Tecnica mista di verniciatura

Suonare e costruire i violini
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Atomino
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Tecnica mista di verniciatura

Messaggio da Atomino »

Nessuno di voi ha mai sperimentato o sa se esistono notizie documentate sull' impiego di tecniche miste olio/alcool nella verniciatura degli struemti ad arco?

Garzie
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claudio
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Messaggio da claudio »

la più classica e che io conosco di più è la vernice di Lapo Casini, a base di linossina resa solubile all'alcool. Oppure si tratta di sperimentare aggiungendo alla tua vernice ad alcool piccole quantità di olio di lino.
Con la vernice di Casini mi sono sempre trovato benone, anche se la sua preparazione non è proprio immediata, ma i risultati sono molto buoni. L'unica controindicazione della vernice di Casini è la pennellabilità, si scioglie molto facilmente nell'alcool e quando si aggiungono gli strati successivi di vernice, si rischia facilmente di portar via quelli sottostanti. Suggerisco in questo caso di aggiungere un pò di gommalacca per ritardare l'azione energica dell'alcool.
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Atomino
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Messaggio da Atomino »

Grazie Claudio, come al solito rapido e preciso. Oggi passo per Cremona e faccio un salto da Cremonabooks (se è aperto).
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Atomino
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Messaggio da Atomino »

Purtroppo era già chiuso! Raggiunti telefonicamente mi hanno illustrato il seguente panorama:

Colombo, Luciano : Antiche vernici per liuteria : ricerce storiche, Turris, Cremona, 1997 (non c'è devono informarsi se si riesce a reperirlo)

Corbara, S. Lamberto : The old and modern vernishes for violin makers, Wafra, Cesena, 1987. (non c'è devono informarsi se si riesce a reperirlo)

Lapo Casini - Alla riscoperta della vernice degli antichi liutai - Edizioni Amati (non c'è devono informarsi se si riesce a reperirlo)

Vernici e segreti curiosissimi a cura di Vincenzo Gheroldi Cremonabooks (disponibile).

Un pò desolato vedò se trovo qualcosa in rete ma il fatto è che prima di acquistare un libro mi piace almeno dargli un'occhiata. Tengo duro!
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Manfio
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Messaggio da Manfio »

Questa è una antica riceta che me piace molto:

"Item Vernice che si distende come olio et seccha presto et è molto lustrante et bella et pare uno specchio di vetro et per stare alla cosa et sopra liuti et simile cose è mirabile;" ma nel testo, queste "simile cose" sono descritte come manufatti in legno, ferro, carta, cuoio e opere dipinte:

"Togli per una misura: una libra d'olio di linseme, et quocilo come si fà in una pignatta invetriata netta, poi vi metti su mesa libbra di pece greca chiara et bella et polverizzata et mesta quando la metti, tanto che si incorpori bene a fuoco dolce, poi vi metti su mezza libra di mastice macinato, et quando lo metti perché ei rigonfia leverai però la pignata da fuoco et mettilo su a poco a poco mestando et incorporando bene, poi torna la pignata al fuoco et mesta tanto che si solva ogni cosa bene, poi mettivi quanto una noce di allume di roccha arso pesto et mesta che si solva et incorpori bene poi lievala dal fuoco et colala per peza lina vecchia et serbala, et per legname, et per ferro et per carta et corame et per ogni dipintura et lavoro farà un opera bellissima et per stare alla aqua, et quando ti pare soda stempera con olio di lino come si fa etc. ".
Lorenzaccio
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Messaggio da Lorenzaccio »

Oltre a quelli citati conosco:

-Quaderno di liuteria nr 8 Le vernici per liuteria Traduziene dell' "Art du luthier" di A. Tolbeque

-Alla riscoperta della vernice degli antichi liutai Lapo Casini Edizioni Amati

-Vernici e segreti curiosissimi a cura di Vincenzo Gheroldi Cremonabooks

-Antiche vernici per liuteria Luciano Colombo Turris editrice

-Classical italian violin varnish di Geary L. Baese si trova solo usato

- Violin Varnish Josef and Reiner Hammerl

cenni sulla verniciatura si trovano anche su

-Violin making Ed Heron Allen mi sembra sia stato ristampato e si trova su amazon

-The art of violin making Chris Johnson and Roy Courtnall

Attenzione però, non aspettarti ricettine pronte e di sicura riuscita, il tema, come sottolineato da Alfredo, è tutt'altro che svolto.

