Salvatore Accardo è stato ospite della trasmissione "Che tempo che fa" di Fabio Fazio ma mi sono persa l'esecuzione. Chi è riuscito ad ascoltare cosa ha suonato con il suo bellissimo Stradivari del 1725?
Non mi sono invece persa l'intervista: ha parlato del suo violino che era stato precedentemente di un musicista francese, e dell'annoso problema dell'educazione musicale in Italia.
In italia esistono 65 - 70 conservatori (troppi), ma intanto le orchestre chiudono. Che futuro avranno tutti questi novelli musicisti? Con tristezza ha ricordato che con una serata di Sanremo si sarebbe potuto "salvare" un'orchestra!
A Fazio che gli chiedeva quale poteva essere la motivazione per cui un giovane si avvicina allo strumento violino piuttosto che a una chitarra elettrica, ha risposto che lo strumento in questione è "difficile": per cui o si rimane "folgorati" o si ha la fortuna di nascere in una famiglia di musicisti; non certo grazie all'educazione e alla preparazione delle scuole italiane.
Accardo stesso è figlio di un violinista di Torre del Greco, Vincenzo, che però dovette optare per un altro lavoro (incisore di camei) perchè suonare non era certo sufficiente per sostenere una famiglia...
La prossima volta sarà ospite per dare una lezione di musica.
Ho appena visto il clip e ne colgo 2 punti di riflessione
1) i conservatori in Italia sono 56, e sostenere che in Francia sono solo 2 significa che non si è a conoscenza della realtà francese, cioè che i licei musicali hanno esattamente la stessa funzione dei nostri conservatori (e sono più di 100). In realtà in Francia i 2 conservatori sono istituti di formazione superiore, cosa che, nonostante la recente istituzione dei bienni e trienni superiori, in Italia manca, visto nella pratica la decadenza della Fondazione S.Cecilia, unica istituzione statale che prevederebbe la formazione musicale successiva al conservatorio. Un conservatorio in Italia prevede l'istruzione musicale fin dai primi anni, cosa che i conservatori superiori in Francia non prevedono, in quanto delegata ai licei musicali. Inoltre è da parecchi anni che non viene aperto un conservatorio in Italia.
Quindi la polemica sui conservatori è del tutto strumentale, in quanto finalizzata a portare acqua al proprio mulino. Troverei molto più appropriato discutere sulla qualità dell'insegnamento che viene impartito in conservatorio, visto che per anni nei conservatori sono stati messi in ruolo docenti per sanatoria, senza alcun tipo di selezione o concorso, sovente privi di qualifiche musicali necessarie per l'insegnamento e capaci solo di rovinare talenti. Solo l'ultima generazione di docenti immessi in ruolo proveniente dai concorsi o dalle graduatorie permanenti sta ora finalmente dimostrando adeguate capacità professionali, e ora come ora la generazione attuale dei docenti di conservatorio si sta per fortuna rinnovando e migliorando di gran lunga rispetto la generazione precedente (parlo di quella di 20 o 25 anni fà, anni ancora più addietro c'era un rigore ed una serietà nell'insegnamento che poi è andata miseramente scadendo)
2) concordo invece sulla questione degli sbocchi professionali quasi inesistenti in Italia per un musicista, e della conseguente considerazione che la gente ha per il musicista. I fondi del FUS tagliati, la chiusura delle Società Concertistiche e delle orchestre sono ferite al cuore della vita musicale italiana, già da tempo agonizzante per l'avanzare di clientelismi sempre più esasperati a causa delle sempre più ridotte possibilità di lavoro. Sentire che Baudo e la Hunziker guadagnano un milione di euro, ed un orchestrale aggiunto solamente 60 euro lordi al giorno senza neanche le spese di vitto e alloggio, fà solo raccapricciare ed inveire contro i politici che hanno tolto il veto contro una simile ingiustizia (tanto loro se ne fregano dei musicisti che hanno bisogno di lavorare, guadagnano 25000 euro al mese più indennità varie...).
Desidero però precisare che se le Fondazioni dei Teatri e delle Orchestre, che ci sono ancora (non so per quanto perchè anche loro sono sull'orlo del collasso), avessero da tempo finito di strapagare sovraintendenti, cantanti (perchè certi tenori devo prendere 40000 euro a recita?), solisti e direttori (sapevate che Maazel prende 150000 euro a concerto? e solo qui in Italia perchè negli Stati Uniti prendeva 10000 dollari), non si ritroverebbero a dover gestire deficit paurosi, che solo fino a qualche anno fà il politico di turno avrebbe tamponato innaffiando di soldi questo o quell'altro ente, ma tagliando esclusivamente sulle orchestre e le maestranze, visto che naturalmente i privilegi acqusiti dalle alte dirigenze sembrano intoccabili.
E non saremmo nella situazione che le orchestre chiudono, in quanto considerate "improduttive" come disse un certo Brunetta del precedente governo.
