klazy ha scritto:... secondo me il problema è che non c'è la cultura di divulgazione della msica classica tutto qui. ... Una chaccona semplicissima di purcell in "the fairy queen" è molto più digeribile delle musiche di allevi tanto per fare un esempio. ora, al posto di promuovere solo allevi (lo si promuova anche, ognuno è libero di fare ciò che vuole) mi chiedo perchè non si promuove allo stesso modo tanta altra musica valida anche più della musica di allevi!
Esattamente!
Ma perchè in paesi come la Germania, la Francia o il Regno Unito non è necessario pompare un fenomeno di mercato per divulgare la musica classica? Nei miei anni all'estero ho visto bambini ed adulti cominciare con il libro di Anna Magdalena, o le villanelle rinascimentali, con grande gusto. Io stessa, a sei anni quando ho cominciato a studiare pianoforte sono partita da Mozart e Bach, trovandoli affascinanti. Mia figlia, 5 anni, canticchia la piccola serenata notturna di Mozart, il tema della Gazza Ladra di Rossini e tutte le arie più famose del Flauto Magico solo per il semplice fatto di avergliele fatte ascoltare in maniera divertente.
E sulla sinfonia Dal Nuovo Mondo ci gioca agli indiani!!
La musica classica va fatta ascoltare, semplicemente.
Il più possibile, il meglio possibile.
Non mi sembra che Allevi destini parte dei suoi proventi per generare occasioni di incontro e divulgazione della musica classica.
Non credo nemmeno abbia l'esperienza e lo spessore per incarnarsi nella figura del rinnovatore.
Ughi, con tutte le sue ultime contraddizioni (in questo, Esteban, sono concorde con te) ultimamente lo ha fatto e in varie occasioni si è impegnato nella divulgazione.
Magari non è in formissima, ma di cose da dire ne ha tante ed autorevoli.
Clair*
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In origine, fu la vibrazione.