Una pericolosa crepa...

da Bach a Kodaly, uno strumento di incredibile bellezza.
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violino7
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Messaggio da violino7 »

sullacorda ha scritto:tranquillo,
volevo solo dire che c'era anche questa possibilità: il mio violoncello è fatto così, sotto i piedini non c'è vernice e un po' lo si vede perchè il ponticello è stato cambiato e i piedini sono più stretti.
Vedo che il lavoro non ti spaventa, complimenti!
CIAO
Scusami, ma io sono fatto così!
Se sono prolisso è perchè se posso cerco di dare più notizie possibili che possano essere di interesse generale e colgo sempre l'occasione per approfondire.:) Non ti meravigliare, quindi, se la mia risposta è stata un pochino articolata. :lol:

Nel caso del tuo violoncello la vernice manca sotto i piedini perchè non c'è mai stata messa, o si è consumata e non è stata rimpiazzata perchè comunque l'aderenza era buona? Vorrei capire meglio.
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- Lino Santoro -
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sullacorda
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Messaggio da sullacorda »

no, no mai stata messa dal liutaio. Questo accorgimento lo ha usato solo sul violoncello, non sul violino che ho sempre suo. Mi diceva che usa questo accorgimento sui violoncelli.
Tranquillo, volevo solo partecipare alla discussione.
ciao
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Ritornando alla base di appoggio del ponticello, ecco il lavoro fatto sul mio vl n. 2 "Veronica":

Immagine

Mi dispiace di non avere una foto di come era la tavola armonica con la vernice divelta sotto il ponticello, sarebbe stata utile per un confronto, immaginate due buchi.

Vi garantisco che il lavoro di rifacimento della base dei piedini è venuto perfetto dal punto di vista della ricostruzione della superficie mancante! Si vedono solo delle piccole macchie di colore perchè non ho ancora finito di completarne la verniciatura.
Su questo violino devo ancora riportare alcune mani di "velatura" alla maniera ottimamente descritta da Edo:

https://www.claudiorampini.com/modules.p ... pic&t=2863

Vi dicevo della maggiore difficoltà a ricreare il colore quanto più la vernice è trasparente.

Ma dopo le velature il colore sarà uniforme e le macchie non ci saranno più!
Ultima modifica di violino7 il lunedì 1 giugno 2009, 7:09, modificato 3 volte in totale.
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- Lino Santoro -
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Sappiate che ho comprato i bustoni neri di plastica.

Tra oggi e domani metterò il Menegozzo a disinfestare (più che di bonifica dai tarli dobbiamo parlare di un trattamento preventivo, così stiamo tranquilli per il futuro!) ................e non lo vedremo per un po' di tempo! :cry:
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Messaggio da _Ale_ »

nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo !!!!!!!!!!!!!!salutamelo!!! :lol:
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Clairdelune
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Messaggio da Clairdelune »

violino7 ha scritto:Sappiate che ho comprato i bustoni neri di plastica.

Tra oggi e domani metterò il Menegozzo a disinfestare (più che di bonifica dai tarli dobbiamo parlare di un trattamento preventivo, così stiamo tranquilli per il futuro!) ................e non lo vedremo per un po' di tempo!

:ciao1:

Clair*
In origine, fu la vibrazione.
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cryp
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Messaggio da cryp »

violino7 ha scritto:Sappiate che ho comprato i bustoni neri di plastica.

Tra oggi e domani metterò il Menegozzo a disinfestare (più che di bonifica dai tarli dobbiamo parlare di un trattamento preventivo, così stiamo tranquilli per il futuro!) ................e non lo vedremo per un po' di tempo! :cry:
per quanto tempo più o meno?
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violino7
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Messaggio da violino7 »

cryp ha scritto:
violino7 ha scritto:Sappiate che ho comprato i bustoni neri di plastica.

Tra oggi e domani metterò il Menegozzo a disinfestare (più che di bonifica dai tarli dobbiamo parlare di un trattamento preventivo, così stiamo tranquilli per il futuro!) ................e non lo vedremo per un po' di tempo! :cry:
per quanto tempo più o meno?
Un mese di camera a gas e qualche giorno di arieggiamento, prima di poter essere rimaneggiato.

Nei mesi caldi di luglio ed agosto conto di dedicarmi ai ritocchi di vernice e tutto il resto. Spero sia pronto definitivamente per settembre!

Ma dipende dal mio tempo libero... potrebbe bastare anche molto meno tempo. :P
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Messaggio da _Ale_ »

mi raccomando....... gasalo per bene :dev2: :lol:
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Messaggio da violino7 »

Apro un piccola parentesi!

