L'Archetto - La costruzione
RABBRIVIDITE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
http://www.kcstrings.com/lev-sobol-video-intro.html
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- Barbamarco
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io ho un archetto compreso nel violino cinese.
il filo che dovrebbe essere d'argneto (ma mi sa che non lo è) si sta srotolando e di crini se ne sono staccati così tanti che in un punto della metà inferiore dell'archetto si vede un piccolo mancamento e alla base l'insieme di crini inizia circa 2mm dopo...
è grave?
un'altra domanda: è normale che nei primi 3 centimetri dell'archetto i crini diventino neri?
ringrazio per ogni futura risposta ciao!
il filo che dovrebbe essere d'argneto (ma mi sa che non lo è) si sta srotolando e di crini se ne sono staccati così tanti che in un punto della metà inferiore dell'archetto si vede un piccolo mancamento e alla base l'insieme di crini inizia circa 2mm dopo...
è grave?
un'altra domanda: è normale che nei primi 3 centimetri dell'archetto i crini diventino neri?
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Infine, non ci resta che terminare l'incrinatura
Dopo la pettinatura blocchiamo il crine in questo morsetto, in modo che il crine stesso non perda la pettinatura, e consentendoci così nel contempo di avere le mani libere per poter eseguire le operazioni successive.
Realizziamo ora il nodo del crine alla punta con lo stesso procedimento con cui abbiamo precedentemente realizzato quello al nasetto.
Terminata la rilegatura, spostiamo il nodo oltre la mortasa lasciando 4-5 mm dal bordo più largo. Questa operazione è molto importante, in quanto ci permette di determinare la giusta lunghezza del crine.
Una volta posizionato il nodo nel punto giusto, e dopo aver tagliato la porzione di crine in abbondanza, dobbiamo bloccare il crine alla punta... ma prima, se desideriamo terminare correttamente il lavoro, ricordiamoci di inserire l'anello fermacrine. Dimenticarsi di inserire l'anello prima di bloccare il crine capita molto spesso quando si è alle prime armi ;. Se incappiamo in questa dimenticanza.... ahimè! dobbiamo smontare ciò che vedrete di seguito .
Ora, dopo aver trattato questo nodo con lo stesso procedimento fatto per il nodo al nasetto (cioè fondere le testine con la pece ecc....) e dopo aver realizzato un tassello di forma adeguata, inseriamo prima il nodo e poi il tassello all'interno della mortasa della punta. Come eseguito guà in precedenza, comprimeremo il tassello all'interno della mortasa.
A questo punto cominciamo a preparare la linguetta fermacrine: essa servirà a tenere il crine uniformemente distribuito su tutta la larghezza dell'anello.
Inseriamo la linguetta di madreperla nella sua apposita sede.
Altra fase molto importante: la seconda pettinatura. Essa consiste nel pettinare ulteriormente il crine procedendo dalla punta verso il tallone, in modo che i crini eventualmente ancora ingarbugliati restino sotto la slitta di madreperla.
Inseriamo la linguetta fermacrine comprimendola nella sua sede: ci aiuteremo con qualche leggero colpo di martelletto.
Tagliamo la linguetta a filo con l'anello
Mettendo l'arco a fianco della fiamma del fornellino ad alcool, pareggiamo la lunghezza del crine. Attenzione; è importante mettere il crine proprio a fianco della fiamma, facendogli però solo "sentire " il calore. Non collochiamolo sopra, in quanto esso si brucerebbe in un istante. Terminata questa operazione l'arco sarà ultimato e pronto per essere suonato.
Bene... io credo di avervi detto tutto. A voi la parola....naturalmente se ritenete di avere domande.
Dopo la pettinatura blocchiamo il crine in questo morsetto, in modo che il crine stesso non perda la pettinatura, e consentendoci così nel contempo di avere le mani libere per poter eseguire le operazioni successive.
Realizziamo ora il nodo del crine alla punta con lo stesso procedimento con cui abbiamo precedentemente realizzato quello al nasetto.
Terminata la rilegatura, spostiamo il nodo oltre la mortasa lasciando 4-5 mm dal bordo più largo. Questa operazione è molto importante, in quanto ci permette di determinare la giusta lunghezza del crine.
