Amateur

[Alfredo]

vi scrivo queste due righe dicendovi che ho finito l'intarsio delle fasce ed è venuta fuori una cosa OSCENA. INGUARDABILE.
appena posso posterò delle foto per rendevi partecipi del mio fallimento!

Possibile?
Vediamo dai... posta!

[nonnomax]

premesso che, secondo me, solo chi fa, sbaglia, se posti e ci parli della cosa, almeno sapremo dove non sbagliare di nuovo

[aldeo]

"Il sacrifizio perfetto é sempre una vittoria futura" (G.Dannunzio)

[violino7]

vi scrivo queste due righe dicendovi che ho finito l'intarsio delle fasce ed è venuta fuori una cosa OSCENA. INGUARDABILE.
appena posso posterò delle foto per rendevi partecipi del mio fallimento!

Giulia, se è una cosa oscena, trattandosi solo delle fasce, puoi buttare tutto e ricominciare da capo, come fanno i veri artisti quando non sono contenti del proprio lavoro!
Bisogna essere severi con sè stessi ed avere ...Pazienza!!!!!!!!!
e poi.. Pazienza!!!!!... ecc... ecc....
E poi... il fallimento lo puoi tranquillamente evitare!!!!!

In questo caso è veramente azzeccato quello che cita Aldeo,: "Il sacrificio perfetto è sempre una vittoria futura".

Scusami se io sono più esplicito di lui!
Lo faccio per il tuo bene, perchè tu possa diventare una grande liutaia crescendo con sani principi!!
A meno che tu non preferisca accontentarti. Ci deluderesti! Stiamo tifando tutti per te!!

Per migliorare è bene cercare di imparare dagli altri, guardando sempre chi è più bravo di noi, naturalmente:

http://www.villaviolins.it/louisXIV3.htm
http://www.villaviolins.it/louislavoro.htm

Dimmi se hai trovato qualcosa di utile per il tuo lavoro.
Ciao.

[aldeo]

Giulia, io invece ti consiglio di conservare gelosamente il lavoro fatto, anche se il consiglio di non procedere oltre e di ricominciare da capo é validissimo. Gli errori, se si seppelliscono, servono a poco perchè si dimenticano facilmente e non svolgono quella importante funzione di esperienza che, sola, consente di progredire.
Ora basta, altrimenti mi prendo troppo sul serio .

Auguri!

[stringbrass]

Arrivo in ritardo perché, purtroppo, il tempo di cui dispongo non mi consente di partecipare come vorrei alle molteplici e interessanti discussioni delel quali leggo qui. Ho letto con grandissimo piacere e approvo ciò che ha scritto Alfredo rigrado agli amateurs, facendo parte da una vita di questa schiera di "assatanati" e avendo preso parte a innumerevoli iniziative nei più disparati (e a volte anche disperati) complessi del genere. Purtroppo non ci dovremmo stupire della nostra solitudine se si pensa che nel nostro povero Paese stentano l'esistenza anche le orchestre professionali (quando non sono soppresse tout court, come le orchestre RAI di Milano, di Roma e di Napoli, o le orchestre ritmiche RAI di Milano e di Roma). Attualmente faccio parte con entusiasmo (che mi fa ringiovanire di parecchie primavere) dell'orchestra di amatori "La Verdi per tutti", costituita a Milano dalla Verdi, con l'apporto diretto di elementi della formazione ufficiale (il violino di spalla e un violoncellista, che fanno anche da istruttori insieme col primo clarinetto).
Superfluo dire che l'entusiasmo di tutti è al massimo ed è una risorsa che aiuta ad affrontare anche certe difficoltà tecniche. Finora abbiano eseguito due concerti, con un successo di pubblico (auditorium di largo Mahler affollato) superiore alle nostre stesse speranze. Spero che l'esempio di Milano si diffonda, anche per consentire a chi a studiato (spesso conseguendo pure un diploma) di mettere a frutti anni di fatiche, e a tutti di diffondere il contagio di cui sono portatori i veri amateurs, professionisti o non.

[Alfredo]

Bella testimonianza!
Una cosa che i "professionisti" dimenticano è che questa "banda di assatanati" è il nostro pubblico!
Il pubblico di domani, competente e appassionato.
Un particolare sulla chiusura delle orchestre rai, all'epoca, mi pare 10 o 15 anni fa, la rai aveva giustificato la chiusura dicendo che avrebbe spostato l'interesse sul varietà e altre attività.
Furono chiuse tutte le orchestre rai e lasciata un'orchestra sola a Torino, che esiste tutt'ora ed è anche molto buona, all'inizio si ritrovarono con un organico troppo grande, visto che i musicisti delle altre orchestre confluirono in quella di Torino, quindi alcuni musicisti mantennero il posto di lavoro ma furono mandati in archivio, altri suonavano i concerti a metà, perchè c'erano troppi musicisti per un ruolo solo.
Dopo tanti anni, se guardo la programmazione in televisione, anzi non la guardo perchè non ho la televisione però diciamo quando mi capita di vedere la televisione mi fa rabbia che l'Italia abbia accettato una decisione simile a favore degli spettacoli di varietà che secondo me sono scandalosi e diseducativi per il cervello della gente che li guarda.

