Restauro mandolino antico.

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violino7
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Messaggio da violino7 »

claudio ha scritto:L'abete rosso, rispetto a quello bianco, ha caratteristiche meccaniche e sonore migliori. E' pur vero che in antico l'abete bianco e' stato usato per le tavole armoniche, ma io lo vedrei piu' adatto per strumenti dal suono "scuro", come le viole, i violoncelli e i contrabbassi.
Allora, userò tranquillamente l'abete rosso!

La catena piccola ormai l'ho montata. Non credo sia il caso di smontarla! In quella posizione più che altro serve prevalentemente di supporto dinamico al manico.
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- Lino Santoro -
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Porthos
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Messaggio da Porthos »

Gli artigiani F.lli Napoli, attivi fino agli anni 70, chiedevano al cliente che comperava una partita di strumenti: "Che etichetta ci vuole messa?" Si poteva scegliere, nel cassetto delle etichette, tra Meazzi, Eko, tre o quattro locali, qualcuna straniera, tutte stampate dalla tipografia all'angolo. Spesso quella dei F.lli Napoli mancava.

Comunque, siccome sto facendo ordine nelle mie 18 cartelle immagini, se trovo qualcosa la posto.
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Porthos ha scritto:
......Comunque, siccome sto facendo ordine nelle mie 18 cartelle immagini, se trovo qualcosa la posto.
Per favore! Controlla bene anche Calace e Vinaccia!!! :lol: Sono in ansia di sapere! Eventualmente..... brindiamo! Pago io! :chrs:
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Messaggio da Porthos »

Per Calace e Embergher guarda qui
http://www.triospensierato.ch/Foto%20mandolini.htm

Vinaccia:
Immagine
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Porthos, grazie dalla segnalazione.

Anch'io man mano che mi capitano raccolgo le immagini dei violini e dei mandolini nelle rispettive cartelle fotografiche. Ho colto l'occasione!

A proposito di etichette di restauro, voglio far vedere quanto sul mandolino, questa etichetta (la piccola in basso)non stoni affatto, anche in presenza di un'altra originale di un certo pregio:


Immagine
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Porthos
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Messaggio da Porthos »

Be, mica sono Stradivari!

Io nei miei strumenti ho sempre messo una minuscola etichetta quando ne sono venuto in possesso, anche nel violinetto cinese. 4 mm x 20, "acquistato da" nome e anno.

Lo so, è puro autoincensamento. Ma è così piccola...
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violino7
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Messaggio da violino7 »

In quest'altra foto di un mandolino di Luigi Embergher si nota la fodera realizzata con i trucioli di abete:

Immagine

Potrebbe sembrare carta da pacchi, ma si capisce che è abete dalle diverse larghezze delle linee anellari.
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Messaggio da violino7 »

Ecco a che punto mi trovo con il restauro del mio mandolino.

Sto procedendo molto lentamente!

Per il momento ho iniziato il rifacimento della rosetta, completando i due anelli di filetto. Li ho realizzati con un doppio filetto da violino curvandoli su dime di plexiglass appositamente sagomate:

Immagine

A rinforzo dei filetti ho aggiunto un anello interno in acero di altezza verticale di 2,5 mm, che però non è ancora definitivo perchè orizzontalmente, sull'aderenza al filetto, va ridotto ulteriormente fino allo spessore di 2 mm circa.
Ultima modifica di violino7 il martedì 18 marzo 2008, 15:44, modificato 4 volte in totale.
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Messaggio da violino7 »

Per mia scelta, ho deciso di far rivivere questo mandolino ringiovanendolo.
Non in tutto mi è stato possibile operare un restauro conservativo, visto il suo pessimo stato di conservazione!

Preventivamente, su quell'orribile sfregio sulla tavola ho praticato ripetute inzufflate di vapore bollente con pezzetta bagnata e resistenza da saldatore (come da metodologia descritta da Porthos). In questa maniera ho rialzato il più possibile la zona rovinata ed a secco ho potuto poi raschiare pareggiando la parte senza grande riduzione della tavola.

Il risultato, dopo una prima rasatura ed ancora da rifinire, mi sembra buono:

Immagine
Ultima modifica di violino7 il martedì 18 marzo 2008, 15:48, modificato 2 volte in totale.
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Messaggio da Porthos »

Secondo me non c'è alcun bisogno del rinforzo in acero, che mi pare anche non doni esteticamente. Se le catene sono a posto, non vi sono sollecitazioni sulla bocca.
La decorazione della bocca, nella lavorazione al nuovo, è semplicemente incollata in uno scasso poco profondo, meno di 1 mm, attorno alla bocca stessa.
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Messaggio da violino7 »

Per Porthos:

In un mercatino di antiquariato ho rimediato al prezzo di un caffè da un gentile venditore ambulante napoletano di conchiglie, che si è dimostrato sensibile alla faccenda del restauro del mandolino, le due lamelle di questa conchiglia che è particolarmente piatta per essere poi lavorata:

Immagine
Immagine

Ho rotto la lamella in 3 - 4 parti e lasciata per qualche giorno in bagno di aceto. Ho visto che la parte più fragile e meno
madreperlacea si corrode o quanto meno si ammorbidisce.
Credo che da questa conchiglia riuscirò a ricavare con grande pazienza e meticolosità gli intagli di madreperla che mi servono per la rosetta ed il bordo! Lo spessore è quello giusto!
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Messaggio da violino7 »

