Non mi bannate se parlo di chitarre
devo fare un favore a un amico, ha una chitarra che vale zero, ma per lui ha un gran valore affettivo, ha spezzato il manico, non lui ma insomma ha il manico spezzato, mancano caopotasto superiore id inferiore ma questo mi eserciterò a farli in corno bi bufalo, mi preso la fissa del corno
no provveduto a fare un pezzo del manico che mancava in mogano sipo con una sorta di innesto, ho incollato il tutto e sembra stabile.
Il problema maggiore che sto trovando è che il manico è verniciato con una vernice intrattabile che pare essere al poliestere, scheggia, se rasierata o cartavetrata spolvera di bianco.. insomma è una cacca di vernice.
Come posso procedere per un "restauro" pittorico?
Qualcuno sa darmi dei consigli?
avevo pensato anche a farci sopra una sorta di piallaccio a mo di scudo o un qualsiasi innesto di spessore 6/10 di millimetro giusto pre coprire la giunta, ma anche l'incisione della vernice diventa difficile, avevo pensato a scaldare la vernice prima di inciderla ma non vorrei peggiorare la situazione.
Confido in voi
Restauro chitarra classica
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Restauro chitarra classica
Alessandro Mattei
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Re: Restauro chitarra classica
Che chitarra è?
Potrebbe essere vernice poliestere oppure vernice nitro (se sei fortunato).
L'idea dell'impiallacciatura la lascerei stare, secondo me peggiora l'aspetto e potrebbe scollarsi facilmente.
Valuterei piuttosto la sverniciatura completa dell'asta del manico per rendere più uniforme la successiva riverniciatura.
Per sverniciare ci sono gli sverniciatori che sono molto aggressivi, ma se usati con cautela estrema proteggendo tutte le parti da non toccare è un'operazione che si può fare.
Personalmente non mi piacciono queste sostanze chimiche aggressive, con pazienza e una rasiera affilata si può togliere qualsiasi vernice senza rischiare di macchiare il legno.
PS il termine restauro è decisamente inappropriato, si tratta di riparazione e niente più.
Il mondo liutario è già sufficientemente infestato da liutai che si definiscono restauratori senza averne nè il titolo nè le capacità, ho un certo rispetto del termine e dei veri restauratori......
Potrebbe essere vernice poliestere oppure vernice nitro (se sei fortunato).
L'idea dell'impiallacciatura la lascerei stare, secondo me peggiora l'aspetto e potrebbe scollarsi facilmente.
Valuterei piuttosto la sverniciatura completa dell'asta del manico per rendere più uniforme la successiva riverniciatura.
Per sverniciare ci sono gli sverniciatori che sono molto aggressivi, ma se usati con cautela estrema proteggendo tutte le parti da non toccare è un'operazione che si può fare.
Personalmente non mi piacciono queste sostanze chimiche aggressive, con pazienza e una rasiera affilata si può togliere qualsiasi vernice senza rischiare di macchiare il legno.
PS il termine restauro è decisamente inappropriato, si tratta di riparazione e niente più.
Il mondo liutario è già sufficientemente infestato da liutai che si definiscono restauratori senza averne nè il titolo nè le capacità, ho un certo rispetto del termine e dei veri restauratori......
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Re: Restauro chitarra classica
sulle chitarracce a cui mancano pezzi di vernice (queste chitarre da poco, ma anche chitarre migliori certe volte hanno strati di vernice poliuretanica che arrivano e superano il millimetro di spessore e resistono agli sverniciatori più potenti, ad esempio il nitromors) sui gruppi facebook vedo che la gente spesso consiglia colla cianoacrilica molto liquida, pareggiare con rasiera e olio di gomito con carta vetrata arrivando al grit che permette di pareggiare la lucidatura
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Re: Restauro chitarra classica
Grazie dei consigli Davide, la chitarra è una Eko, lo dice il nome stesso che è EkoNomica, per il mio amico ha un valore affettivo particolare, è stata la sua prima chitarra.davidesora ha scritto: ↑lunedì 7 agosto 2017, 22:17 Che chitarra è?
Potrebbe essere vernice poliestere oppure vernice nitro (se sei fortunato).
L'idea dell'impiallacciatura la lascerei stare, secondo me peggiora l'aspetto e potrebbe scollarsi facilmente.
Valuterei piuttosto la sverniciatura completa dell'asta del manico per rendere più uniforme la successiva riverniciatura.
Per sverniciare ci sono gli sverniciatori che sono molto aggressivi, ma se usati con cautela estrema proteggendo tutte le parti da non toccare è un'operazione che si può fare.
Personalmente non mi piacciono queste sostanze chimiche aggressive, con pazienza e una rasiera affilata si può togliere qualsiasi vernice senza rischiare di macchiare il legno.
La vernice è sicuramente poliestere, da ragazzo mi è capitato spesso di verniciare porte con questo tipo di vernice, ma mai mi è capitato di far dei ritocchi, quindi non ho idea se sono fattibili o meno
Si, effettivamente il piallaccio lo lascio perdere, hai sicuramente ragione.
Grazie Lorenzo, faccio una piccola prova con la cianioacrilica anche se la parte mancante è molto ampia, altrimenti provo a sverniciare l’asta del manico come dice Davide.lorenzo fossati ha scritto: ↑martedì 8 agosto 2017, 12:05 sulle chitarracce a cui mancano pezzi di vernice (queste chitarre da poco, ma anche chitarre migliori certe volte hanno strati di vernice poliuretanica che arrivano e superano il millimetro di spessore e resistono agli sverniciatori più potenti, ad esempio il nitromors) sui gruppi facebook vedo che la gente spesso consiglia colla cianoacrilica molto liquida, pareggiare con rasiera e olio di gomito con carta vetrata arrivando al grit che permette di pareggiare la lucidatura
Scusa Davide, non era mia intenzione mancare di rispetto ai restauratori veri, è una sorta di abitudine professionale chiamarli restauri, se rimetto a nuovo un portone, un infisso o una persiana, nel preventivo scrivo restauro portone, mi fu insegnato così dal mio maestro quando ero ragazzo, mi disse che re – staurare voleva dire rendere di nuovo solido.davidesora ha scritto: ↑lunedì 7 agosto 2017, 22:17 PS il termine restauro è decisamente inappropriato, si tratta di riparazione e niente più.
Il mondo liutario è già sufficientemente infestato da liutai che si definiscono restauratori senza averne nè il titolo nè le capacità, ho un certo rispetto del termine e dei veri restauratori......
Non sapevo che in liuteria avesse una valenza diversa.
Alessandro Mattei