Il violino di Giacomo

Suonare e costruire i violini
Bloccato
Avatar utente
claudio
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 12785
Iscritto il: sabato 15 maggio 2004, 0:00
Località: Tivoli
Contatta:

Re: Il violino di Giacomo

Messaggio da claudio »

Io preferirei che la conicità sia uniforme per tutta la lunghezza del gambo del bottone, a questo punto o cambi bottone oppure lo calibri alla dimensione minima. Al bottone è affidato l'intero carico di tensione delle corde, così come al filo reggicordiera, allo zocchetto di fondo e alla cordiera, è un insieme che non tollera compromessi ed ogni particolare dovrebbe essere curato al meglio. Consiglio l'adozione di bottoni con gambi decisamente più abbondanti, in modo da essere sicuri che la successiva calibratura sia precisa ed uniforme, consentendo l'adattamento a fori di diverse dimensioni.

Riguardo il foro, è sempre buona cosa praticarlo fortemente sottodimensionato, in modo da adattarlo al meglio possibile al bottone che si è avuto cura di calibrare precedentemente. L'importante è che il bottone arrivi in fondo con una leggera pressione, e che rimanga qualche decimo di mm dalle fasce, in questo modo non si avranno ammaccature eventuali derivate dal bottone che va a battere sulla fascia (non dimentichiamo che il foro è leggermente disassato verso l'alto). In questo modo il bottone si potrà adattare al meglio, tenendo anche conto delle inevitabili variazioni ambientali, che comporteranno micro variazioni del calibro del foro.
andante con fuoco
Giacomom
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 410
Iscritto il: mercoledì 27 marzo 2019, 13:56

Re: Il violino di Giacomo

Messaggio da Giacomom »

Perfetto sono d'accordo perché calibrare al diametro minimo mi darebbe un foro un po' scomodo per poi vedere l'anima...

Grazie Claudio

Prossimi passi

Preparazione legno
Etichetta
Chiusura cassa
Finitura bordi
Capotasto inferiore
Mortasa manico

Per la preparazione del legno alla fine ho deciso di provare l'albumina perché volevo sperimentarla prima di usarla sull'esterno così quando arriverà quel momento sarò un pelino più pratico

Non conosco i tempi tecnici di essiccazione dell'albumina cioè dopo quanto posso incollare l'etichetta e dopo quanto posso chiudere la cassa...?
Avatar utente
claudio
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 12785
Iscritto il: sabato 15 maggio 2004, 0:00
Località: Tivoli
Contatta:

Re: Il violino di Giacomo

Messaggio da claudio »

Ti consiglierei di andare di acqua di colla per l'interno, senza troppi problemi. Capisco che il terrore dell'umidità rende la colla invisa agli occhi di molti, ma si può stare perfettamente tranquilli, perché comunque la colla è stabile (finché non viene data su parti che stanno a contatto con il corpo), e non dà nessun problema di stabilità allo strumento. Anzi, possedendo un certo grado di sensibilità all'umidità ambientale, questa riesce a "seguire" il legno nei suoi movimenti in modo ottimale (non dimentichiamo che il legno continuerà a scambiare umidità con l'ambiente per tutto l'arco della sua vita).

Cmq se darai l'albumina anche all'interno, certo non farai danno, magari prima di darla allo strumento provala in modo adeguato su fogli di carta per accertarti del suo grado di ritiro.
andante con fuoco
Giacomom
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 410
Iscritto il: mercoledì 27 marzo 2019, 13:56

Re: Il violino di Giacomo

Messaggio da Giacomom »

L'umidità non mi spaventa basta vedere una volta secca la colla come diventa... È praticamente di vetro e si ammorbidisce solo se immersa ma non in ambienti umidi

Mi preoccupa più che altro la colla che ho attualmente (nikawa) che é veramente molto forte e temo possa tirare troppo le tavole

Ad ogni mado stasera faccio la prova su carta
Avatar utente
claudio
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 12785
Iscritto il: sabato 15 maggio 2004, 0:00
Località: Tivoli
Contatta:

Re: Il violino di Giacomo

Messaggio da claudio »

Se è una colla che ha un ritiro, e di conseguenza un rigonfiamento più elevato delle altre, basterebbe diluirla maggiormente. Io proverei comq 1:20, ovviamente su carta, provando a parte anche la chiara d'uovo. I tempi di essiccazione della colla e della chiara d'uovo sotanzialmente si equivalgono, il buon senso vuole che la cassa sia chiusa dopo qualche giorno, in modo che il legno sia tornato stabile dopo essersi liberato dall'umidità.
andante con fuoco
Giacomom
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 410
Iscritto il: mercoledì 27 marzo 2019, 13:56

