesso da me citata, che tanti problemi mi ha dato per l'essiccazione e per la quale non ho fatto altro che aspettare! (in sostanza là dentro c'è in prevalenza olio di lino, mastice ed essenza di trementina). Col tempo però è migliorata nel colore, probabilmente per effetto dell'ossidazione dell'olio di lino, ma permane quasi stabilmente la sensibilità alle impronte. C'è anche la lacca di robbia, che però ha inciso molto poco perchè non avevo verniciato facendola andare in sospensione.

Ora voglio solo consolidarla in superficie con una leggera patina di vernice mista su base gomma lacca (è la resina maggiormente presente) da me elaborata recentemente e che alla prova mi ha dato buoni risultati. In quest'ultima vernice sì, c'è alcool ed essenza di trementina insieme, ma questa in piccola quantità relativa. Ho visto che solidifica in poche ore e rimane molto consistente! Riuscirà a migliorare il giallo-paglia di fondo perchè ci ho messo anche un minimo di sandalo.

Sotto i piedini non posso lasciare il legno completamente scoperto, anche perchè la scrostatura è visibile oltre la zona di appoggio!

Naturalmente prima definisco i restauri al manico ed al ponticello e poi metto mano al completamento della verniciatura!

Ciao.
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Messaggio da claudio »

Quindi è una vernice "ibrida"? un pò olio e un pò alcool? Insomma chiarisci un pochino, se non ci sono segreti, of course! :D
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Messaggio da duma71 »

Ciao violino7, complimenti per i tuoi violini. Penso che hai tutte le carte in regola per dare consigli a noi principianti e hobbysti come me. Sono contento di aver avuto un tuo aiuto. Il mio primo violino, dove ho potuto lo restaurato, specialmento sulla verniciatura. Stò lavorando sul terzo per riuscire ad arrivare ai vostri livello. Ciao a presto Duma71.
P.s.: Cerco di fare tesoro di tutti i suggerimenti che trovo sul portare, poi la loro messa in pratica a volte diventa abbastanza difficile.
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Messaggio da violino7 »

claudio ha scritto:Quindi è una vernice "ibrida"? un pò olio e un pò alcool? Insomma chiarisci un pochino, se non ci sono segreti, of course! :D
Nessun segreto! Stiamo parlando di una vernice di derivazione Michelman, interamente derivata dal suo libro.
La vernice del n. 2 "Veronica" non è ibrida, ma è completamente una vernice "ad olio".
(Semmai è ibrida quella che ho fatto recentemente e che gli voglio mettere sopra!)
Ma perchè continui a dire che è ad alcool? Ti confermo e ribadisco che non ce n'è per niente! Cosa te lo fa pensare?

Il suo procedimento, da me ricalcato alla lettera quando la ho elaborata, è esattamente quella descritta in internet dal liutaio norvegese Salve Haakedal e che qui vi segnalo:

http://www.fiolinmaker.no/tips_tricks/l ... skrift.txt

E' ad olio perchè le percentuali della vernice finale a conti fatti sono all'incirca:
- mastice di Chios 20%
- olio di lino 25%
- essenza di trementina 45%
- polvere di resinato rosso 10%

Dico "all'incirca" perchè questo è un calcolo approssimato da me fatto all'istante in quanto la vernice si compone di una vernice base ed una finale. In quella finale entra in gioco anche quella base! Quindi alcuni componenti vengono tenuti in considerazione due volte: è il caso dell'ess. di trementina che alla fine sarà presente in un percentuale secondo me eccessiva! (Da qui la difficoltà all'essiccazione ed il conseguente problema delle impronte!)

Vedi quindi che l'alcool non è minimamente considerato!

Naturalmente nella vernice del n. 2 c'è altro ancora, te ne renderai conto se scorri interamente la ricetta usata da Haakedal!
C'è tutto il procedimento per estrarre il colore dalla robbia (del quale abbiamo abbondantemente parlato!) fino ad arrivare al "resinato rosso".
E' questa parte che ha a che fare propriamente con Michelman:
viene usata una "resina" che in questo caso è la pece greca.
Detto in breve, attraverso un procedimento di fissaggio con allume e saponificazione tramite potassa caustica, (procedimento anche pericoloso, sotto certi aspetti!) si rende possibile il passaggio del colore della robbia (alizarina) alla resina.
Nella fase finale il tutto viene essiccato e ridotto in polvere.
Per questo parliamo di "polvere" di "resinato rosso": si tratta di una polvere di resina che è solubile in essenza di trementina e che incorpora il colore. Questo resinato sarebbe quindi importante perchè con questo tramite il color robbia sarebbe poi teoricamente miscibile con l'olio di lino! (ess. di trementina-olio di lino!).
Io credevo che automaticamente ciò si sarebbe realizzato! Invece avevo capito male, perchè la polvere di alizarina comunque a me non si è sciolta, se non in maniera quasi insignificante, e ne deriva che nell'uso della vernice essa va lasciata in sospensione!

Allora:
- o pensavo bene io, ma la mia preparazione non è stata perfetta (qualcosa è andato male!) e la dovrei ripetere con maggiore attenzione!
- oppure effettivamente quello che pensavo non è realizzabile! In questo caso, però, mi rimane sempre la possibilità di miscelare la polvere prima della pennellata e provare a vedere come viene il risultato sul legno!:hum:

Mi sembra che di questi procedimenti ne abbiamo parlato ed abbiamo anche documentazione fotografica (estrazione della lacca di robbia!)

Non posso dire che mi mancano le sperimentazioni da fare! Per ultimo potrei provare anche con le mani, come ci ha fatto vedere Edo, usando magari soltanto il resinato di robbia di fondo!

Claudio, spero di essere stato chiaro ed esauriente!
Ma io, devo dire, prima d'ora ho cercato di parlare più diffusamente di Michelman, anzi ho presentato io il personaggio nel forum, ma ho fatto un po' di fatica, sinceramente! Pochissimi sono interessati alle sue tematiche!

Ma per ora voglio solo salvare questa vernice chiara, così com'e! :|
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duma71 ha scritto:Ciao violino7, complimenti per i tuoi violini. Penso che hai tutte le carte in regola per dare consigli a noi principianti e hobbysti come me. Sono contento di aver avuto un tuo aiuto. Il mio primo violino, dove ho potuto lo restaurato, specialmente sulla verniciatura. Sto lavorando sul terzo per riuscire ad arrivare ai vostri livello. Ciao a presto Duma71.
P.s.: Cerco di fare tesoro di tutti i suggerimenti che trovo sul portare, poi la loro messa in pratica a volte diventa abbastanza difficile.
Grazie duma71!

Insisti! L'importante è migliorare sempre!

Ciao :ciao2:
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Messaggio da claudio »

Per "ibrida" non mi riferisco alla vernice di Michelman, che mi sembra molto bella, ma al fatto che vi sovrapporrai una vernice all'alcool a base gommalacca. Secondo me questo non ha senso e si rischia di produrre screpolature o altri inconvenienti del genere.

Il procedimento di Michelman è molto interessante, non se ne parla molto perchè penso tu sia l'unico ad usare il procedimento. Per la questione delle impronte: hai fatto prove prima di applicare la vernice allo strumento?
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