Una volta posizionato il nodo nel punto giusto, e dopo aver tagliato la porzione di crine in abbondanza, dobbiamo bloccare il crine alla punta... ma prima, se desideriamo terminare correttamente il lavoro, ricordiamoci di inserire l'anello fermacrine. Dimenticarsi di inserire l'anello prima di bloccare il crine capita molto spesso quando si è alle prime armi ;. Se incappiamo in questa dimenticanza.... ahimè! dobbiamo smontare ciò che vedrete di seguito .
Ora, dopo aver trattato questo nodo con lo stesso procedimento fatto per il nodo al nasetto (cioè fondere le testine con la pece ecc....) e dopo aver realizzato un tassello di forma adeguata, inseriamo prima il nodo e poi il tassello all'interno della mortasa della punta. Come eseguito guà in precedenza, comprimeremo il tassello all'interno della mortasa.
A questo punto cominciamo a preparare la linguetta fermacrine: essa servirà a tenere il crine uniformemente distribuito su tutta la larghezza dell'anello.
Inseriamo la linguetta di madreperla nella sua apposita sede.
Altra fase molto importante: la seconda pettinatura. Essa consiste nel pettinare ulteriormente il crine procedendo dalla punta verso il tallone, in modo che i crini eventualmente ancora ingarbugliati restino sotto la slitta di madreperla.
Inseriamo la linguetta fermacrine comprimendola nella sua sede: ci aiuteremo con qualche leggero colpo di martelletto.
Tagliamo la linguetta a filo con l'anello
Mettendo l'arco a fianco della fiamma del fornellino ad alcool, pareggiamo la lunghezza del crine. Attenzione; è importante mettere il crine proprio a fianco della fiamma, facendogli però solo "sentire " il calore. Non collochiamolo sopra, in quanto esso si brucerebbe in un istante. Terminata questa operazione l'arco sarà ultimato e pronto per essere suonato.
Bene... io credo di avervi detto tutto. A voi la parola....naturalmente se ritenete di avere domande.
Buongiorno, sono un nuovo iscritto. A tutti voi un caro saluto, grazie per l'accoglienza in questo interessantissimo Forum.
Caro Marco complimenti, permettimi di sfruttare la tua grande competenza e professionalità: possiedo un arco di liuteria - fatto a mano da un liutaio non certo di grido ma che personalmente ritengo bravo - è un arco per contrabbasso misura 70 cm di lunghezza complessiva, pesa 113 gr. il punto di equilibrio è a 23 cm dalla vite. Mi dicono che è squilibrato ma quando chiedo quali sono le regole per valutare un buon equlibrio non ottengo risposte oppure ottengo risposte molto vaghe.
Sarei grato se tu potessi spiegarmi come funziona la regola. Se effettivamente fosse squilibrato si può rimediare ?
Ciao da VIC
Caro Marco complimenti, permettimi di sfruttare la tua grande competenza e professionalità: possiedo un arco di liuteria - fatto a mano da un liutaio non certo di grido ma che personalmente ritengo bravo - è un arco per contrabbasso misura 70 cm di lunghezza complessiva, pesa 113 gr. il punto di equilibrio è a 23 cm dalla vite. Mi dicono che è squilibrato ma quando chiedo quali sono le regole per valutare un buon equlibrio non ottengo risposte oppure ottengo risposte molto vaghe.
Sarei grato se tu potessi spiegarmi come funziona la regola. Se effettivamente fosse squilibrato si può rimediare ?
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Sono io che ringrazio te Claudio per avermi dato la possibilità di realizzare questo topic. Spero che possa essere utili ai musicisti e agli appassionati di liuteria per conoscere un pò più come si costruisce un arco...e magari invogliarli anche a provare.
Da parte mia sarei lieto se qualcuno lo avesse trovato utile: in passato varie volte mi è stato chiesto se ero disposto a prendere qualcuno a bottega ma per problemi burocratici ho sempre dovuto dare risposte negative, il che mi dispiace perchè può dare l'idea che un artigiano non voglia svelare i segreti del suo lavoro.
Un ringraziamento particolare va a neuma per aver curato la parte fotografica dei miei interventi.