Ciao
edo
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Questi sono i libri che Edo gentilmente mi ha consigliato nel post "documentazioni su vernicatura" aperto da me.
Anche io sono interessato alla vernici miste.

Io posseggo due libri

"coloritura verniciatura e laccatura del legno" di antonio turco
"vernici in liuteria" gabriele carletti

Quest'ultimo si rifà molto al primo infatti lo cita anche nella bibliografia.
Io vedo "vernici in liuteria" come una panoramica generale sulle vernici usate in liuteria,cmq un libro da avere .
Quello di Antonio turco invece e' molto dettagliato sulle tecniche di verniciatura ma non e' per la liuteria ,anche se il modo di stendere le vernici e' (se non sbaglio) uguale.
Ad esempio sul libro di Turco c'e' un paragrafo dettagliatissimo sulla verniciatura a tampone mentre il libro di Carletti ne fa appena un accenno.
Forse li possiedi gia' sti libri ..... ne beneficiara' qualcuno meno fortunato di noi :-) di queste informazioni.
Non ho la fortuna di abitare vicino Cremona come te quindi visto che darai un occhiata a questi libri vorrei avere un tuo parere perche' anchio sono intenzionato sull'acquisto di altra documentazione sulla verniciatura in liuteria.
nel frattempo qualcuno mi puo' dare dei consigli su questi libri visto che su internet non sono riuscito ad ottenere valide informazioni su di essi.
Poi preferisco sempre il consiglio del lettore che ha il pregio di essere disinteressato (il consiglio non il lettore:-)
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Manfio
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Messaggio da Manfio »

Il problema dell sistema "fa da te" con le vernice è che "ars lunga, vita brevis", cioè, ci vuole molto tempo per svilupare una ricetta e fare una bella vernice. La prova di ciò che ho detto si puó vedere nei violini che conosciamo: pochissimi hanno una bella vernice. Una vernice può essere bella e ricca oggi, ma bruta e secca dopo trent'anni, per problemi dificile da scoprire quando l'abbiamo fatta. Le resine, libri, etc. sono piutosto carucci... Per questa raggione, consiglio la compra di vernice già preparatte, come quelle fatte da Koen Padding.
Lorenzaccio
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Messaggio da Lorenzaccio »

vernici gia' pronte? non sono assolutamente d'accordo.
Secondo me la preparazione di vernici e' parte integrante dello studio della liuteria.non puo' essere a nessun costo esclusa.
E poi ci vogliamo togliere la gioia di fare alchimie con varie resine ,olii trementine etc. :D
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Manfio
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Messaggio da Manfio »

Si, è una gioia fare la propria vernice. Come ho detto, io faccio la vernice che adopero per la mia imprimittura. Ma arrivare a risultati otimi, da solo, è un'altra storia...

Molti studiosi diccono che i liutai classici compravano la loro vernice già pronta dal speziale o dal fornitore di vernice e colori per arte. Sacconi menziona che la vernice utilizzata nell armadio del duomo di Cremona è molto simile a quella utilizzata dai liutai Cremonese.

Tra i libri sopra menzionatti penso che quello di Geare Baese sia il migliore.
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claudio
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Messaggio da claudio »

Credo però che ci sia una certa differenza tra gli antichi droghieri di Cremona e Koen Padding: i primi avevano alle spalle una tradizione secolare, Padding invece ha una tradizione che nel migliore dei casi non può superare un'anzianità di una trentina d'anni, senza poi tenere conto che i suoi risultati possono anche apparire piuttosto lontani dalla tradizione liutaria italiana.
Il problema della vernice, è noto, costituisce per tutti noi un grande rebus di cui stiamo lentamente venendo alla soluzione, ma bisogna guardarsi dalle mode e conservare al tempo stesso una grande obiettività.
In quanto a Baese, l'unico suo merito è stato quello di aver messo su carta una vernice nota almeno da 500 anni, ma il problema è che anche seguendo la sua ricetta i risultati sono differenti da quelli antichi. Il problema tuttora insoluto resta quello della preparazione, che a tuttoggi segna una delle grandi differenze tra la liuteria moderna e quella antica.
Sicuramente, anche nell'ambito di vernici ad alcool, abbiamo una tradizione più lunga e molto più consolidata rispetto a quella prospettata da Padding.
Non che a me Padding sia personalmente antipatico, mai visto e mai incontrato di persona, solo che molto spesso in liuteria la tendenza di trasformare in soldi qualche conoscenza che si è acquisita leggendo qualche manuale antico, è molto forte e questo non mi sembra che possa andare a vantaggio della conoscenza delle vernici degli antichi liutai.
nonnomax
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Messaggio da nonnomax »