Un'altra cosa, avendo vissuto gli ultimi 15 anni tra Germania e Svizzera, vi posso dire che ho ricevuto i commenti più umilianti verso la televisione Italiana, che in quei paesi viene trasmessa ovunque.
Non ho mai trovato parole per difendere quelle trasmissioni e per difendere l'Italia come un paese di cultura.
In Italia non arrivano i commenti sulla nostra televisione ma vi posso assicurare che vi vergognereste anche voi, per le discussioni urlate e soprattutto per il modo degradante in cui vengono rappresentate le donne dalla televisione.

[aldeo]

Non ho bisogno di andare all'estero per vergognarmi della televisione nostrana; mi viene bene anche a casa, soprattutto quando sento cantanti stonare allegramente canzoncine da tre soldi, politici fare salotto e dire banalità da quinto mondo, conduttori e conduttrici e comprimari che sembrano il coro dei briachi all'ultimo stadio! e lo spreco gabellato per cultura. Basta, se no mi arrabbio troppo!!

[Lalla]

quote]

A proposito un'altra cosa interessante del rapporto con lo strumento è che dal tuo modo di suonare puoi vedere il tuo carattere come se guardassi in uno specchio, quello che esce è esattamente quello che sei, senza filtri, credo che suonando non si possa nascondere la propria personalità...

[/quote]

...ODDIO!!!
Finora ero fiera del mio carattere e del mio modo di essere, ma se lo paragono a quello che esce dal mio violino...

Era un modo per sdrammatizzare, sono d'accordo su tutto quello che ha detto Alfredo e da 'amateur' devo ammettere che a volte mi manca il confronto dato dal suonare con altri, la voglia di uscire dal guscio e mettermi alla prova.
Al tempo stesso però mi blocca la consapevolezza di non essere ancora in grado di far cantare il violino. Finora quello che riesco a produrre sono note messe in fila una dietro l'altra... e cerco la MELODIA ondeggiando tra la grinta e lo sconforto!

[Porthos]

... devo ammettere che a volte mi manca il confronto dato dal suonare con altri, la voglia di uscire dal guscio e mettermi alla prova.
Al tempo stesso però mi blocca la consapevolezza di non essere ancora in grado di far cantare il violino.

Ma i musicisti (o aspiranti tali) sono tutti dei solitari?
A conforto di tutti i principianti, mi viene di pararafrasare il vecchio Shakespeare (che la sapeva lunga) quando dice che 'vi sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia'.
Perciò azzardo che vi è più musica in cielo e in terra, professionista, di quanta ne sia scritta sugli spartiti.

Non me ne vogliano i professionisti (che, personalmente, ammiro e invidio) ma se nessuno educa alla musica (e lascia campo libero alla TV e al mercato) quale sarà fra vent'anni il loro pubblico?

[jordancollege]

quote]
A proposito un'altra cosa interessante del rapporto con lo strumento è che dal tuo modo di suonare puoi vedere il tuo carattere come se guardassi in uno specchio, quello che esce è esattamente quello che sei, senza filtri, credo che suonando non si possa nascondere la propria personalità...

ma prima di caratterizzare un pezzo ci vuole molto tempo : (

...ODDIO!!!
Finora ero fiera del mio carattere e del mio modo di essere, ma se lo paragono a quello che esce dal mio violino...

Ti consiglio di continuare ad essere fiera. Ciò che esce dal tuo violino per ora non sei ancora tu, se ho ben capito sei ancora all'inizio

Era un modo per sdrammatizzare, sono d'accordo su tutto quello che ha detto Alfredo e da 'amateur' devo ammettere che a volte mi manca il confronto dato dal suonare con altri, la voglia di uscire dal guscio e mettermi alla prova.

Suonare con altri è molto bello. E chi non è professionista di solito non lo vive in modo competitivo. Inoltre io trovo che aiuti molto a crescere nel suono nella tecnica etc... Per esempio quando suoni col tuo maestro il violino che a casa ti sembrava solo un violino con lui sembra uno stradivari. Anche io non ho nessuno con cui condividere, tranne il maestro ovvio.

Al tempo stesso però mi blocca la consapevolezza di non essere ancora in grado di far cantare il violino. Finora quello che riesco a produrre sono note messe in fila una dietro l'altra... e cerco la MELODIA ondeggiando tra la grinta e lo sconforto!

Enjoy the club lalla!!!
[/quote]

[Lalla]

quote]
Enjoy the club lalla!!!

Magari un giorno possiamo organizzare una suonata di principianti collettivi... immagini le risate?!
Comunque... thanks!