Da parte mia sarei lieto se qualcuno lo avesse trovato utile: in passato varie volte mi è stato chiesto se ero disposto a prendere qualcuno a bottega ma per problemi burocratici ho sempre dovuto dare risposte negative, il che mi dispiace perchè può dare l'idea che un artigiano non voglia svelare i segreti del suo lavoro.
Un ringraziamento particolare va a neuma per aver curato la parte fotografica dei miei interventi.
- Barbamarco
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Per Vic. le misure riguardanti il tuo arco sono giuste, lo trovo solo un pò troppo leggero. Di norma un arco da contrabbasso oscilla tra i 125 e i 145 gr. Il punto di equilibrio mi sembra buono; esso non deve superare i 24 cm e ricordiamoci sempre di misurare quest'ultimo parametro escludendo la lunghezza del bottone; cioè mettendo l'arco a crine teso (importante) su di un fulcro e misurare la bacchetta dal capezzolo al punto dove l'arco sta in equilibrio sul fulcro.
Quando abbiamo la sensazione che l'arco che suoniamo sia sbilanciato, la prima cosa da capire è da quale parte della bacchetta sentiamo il disagio: se verso la punta o verso il tallone. La bilanciatura può essere corretta con diversi sistemi; ne parleremo eventualmente in seguito in quanto prima ritengo importante porti una domanda: mi dici che ti hanno detto che è sbilanciato, ma tu come lo senti nella tua mano? Questo è molto importante e in base alla tua risposta potrò darti informazioni più precise.
Per MCR: No non c'è nulla di grave; se l'avvolgimento non è troppo svolto si può correggere, diversamente è meglio sostituirlo in quanto non si otterebbe un risultato soddisfacente.
Per quanto riguarda lo stato del crine (se l' ho capito bene) posso solo suggerirti di sostituirlo non tanto per la linguetta fermacrine; mi sembra di intuire che essa sia leggermente uscita fuori dalla sua sede, ma per la mancanza effettiva di crine che ci porta ad avere punti vuoti nell'incrinatura.
E normale che il crine, nei primi centimetri diventi nero; esso è provocato dal contatto e di conseguenza dalla sudorazione della nostra mano. Possiamo pulirlo con un dell'alcol o lavarlo con acqua e sapone di marsiglia.
Quando abbiamo la sensazione che l'arco che suoniamo sia sbilanciato, la prima cosa da capire è da quale parte della bacchetta sentiamo il disagio: se verso la punta o verso il tallone. La bilanciatura può essere corretta con diversi sistemi; ne parleremo eventualmente in seguito in quanto prima ritengo importante porti una domanda: mi dici che ti hanno detto che è sbilanciato, ma tu come lo senti nella tua mano? Questo è molto importante e in base alla tua risposta potrò darti informazioni più precise.
Per MCR: No non c'è nulla di grave; se l'avvolgimento non è troppo svolto si può correggere, diversamente è meglio sostituirlo in quanto non si otterebbe un risultato soddisfacente.
Per quanto riguarda lo stato del crine (se l' ho capito bene) posso solo suggerirti di sostituirlo non tanto per la linguetta fermacrine; mi sembra di intuire che essa sia leggermente uscita fuori dalla sua sede, ma per la mancanza effettiva di crine che ci porta ad avere punti vuoti nell'incrinatura.
E normale che il crine, nei primi centimetri diventi nero; esso è provocato dal contatto e di conseguenza dalla sudorazione della nostra mano. Possiamo pulirlo con un dell'alcol o lavarlo con acqua e sapone di marsiglia.
caro Marco, grazie per la sollecitudine nella risposta. Ho misurato il punto di equilibrio secondo le tue indicazioni e risulta essere a 20,5 cm dal capezzolo. L'arco lo sento leggero in punta quel tanto che basta per costringermi ad aumentare gradualmente, da metà arco alla punta, la pressione con l'indice per mantenere un buon contatto sulla corda e questo accorgimento naturalmente mi indolenzisce il dito.
Resto in trepida attesa del verdetto.
Per quanto riguarda la validità di questo ciclopico Topic sappi che da parte mia l'applausometro ha abbondantemente superato la soglia massima.
Ancora grazie.
VIC
Resto in trepida attesa del verdetto.
Per quanto riguarda la validità di questo ciclopico Topic sappi che da parte mia l'applausometro ha abbondantemente superato la soglia massima.
Ancora grazie.
VIC