E possibile secondo voi, che ad influenzare la vernice sia anche il modo in cui le sostanze primarie sono trattate, raccolte e messe in commercio?
E poi mi chiedevo, in altri posti che non fossero cremona, ad esempio in germania, che vernici usavano?
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Manfio
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Messaggio da Manfio »

Si, non soltanto la riceta ma il modo di preparazione e come la vernice viene aplicata influenziano nel risultato.

Gli ingredienti del pane sono semplice: farina, acqua, sale, frumento, ma con questi stessi ingredienti vengono preparati una varietà infinita di tipi di pani. Ciò accade anche con la vernice, penso io.
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claudio
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Messaggio da claudio »

nonnomax ha scritto:E possibile secondo voi, che ad influenzare la vernice sia anche il modo in cui le sostanze primarie sono trattate, raccolte e messe in commercio?
E poi mi chiedevo, in altri posti che non fossero cremona, ad esempio in germania, che vernici usavano?
le migliori vernici sembrano avere qualche legame con la tradizione della marineria. In Italia lo si deve al legame tra Cremona e Venezia, in Olanda lo si deve ai vari porti che costituivano un punto di incrocio per i commerci internazionali. Famose sono le vernici olandesi e non per caso abbiamo un gran numero di grandi pittori olandesi. Famose sono le vernici italiane e quindi non c'è nemmeno da mettere in dubbio la qualità dei nostri pittori antichi. E' un mondo che non ha confini esatti, in cui le arti sembrano influenzarsi a vicenda e inconsapevolmente.
Riguardo agli ingredienti, si è sempre ritenuto che anche se oggi trovassimo un pittore della qualità di Caravaggio e magari anche più bravo di lui, gli stessi risultati non sarebbero garantiti perchè allora i materiali erano macinati manualmente, oggi invece si fa tutto a macchina. Questo comporta una granulosità della materia e dell'impasto colorante assolutamente diversi da quelli moderni, che appaiono tutti ben compatti ed omogenei. Come fatti a macchina, appunto.
Senza contare poi il procedimento per ottenere i colori, che oggi è totalmente in mano alla chimica di sintesi. Anticamente le conoscenze riguardo al chimica non erano molte e tutto si basava sulla conoscenza empirica, in poche parole: c'era una grande ignoranza, ma le poche cose che si sapevano venivano usate con maestria.
Il solo poter confrontare le conoscenze odierne sulla chimica organica ed inorganica con quelle in vigore nel 1600 è cosa assolutamente improponibile, ma era proprio nella virtù del singolo la possibilità di poter estrarre alcuni "segreti" fondamentali che rendevano unico il proprio lavoro.
In modo del tutto sintetico e generico si può affermare che la fine della grande arte italiana abbia avuto il suo principio all'inizio dell'era industriale.
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Messaggio da Atomino »

Manfio ha scritto:Questa è una antica riceta che me piace molto".
Grazie Manfio, ma secondo te quanto pesa un oncia (inglese o Veneta)? Ti faccio questa domanda in quanto dovendo poi aggiungere una "noce" di allume vorrei capire se la noce è europea, macadamia o di cocco. :lol: :lol:
Lorenzaccio ha scritto: Non ho la fortuna di abitare vicino Cremona come te quindi visto che darai un occhiata a questi libri vorrei avere un tuo parere perche' anchio sono intenzionato sull'acquisto di altra documentazione sulla verniciatura in liuteria.
Ok non appena trovo uno o più degli introvabili ti faccio sapere, per ora sto leggendo il libro di Turco che anche a me sembra abbia dato parecchi spunti al Carletti.

Qualcuno ha idea dove si possano acquistare, anche online, alcuni di questi libri?

Grazie a tutti

Albert
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Messaggio da Manfio »

Ciao Atomino! Non importa quanto vale l'oncia, è una misura di peso, adesso 2 parti di peso di olio di lino, 1 parte di colophonia (pecce grecca) e una parte di mastice. Puoi farla senza la nocce di allumen.
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