Torno da un viaggio nella verde Irlanda e riporto una immagine di come là, spesso si faccia musica, certamente per necessità, incominciando dalla produttiva "gavetta", a tutte le età:

Immagine
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Messaggio da _Ale_ »

che bella foto :D
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famar
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Messaggio da famar »

Che belle persone gli artisti di strada!
Nel lungo tempo della gassatura pensavo che si potrebbe trovare qualcosa di più rapido. Ricordo che il forno a microonde scalda i prodotti facendo vibrare la molecola dell'acqua. Ora, io dico, il violoncello è secco, mentre le eventuali larve di tarlo essendo esseri viventi dell'acqua ce l'hanno. Quindi basterebbe trovare un microonde mooooolto voluminoso per ficcarci dentro il violoncello...... e arrostire le larve.......
Vabbè, forse il gran caldo anticipato mi ha dato alla testa, però di principio chissà se funzionerebbe?
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Messaggio da _Ale_ »

e poi organizziamo una bella cena :lol: :lol: ahahah
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cryp
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Messaggio da cryp »

famar ha scritto:Che belle persone gli artisti di strada!
Nel lungo tempo della gassatura pensavo che si potrebbe trovare qualcosa di più rapido. Ricordo che il forno a microonde scalda i prodotti facendo vibrare la molecola dell'acqua. Ora, io dico, il violoncello è secco, mentre le eventuali larve di tarlo essendo esseri viventi dell'acqua ce l'hanno. Quindi basterebbe trovare un microonde mooooolto voluminoso per ficcarci dentro il violoncello...... e arrostire le larve.......
Vabbè, forse il gran caldo anticipato mi ha dato alla testa, però di principio chissà se funzionerebbe?
questo metodo viene usato anche per de-tarlizzare (passatemi il termine) le opere d'arte antiche.... Mi ricordo che me ne parlò una mia amica ricercatrice un giorno...
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Messaggio da violino7 »

famar ha scritto:Che belle persone gli artisti di strada!
Nel lungo tempo della gassatura pensavo che si potrebbe trovare qualcosa di più rapido. Ricordo che il forno a microonde scalda i prodotti facendo vibrare la molecola dell'acqua. Ora, io dico, il violoncello è secco, mentre le eventuali larve di tarlo essendo esseri viventi dell'acqua ce l'hanno. Quindi basterebbe trovare un microonde mooooolto voluminoso per ficcarci dentro il violoncello...... e arrostire le larve.......
Vabbè, forse il gran caldo anticipato mi ha dato alla testa, però di principio chissà se funzionerebbe?
cryp ha scritto:.........questo metodo viene usato anche per de-tarlizzare (passatemi il termine) le opere d'arte antiche.... Mi ricordo che me ne parlò una mia amica ricercatrice un giorno...
Ne abbiamo già parlato!
A parte la difficoltà di reperire il "fornone extra large", il metodo fai-da-te era stato sostanzialmente scartato in quanto non sono ben chiari gli effetti collaterali cui la vernice ed il legno stesso possano andare incontro, per la presenza inevitabile in esse di un minimo di umidità e non avendo io la possibilità di tenere tutti i parametri tecnici ben sotto controllo, come invece possono fare quelli della Intendenza delle Belle Arti con i loro grandi mezzi! Quelli son ben altri strumenti, altro che forno a microonde.

Ma, comunque, un metodo tradizionale per la disinfestazione e la prevenzione va benissimo! E' solo questione di tempo. :)

A proposito di forno, mi sembra interessante, invece, un possibile metodo di disinfestazione dai tarli forse non sufficientemente indagato allo stato attuale: ho letto recentemente che i tarli temono l'alta temperatura e già a 50 - 55 gradi muoiono per il gran caldo.
Io l'ho presa come una gran notizia, come la scoperta del loro autentico "tallone d'Achille"!

La mia prima considerazione è stata che a quel livello di calore il legno e la vernice non dovrebbero subire danneggiamenti, ma non ho notizie di sperimentazioni fatte a questo scopo. :?
Basterebbe una giusta inzufflata di calore per mezzo di un fono in una zona specifica dello strumento (magari ripetute volte e magari internamente sul legno grezzo) dove abbiamo individuato la presenza del tarlo, ad esempio?

Ma poi, pensandoci bene, ho intuito che forse quelli delle Belle Arti applicano proprio questo principio quando lavorano con le microonde, solo che loro possono controllare la temperatura esattamente al livello desiderato quanto basta per fare morire gli animaletti sfruttando la loro massa acquosa! :wink:
Probabilmente si verifica che quando la temperatura dei tarli arriva a 60° uccidendoli, quella del legno rimane molto più bassa senza creare danno e, poichè è tutto monitorato scientificamente, non ci possono essere incognite.

Noi, poveri e miseri liutai (o psudo tali! :)), ci dobbiamo accontentare dei metodi empirici tramandatici dagli antichi, ma poi non fa differenza! L'importante è arrivare al risultato.
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