Avrei bisogno di un consiglio

Suonare e costruire i violini
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claudio
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Messaggio da claudio »

cosa vuol dire "distribuzione asimmetrica" degli spessori? Forse intendi dire spessori con andamento "irregolare"? Si sa che negli strumenti antichi gli spessori variavano anche di parecchio, questo secondo me è dovuto all'assenza, all'epoca, di strumenti di misura di precisione come il comparatore decimale che abbiamo oggi. Ma c'è anche chi ne ha ricavato l'idea che in realtà le tavole fossero prima scavate all'interno e poi lavorate all'esterno. Il Milanollo ha gli spessori sottili, sicuramente, ma bisogna vedere se il violino è stato alterato, oppure se si è in presenza di un abete particolarmente duro e tenace. In fondo l'idea del "segreto" di Stradivari nasce proprio dalla constatazione di questi spessori talvolta ridottissimi, come ad esempio si può vedere nella tavola del cello Davidov di Stradivari, che ha uno spessore medio di 3mm. Mi pare di ricordare che Alfredo lo abbia provato, quindi aspettiamo anche la sua opinione sul suono di quello strumento.
Per un violino gli spessori "canonici" si aggirano intorno ai 2.7mm, ma non c'è na regola precisa, tutto dipende dal tipo di bombature e sgusce adottate. Il prendere a riferimento una misura così, senza altri riferimenti, in sè non vuol dire quasi nulla.
Aldeo, in generale vale quello che dici tu, ma ci sono in giro talmente tante eccezioni che è difficile fare regole. Ogni liutaio sviluppa un proprio ordine di spessori di bombature e ordini di spessori partendo da lavori già fatti, e poi su quello cresce perfezionando ed ottimizzando i risultati. Per questo motivo un liutaio che ha scelto di dedicarsi esclusivamente alla costruzione degli strumenti, ha la necessità di non interrompere mai un certo esercizio.
andante con fuoco
giovanni
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Messaggio da giovanni »

Grazie Claudio.
nonnomax
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Messaggio da nonnomax »

mi permetto di chiedere se é convermato che strumenti con poco spessore e molta bombatura diano suoni morbidi anche se non potenti, e, nel caso, se esiste una spegazione fisica del fenomeno?
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gewa89
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Messaggio da gewa89 »

:oops: Scusata...ma cosa si intende per forma "P", "PG", "G"??

Grazie
aldeo
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Messaggio da aldeo »

Sono le lettere riportate da Stradivari (o da chi per lui) sulle varie forme che utilizzava. Differiscono tra loro per dimensioni di lunghezza e di larghezze, alcune sono molto simili P, PG, P(1705) altre differiscono un poco. Tra tutte la più grande é la G che ha una lunghezza di mm 354. Ne parla il Sacconi ne "i segreti di Stradivari"
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gewa89
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Messaggio da gewa89 »

Grazie Aldeo! :D
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andrea69
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Messaggio da andrea69 »

nonnomax ha scritto:mi permetto di chiedere se é convermato che strumenti con poco spessore e molta bombatura diano suoni morbidi anche se non potenti, e, nel caso, se esiste una spegazione fisica del fenomeno?
generalmente si, negli strumenti che ho provato finora.
La potenza di uno strumento è, a mio modo di vedere, dovuta al fenomeno di risonanza. In poche parole lo scarso suono dovuto alla sola vibrazione delle corde viene rinforzato e amplificato dalle due superfici del piano e del fondo, in quanto vibrano più o meno "in fase". Più le vibrazioni delle due tavole sono in fase e maggiore è la potenza dello strumento. A questo risultato dovrebbe concorrere il tipo di modello scelto al momento della costruzione dal liutaio, determinando la giusta altezza delle fasce, e sicuramente la messa a punto dell'anima, che mette in vibrazione più o meno sincrona il piano con il fondo.
Ad aumentare ulteriormente la potenza sonora subentra la capacità del liutaio nel costruire tavole elastiche e allo stesso tempo reattive, in quanto l'altra componente della potenza sonora è data dall'ampiezza della vibrazione. A questa componente concorrerebbero inoltre l'inclinazione del manico ed il conseguente carico sul piano armonico, l'elasticità del ponticello e della catena.
In base a ciò strumenti più piatti posseggono tavole più elastiche e che entrano in vibrazione più velocemente, ma che necessitano di spessori più robusti per reggere il carico delle corde, che ne frenano la vibrazione. Quindi anche qui è una questione di compromesso tra bombature e spessori.
La cubatura della cassa armonica non dovrebbe contribuire dal punto di vista acustico alla potenza dello strumento, semmai concorre a determinarne il timbro, rendendolo più o meno scuro a seconda del maggiore o minore volume interno della cassa stessa.
In ogni caso le variabili che rientrano nella costruzione di uno strumento sono innumerevoli, come innumerevoli sono i risultati possibili.
Non per niente si dice che "I violini sono come le persone: non ne trovi due di uguali".
aldeo
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Messaggio da aldeo »

Ho finalmente il disegno del messia. Noto che, rispetto ai canoni stradivariani descritti dal Sacconi, questo violino (prendendo per buone le misure riportate, ovviamente, ma non credo che siano errate) ha la bombatura del fondo di circa 18 mm, il piano meno bombato del fondo e le "f" distanziate di circa 5 mm in più rispetto alle misure riportate nel disegno per il piazzamento delle "f" elencato nel catalogo dei cimeli stradivariani del muse civico al n. 116.
Domanda: il maggior distanziamento può essere derivato dal fatto di aver aumentato il volume della cassa con le bombature così pronunciate ??

Noto anche che gli spessori sono un po' generosi, ma quello sicuramente dipende da valutazioni relative ai singoli pezzi di legno.

Con un parere strettamente personale, ritengo che la cordiera scolpita ( di Villaume ), per quanto ammirevole per la fattura, sia oiuttosto pacchiana :evil: :evil:
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Alfredo
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Messaggio da Alfredo »

nonnomax ha scritto:mi permetto di chiedere se é convermato che strumenti con poco spessore e molta bombatura diano suoni morbidi anche se non potenti, e, nel caso, se esiste una spegazione fisica del fenomeno?

Secondo me è difficile fare una regola e poi una bombatura alta non dà necessariamente un suono morbido.
In teoria ci dovrebbe aiutare un liutaio a capire questi problemi...

Il suono di una bombatura dipende molto dalla sua forma, non solo dalla sua altezza.
Secondo me una bombatura alta dà un suono morbido solo se ha anche una sguscia pronunciata e se la bombatura scende prima del bordo, se invece è una bombatura estesa a "cupola", è più probabile che il suono sia duro e anche un po' vuoto.
giovanni
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Messaggio da giovanni »

Alfredo, ciao
Mi potresti spiegare meglio questo concetto?
Secondo me una bombatura alta dà un suono morbido solo se ha anche una sguscia pronunciata e se la bombatura scende prima del bordo, se invece è una bombatura estesa a "cupola", è più probabile che il suono sia duro e anche un po' vuoto.

Se la bombotura scende prima del bordo cosa vuol dire?

Te lo chiedo perchè sono anch'io interessato a costruire un violino seguendo il modello " Milanollo" la cui tavola armonica misura un'altezza al centro di 17,3mm circa mentre il fondo è intorno ai 14,5 mm .
Grazie, Giovanni
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