primo violino Giuseppe
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Re: primo violino Giuseppe
Seguo sempre con molto interesse i filmati del Maestro Davide Sora che reputo indispensabili per un corretto apprendimento. Grazie Maestro per tutto quello che dà alla liuteria.
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Re: primo violino Giuseppe
Pronto per l'innesto del manico. La cordiera è in bosso, vorrei mettere i piroli di ebano per accordarli alla tastiera. E' una stonatura? Grazie
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Re: primo violino Giuseppe
Hai fatto un bel passo avanti
Complimenti!
da quello che si vede in foto secondo me il capotasto è recuperabile, sembra molto alto e credo tu lo possa spianare e rifarci i solchi. Sempre dalle foto i solchi secondo me sono troppo profondi, io ci andrei leggero è abbasserei piano piano
Complimenti!
da quello che si vede in foto secondo me il capotasto è recuperabile, sembra molto alto e credo tu lo possa spianare e rifarci i solchi. Sempre dalle foto i solchi secondo me sono troppo profondi, io ci andrei leggero è abbasserei piano piano
Alessandro Mattei
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Re: primo violino Giuseppe
Si, il capotasto è troppo alto e le corde troppo fuori centro, ma come dice Arca sembra ci sia ancora spazio per abbassarlo e rifare le tacche.
La distanza del mi dal bordo tastiera deve essere superiore a quella del sol, non inferiore. Questo è dettato dall'esigenza di avere più appoggio per le dita e anche dallo spessore delle corde : se tu piazzi i centri delle corde con il compasso in modo simmetrico, quando andrai a fare le tacche il maggiore spessore del sol rispetto al mi lo porterà a essere più vicino al bordo della tastiera.
La profondità delle tacche io la faccio 1/3 dello spessore della corda (ossia la corda sporge di 2/3 dalla tacca).
Prima di fare le tacche faccio una sporgenza del capotasto di 0,8 mm sul sol e 0.6 sul mi, dopo aver finito le tacche e messo le corde all'altezza giusta solitamente devo riabbassare ancora il capotasto (non le tacche) per portare la sporgenza delle corde ad un valore corretto (i 2/3 di sporgenza li faccio a occhio, senza misurare).
L'altezza finale del capotasto io la faccio con le corde montate e accordate, misurando lo spazio tra la parte inferiore della corda e la tastiera utilizzando uno spessimetro lamellare (quelli da meccanica). In mancanza di questo puoi usare qualsiasi spessore inseribile tra corda e tastiera tipo carta di credito o righetto metallico che abbiano lo spessore giusto.
L'altezza la faccio 0.5 mm per sol re la e 0.4 per il mi, si può fare anche più bassa ma sotto queste misure pptrebbero esserci dei problemi con il pizzicato della mano sinistra (per i fortunati che sono in grado di usarlo....) o una mancanza di sensazione di presenza della corda sotto alla pressione delle dita che alcuni non gradiscono.
Si può fare anche più alta di 0,5 ma non lo consiglierei se non richiesto specificatamente da chi suona il violino.
La distanza del mi dal bordo tastiera deve essere superiore a quella del sol, non inferiore. Questo è dettato dall'esigenza di avere più appoggio per le dita e anche dallo spessore delle corde : se tu piazzi i centri delle corde con il compasso in modo simmetrico, quando andrai a fare le tacche il maggiore spessore del sol rispetto al mi lo porterà a essere più vicino al bordo della tastiera.
La profondità delle tacche io la faccio 1/3 dello spessore della corda (ossia la corda sporge di 2/3 dalla tacca).
Prima di fare le tacche faccio una sporgenza del capotasto di 0,8 mm sul sol e 0.6 sul mi, dopo aver finito le tacche e messo le corde all'altezza giusta solitamente devo riabbassare ancora il capotasto (non le tacche) per portare la sporgenza delle corde ad un valore corretto (i 2/3 di sporgenza li faccio a occhio, senza misurare).
L'altezza finale del capotasto io la faccio con le corde montate e accordate, misurando lo spazio tra la parte inferiore della corda e la tastiera utilizzando uno spessimetro lamellare (quelli da meccanica). In mancanza di questo puoi usare qualsiasi spessore inseribile tra corda e tastiera tipo carta di credito o righetto metallico che abbiano lo spessore giusto.
L'altezza la faccio 0.5 mm per sol re la e 0.4 per il mi, si può fare anche più bassa ma sotto queste misure pptrebbero esserci dei problemi con il pizzicato della mano sinistra (per i fortunati che sono in grado di usarlo....) o una mancanza di sensazione di presenza della corda sotto alla pressione delle dita che alcuni non gradiscono.
Si può fare anche più alta di 0,5 ma non lo consiglierei se non richiesto specificatamente da chi suona il violino.
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Re: primo violino Giuseppe
Grazie Arca e grazie Davide, con il vostro aiuto si riesce sempre a fare meglio e con i vostri interventi sollecitate la passione che è in noi principianti. Piroli- cordiera?????