Re: Il violino di Giacomo

Messaggio da Giacomom »

Bene questa é un'informazione preziosa grazie Claudio
Giacomom
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 410
Iscritto il: mercoledì 27 marzo 2019, 13:56

Re: Il violino di Giacomo

Messaggio da Giacomom »

Ecco la prova
Allegati
IMG_20190831_085921.jpg
Avatar utente
claudio
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 12785
Iscritto il: sabato 15 maggio 2004, 0:00
Località: Tivoli
Contatta:

Re: Il violino di Giacomo

Messaggio da claudio »

Che tipo di carta hai usato? non vedo praticamente effetto ritiro.
andante con fuoco
Giacomom
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 410
Iscritto il: mercoledì 27 marzo 2019, 13:56

Re: Il violino di Giacomo

Messaggio da Giacomom »

Carta da stampante
Avatar utente
claudio
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 12785
Iscritto il: sabato 15 maggio 2004, 0:00
Località: Tivoli
Contatta:

Re: Il violino di Giacomo

Messaggio da claudio »

La stessa che uso io per le mie prove. Dopo avere steso i composti sulla carta per accelerare l'essiccazione mi servo di un asciugacapelli. Dato che il compito della colla o della chiara d'uovo all'interno della cassa è quello di isolare il legno, l'effetto di ritiro non è così importante, tenendo anche conto che non vi andrà nessun tipo di vernice. Bisognerebbe fare una prova, sempre su carta, ripetendo l'applicazione dei composti due o tre volte, questo è il numero di mani che in genere viene dato sulla tavola (più spesso due), ottimale affinché la vernice non penetri nel legno.

Con due mani di colla 1:20 su carta da stampante l'effetto di ritiro a me è sempre risultato piuttosto marcato. Con la chiara d'uovo per ottenere lo stesso effetto è necessario qualche mano in più (chiara montata e lasciata decantare e poi diluita con eguale quantità d'acqua per una stesura uniforme).
andante con fuoco
Giacomom
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 410
Iscritto il: mercoledì 27 marzo 2019, 13:56

Re: Il violino di Giacomo

Messaggio da Giacomom »

Quindi per l'interno dai solo una mano...?
Avatar utente
claudio
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 12785
Iscritto il: sabato 15 maggio 2004, 0:00
Località: Tivoli
Contatta:

Re: Il violino di Giacomo

Messaggio da claudio »

Sì, di più non è necessario.
andante con fuoco
Giacomom
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 410
Iscritto il: mercoledì 27 marzo 2019, 13:56

Re: Il violino di Giacomo

Messaggio da Giacomom »

A questo punto mi preparo in anticipo per il capotasto inferiore (prima chiaramente farò gli smussi e la sguscia alle palette)

Per ora ho capito di non farlo passante, di lasciarlo lasco o meglio come dice Claudio non deve essere forzato e di adattare il piano di incollaggio con il gesso

Per le misure ho capito che dovrà avere un'altezza compresa la tavola di circa 9,2 mm
La larghezza va dai 32 ai 25 mm (mi chiedo quale sia la larghezza maggiormente usata...?)
Mentre la parte che si innalza (diciamo il becco) dovrà essere largo 18 mm

Immagino poi che la parte più basa del capotasto dovrà essere a filo con il bordo della tavola...
Avatar utente
claudio
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 12785
Iscritto il: sabato 15 maggio 2004, 0:00
Località: Tivoli
Contatta:

Re: Il violino di Giacomo

Messaggio da claudio »

Non serve il gesso, con un buon scalpello si riesce comunque a ricavare una sede precisa ed affidabile. Io mi regolo per un altezza di circa 8mm bordo compreso, a volte anche meno, l'ampiezza dai 34 ai 36mm (voglio che il filo reggicordiera abbia spazio comodo lateralmente), per la profondità orizzontale dell'intaglio ci si regola con il filetto, per quella verticale su va intorno alla metà dell'altezza del bordo. Io non vado mai oltre il filetto perché oltre che essere inutile abbondare con l'ebano, è anche brutta da vedere una "toppa" nera più grande del necessario. Per la forma magari dai uno sguard in rete, perché i modelli sono abbastanza vari.
andante con fuoco
Giacomom
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 410
Iscritto il: mercoledì 27 marzo 2019, 13:56

Re: Il violino di Giacomo

Messaggio da Giacomom »

Che dici può andare bene come esempio di mortasa...? 😅

Vedo che inizi tagliando molto più corto dei segni della larghezza...?

La raggiungi pian piano a son di scalpello?

Oppure conviene prima finire la mortasa e poi adattare il capotasto...?
Allegati
IMG_20190831_205111.jpg
Bloccato