Porthos ha scritto:Secondo me non c'è alcun bisogno del rinforzo in acero, che mi pare anche non doni esteticamente. Se le catene sono a posto, non vi sono sollecitazioni sulla bocca.
La decorazione della bocca, nella lavorazione al nuovo, è semplicemente incollata in uno scasso poco profondo, meno di 1 mm, attorno alla bocca stessa.
L'anello l'ho pensato non come rinforzo ma come copertura laterale del filetto interno, che è sovrapposto ad una ridotta lamella della tavola su cui è incollato.
Semmai io lo vedo come protezione, perchè in quel punto filetto interno e tavola sono molto vulnerabili ed hanno bisogno di una copertura. Anche visivamente sono scoperti in maniera antiestetica.
In altezza verticale occorre quindi che l'anello di acero copra totalmente filetto e tavola.

Invece lo spessore orizzontale che vedi ora non è definitivo! Lo devo ridurre di molto fino ad arrivare a quello di migliore soddisfazione estetica. Io pensavo 2 mm., non avendo alcuna esperienza, ma, se tu mi dici che 1 mm. va bene, farò tesoro della tua informazione.

Per quell'anello sono partito da un ovale intero che poi ho scavato internamente riducendolo sempre di più. La foto l'ho fatta in corso d'opera, quindi tieni presente che tutto è in evoluzione.

Ciao.
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Messaggio da violino7 »

Non vi preoccupate, non vorrei che questo topic diventi un tormentone come quello che riguarda il violoncello Menegozzo, ma dato che lo avevo impostato ci tengo ad informarvi, visto che ci tengo a mettere a posto un mandolino che a me piace tanto!

Oggi, finalmente, vi ho rimesso mano! Impegni di natura familiare ed il lavoro sul Menegozzo mi avevano fatto tralasciare questo strumento che io ritengo bellissimo.
Seguite insieme a me i miglioramenti che giorno per giorno riesco ad apportargli.

Immagine

Poichè avevo preparato la colla a caldo per una certa operazione che fra poco vi illustrerò sul report dedicato al violoncello, ho approfittato anche per chiudere la cassa del mandolino.

Immagine

Osservate che ho completamente rifatto la rosetta utilizzando filetti da violino raddoppiati. Poi li ho rasati per portarli a livello della tavola.
Chiudere la cassa armonica rappresenta un punto di partenza: è ultimato il lavoro all'interno ed incomincia quello all'esterno.

Per me già è un bel traguardo: ho rimesso a posto la struttura portante molto malandata ed ora mi aspetta il lavoro estetico, di altro genere, ma comunque delicatissimo!

Non vi aspettate interventi giornalieri, devo completare prima il Menegozzo, ma ritornerò qui abbastanza presto.
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Messaggio da violino7 »

Spero che voi gradiate i miei interventi nel forum riguardo il mio mandolino.
Diciamo che cerco di raccontare di volta il volta quello che faccio sullo strumento, con lo scopo di essere più esplicativo possibile, con la stessa filosofia che sto attuando con il Menegozzo.

Un nuovo tormentone? Ditemi la vostra!

Sono sicuro che in tutti e due i casi alla fine il risultato sarà appagante per me ....ed anche per voi che avete assistito. :)

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Immagine


E' arrivato il momento di verificare la linearità tra manico e tavola armonica.
Constato un leggero disallineamento, ma neanche tanto poi.

Si vede anche un poco ad occhio nudo:

Immagine

Notate che ho anche reincollato le due fascette laterali color giallo intenso che corrono lungo i bordi.

Comunque in passato un liutaio aveva apposto una filzetta di ebano sul piano superiore del manico per riassestarne l'abbassamento, un lavoro ben fatto, devo dire!
Ma io riaprendo la cassa e, rimettendo a posto il tassello interno, probabilmente ho riequilibrato tutto.
Ho deciso di eliminare quella filzetta in maniera di rendere l'allineamento perfetto!
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Messaggio da violino7 »

Chiarisco che nel mandolino non è come nel violino e nel violoncello riguardo all'alzo del manico.

Nel mandolino serve la linearità tra base della tastiera e tavola. Così facendo, lo spessore della tastiera, il rialzo del capotasto su di essa e l'altezza del ponticello determineranno l'elevazione delle corde.


Immagine

Utilizzo acqua calda e due coltellini a lama molto sottile da me appositamente affinati per questo specifico scopo.
Inizialmente ammorbidisco con acqua bollente a pennello, poi quando riesco a trovare una leggera apertura laterale entro lentamente con il coltello preventivamente scaldato anche lui nel bollitore.
La colla a caldo è sensibile all'acqua bollente ed ancor più al ferro caldo!
E' facile quindi procedere alternando due lame calde, comunque anche bagnando continuamente, e lavorando con molta calma per dare il tempo alla colla di ammorbidirsi.

Immagine

Sto parlando di due banalissimi coltelli da cucina, quelli con il manico di plastica, comunissimi, da me ridotti come lunghezza ed appiattiti al massimo per fare in modo che la lama risulti molto penetrante senza lo spessore che prima aveva sul taglio.

Piano piano, si procede:

Immagine

E' quasi fatta!:

Immagine
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