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Re: primo violino Giuseppe
Piroli e cordiera di legni diversi non mi piacciono molto, ma a parte l'estetica non ci sono controindicazioni.Giuseppe45 ha scritto: ↑giovedì 8 giugno 2017, 12:14 Grazie Arca e grazie Davide, con il vostro aiuto si riesce sempre a fare meglio e con i vostri interventi sollecitate la passione che è in noi principianti. Piroli- cordiera?????
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Re: Vernice Giuseppe Guarneri del Gesù
Nell'ultimo numero di "Archi magazine" a pag49 c'è una splendida foto dello strumento 'Principe Doria' del Guarneri del Gesù 1858, ebbene mi ha colpito la verniciatura, non la solita gomma lacca lucida e impeccabile, e nemmeno una vernice ad olio ma un bel tono (ciliegio) caldo matt. Vi chiedo, se è possibile che si tratti di una rifinitura a cera, oppure se si tratti solo di patina di invecchiamento! Grazie per le risposte.
Re: primo violino Giuseppe
Guarda caso l'ho fotografato stamani (insieme agli altri), nei prossimi giorni metterò un po' di foto.
andante con fuoco
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Re: primo violino Giuseppe
"Strano" che nell'articolo non ne parli, ma ad una conferenza di Gregg Alf tenuta su questo strumento al MdV lui diceva che la vernice era ricoperta da uno strato piuttosto pesante di "patina" che la offuscava quasi completamente, ed è stato ripulito nell'ultimo restauro (fatto da restauratori londinesi molto recente, di cui non parla nell'articolo...) per riportare alla luce la vernice originale.
Quindi la superficie che vedi non è molto "originale", anzi direi quasi per niente, e non è sicuramente una finitura a cera ma probabilmente la solita vernice a olio un po' seviziata...
La cosa fastidiosa di questi articoli è che c'è sempre poca obbiettività, solo lodi per non deprezzare lo strumento che prima o poi finirà all'asta, ma che a parte tutto resta un bel violino.
Quindi la superficie che vedi non è molto "originale", anzi direi quasi per niente, e non è sicuramente una finitura a cera ma probabilmente la solita vernice a olio un po' seviziata...
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Re: primo violino Giuseppe
Si, la prima documentazione è proprio del 1858, anno in cui viene venduto da Charles Jacquot,massimo esperto francese dell'epoca, alla famiglia Doria, che deteneva tra l'altro alcuni Stradivari e violini di G. Paolo Maggini.
Nello stesso articolo sono riportati gli spessori della tavola e del fondo in moltissimi punti, dunque per riportare queste differenze di spessore di qualche decimo su punti vicini tra loro, lo strumento è stato aperto oppure ci sono apparecchiature capaci di misurare con tale precisione a cassa chiusa? Saluti a tutti!
Nello stesso articolo sono riportati gli spessori della tavola e del fondo in moltissimi punti, dunque per riportare queste differenze di spessore di qualche decimo su punti vicini tra loro, lo strumento è stato aperto oppure ci sono apparecchiature capaci di misurare con tale precisione a cassa chiusa? Saluti a tutti!
Re: primo violino Giuseppe
D'accordo, ma il violino è stato costruito nel 1734, cmq ho capito cosa volevi dire.
andante con fuoco
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Re: primo violino Giuseppe
Spessimetri magnetici digitali, si introduce una sferetta di ferro all'interno della cassa che viene attratta dalla sonda esterna e legge la distanza tra sferetta e sensore esterno, altrimenti con lo stesso sistema ci sono gli Hacklinger a molla, stesso principio ma meccanico.Giuseppe45 ha scritto: ↑venerdì 16 giugno 2017, 18:56 Nello stesso articolo sono riportati gli spessori della tavola e del fondo in moltissimi punti, dunque per riportare queste differenze di spessore di qualche decimo su punti vicini tra loro, lo strumento è stato aperto oppure ci sono apparecchiature capaci di misurare con tale precisione a cassa chiusa? Saluti a tutti!
Quelli a molla però sono meno precisi e soffrono dello snervamento della molla nel tempo, quelli digitali sono più affidabili.
Altrimenti si ricavano dalle TAC (CT scans) in modo ancora più preciso, ammesso che tale precisione serva a qualcosa....
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Re: primo violino Giuseppe
Siamo ormai in dirittura di arrivo, proprio oggi sono arrivate le "anime" , belle e caste (6-7 venature!)! devo solo sostituire quella che è servita da misura, sostituire le corde ordinarie con le tonica pirastro e....... trovare un violinista di buona volontà. Devo dire che con queste corde ordinarie( pagate poco) prese on line in UK il violino ha un bel suono!! Ma ogni scarrafone è bell a mamma soie! quindi mi attengo alla critica di qualche esperto! Un saluto a tutti, e buone vacanze! Cordialmente Giuseppe.
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Re: primo violino Giuseppe
Siamo alle battute finali! Le più difficili perché si tratta di mettere a punto tutto! A cominciare dall'anima, rettificare il capotasto, sostituire quella cordiera e mettere le nuove corde! e.... trovare un musicista di buona volontà. Un saluto a tutti, buon lavoro e buone vacanze. Giuseppe