il primo violino

Suonare e costruire i violini
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masa
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Messaggio da masa »

Dipende dall’obiettivo che uno prefigge. Non è che uno deve diventare per forza un virtuoso. Uno può diventare un buon dilettante come me (chitarrista della domenica), e divertirsi a suonare con gli amici. Anche questo è il modo di vivere con la musica (se anche non contribuisce alla cultura) e sicuramente molto divertente rispetto a chi (con tutto il rispetto agli orchestrali) suona in un’orchestra con lo spirito da impiegato.
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claudio
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Messaggio da claudio »

Sono d'accordo con Masa, tutto dipende dall'obiettivo che ci si prefigge. Però sul contribuire alla cultura penso che anche queste attività amatoriali abbiano un ruolo fondamentale, basta vedere in Germania, dove il violino e gli strumenti ad arco in generale, vengono suonati in modo molto più diffuso che da noi, la vita e le istituzioni musicali godono sicuramente di un grande prestigio. Direi che il mondo amatoriale e quello professionale si influenzano in modo reciproco, perchè il professionista insegna al dilettante e il dilettante frequenta i concerti, tanto per fare un esempio.
andante con fuoco
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Paul
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Messaggio da Paul »

Tanto dipende anche dall'ottimizzazione dello studio, avete mai provato a fare un esercizio o un passaggio che vi resta ostico per 5 minuti di fila? Io credo che organizzando per bene la nostra ora di studio al giorno si possa raggiungere, col tempo, buoni risultati. Questo implica ripetere in quell'ora i passaggi senza ca@@eggiare e soprattuto quei passaggi che ci restano ostici.. qui ne parla sassmanhaus http://www.youtube.com/watch?v=Lr4YljhBGt8, in pratica è una specie di principio di pareto.
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OldFossil
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Messaggio da OldFossil »

zakeus ha scritto:Tanto dipende anche dall'ottimizzazione dello studio, avete mai provato a fare un esercizio o un passaggio che vi resta ostico per 5 minuti di fila? Io credo che organizzando per bene la nostra ora di studio al giorno si possa raggiungere, col tempo, buoni risultati. Questo implica ripetere in quell'ora i passaggi senza ca@@eggiare e soprattuto quei passaggi che ci restano ostici.. qui ne parla sassmanhaus http://www.youtube.com/watch?v=Lr4YljhBGt8, in pratica è una specie di principio di pareto.
Sono d'accordo con te.
Bisogna saper organizzare bene lo studio e far fruttare ogni secondo del tempo che vi si dedica.
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Paul
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Messaggio da Paul »

Questo concetto naturalmente si può applicare per altri studi, qui per esempio ne parla Begotti per la chitarra elettrica:
http://www.donatobegotti.com/didattica/ ... locita.asp
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