Ultima modifica di andrea69 il martedì 13 marzo 2007, 13:53, modificato 1 volta in totale.
Che dire? sono praticamente d'accordo su tutto ciò che hai detto, Andrea.
Però mi rimane oscuro un punto: qual è il mulino a cui Accardo starebbe tentando di portare l'acqua?
claudio ha scritto:Che dire? sono praticamente d'accordo su tutto ciò che hai detto, Andrea.
Però mi rimane oscuro un punto: qual è il mulino a cui Accardo starebbe tentando di portare l'acqua?
La Fondazione Stauffer, che tiene corsi completamente gratuiti agli allievi e che si regge su sponsor e donazioni. Cosa molto onorevole dal mio punto di vista, ma non per questo bisogna attaccare tutto ciò che è statale nella musica. Anche nei conservatori c'è da lavorare e costruire e non vedo perchè ci si debba sparare a zero.
Per esempio fino a 20 anni fà a Roma insegnava in Conservatorio Arrigo Pelliccia, ex spalla dei Berliner Philarmoniker (scusate se è poco), e c'era la fila per andare a studiare nella sua classe.
E non era un caso isolato: Borciani, Brengola, Benedetti Michelangeli, Franzetti (ex spalla della Scala), Zanettovich, Luigi D'Ambrosio stesso (maestro di Accardo) e molti altri hanno regolarmente insegnato in conservatorio, e a quei tempi i conservatori erano già tanti.
Anch'io ho iniziato a vedere dall'intervista in poi ed avevo sentito solo quelle 2 arcate della ciaccona alla fine...
Ora, guardando la registrazione segnalata da Edo, mi sembra che Accardo non sia partito troppo brillante... Il tema del capriccio e la prima variazione li sento un po' stonaticci... boh
Non vi sembra, o è una mia impressione?
adesso.. io sono veramente ignorante e non so quanti conservatori ci siano in italia o in francia.. forse accardo non sarà stato esatto nei numeri, forse ha fatto anche un pò di demagogia.. ma per me ha perfettamente ragione su tutto.
grazie grazia per la segnalazione e grazie edo per il link!
"Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte"
ho sentito il pezzettino (paganini-milstein) suonato da accardo, ma stante la pessima qualità dell'audio del televisore più che un violino mi sembrava una trombetta da carnevale. la vera voce di quel violino l'ho sentita varie volte dal vivo da un metro e mezzo e da piuttosto lontano ed è meravigliosa da qualsiasi angolazione la si senta.
quanto alla qualità dell'insegnamento nei conservatori credo ahe una grossa responsabilità sia del divieto istituito negli anni 70 dell'insegnamento da parte di musicisti in organico nelle orchestre avverando così il detto "chi sa fa e chi non sa insegna". in quel periodo, contemporaneamente all'apertura di molti conservatori venne fatta una "infornata" di insegnanti molti dei quali avrebbero avuto molto da imparare e poco da insegnare.
So bene di che pezzo si tratta. Sta di fatto che il tema è proprio del 24° capriccio seguito da variazioni sul tema liberamente ispirate al capriccio di Paganini... solo che mi sembra di sentire qualche LA un po' calante... Vabbè se pure fosse glielo perdono.
Quanto all'essere ingegnere non so se si tratta di uno sfottò o di un complimento....
Tu che dici Porthos?
aldeo ha scritto:
quanto alla qualità dell'insegnamento nei conservatori credo ahe una grossa responsabilità sia del divieto istituito negli anni 70 dell'insegnamento da parte di musicisti in organico nelle orchestre avverando così il detto "chi sa fa e chi non sa insegna". in quel periodo, contemporaneamente all'apertura di molti conservatori venne fatta una "infornata" di insegnanti molti dei quali avrebbero avuto molto da imparare e poco da insegnare.
Concordo pienamente: quella fu la rovina dei conservatori, che fino ad allora avevano avuto sempre docenti di rilievo. Ciò che poi diede una ulteriore mazzata, anche per le generzioni successive, furono le sanatorie del '81 e dell '89. Comunque sottolineo che in conservatorio attualmente insegnano violinisti come Domenico Nordio e Marco Rogliano, ed altri meno noti che vantano comunque una preparazione infinitamente superiore ai docenti della generazione precedente.
Quanto all'esecuzione, l'inizio era ok un pò stonato, ma poi la mano sinistra ha iniziato a viaggiare alla grande come al suo solito.
Ciò in cui purtroppo Accardo mostra il segno degli anni che avanzano è tutto nel braccio destro, ormai ombra di quello che fu: i picchettati sono mostruosamente lenti e i colpi d'arco non hanno più l'agilità e la pulizia necessari. Avete osservato che afferra l'arco con sole tre dita, pollice, indice e medio? la causa è dovuta ad un problema serio di artrite.
Ma proprio per questo complimenti ad Accardo: un qualunque altro violinista che non possiede la sua forza d'animo e la sua ferrea volontà avrebbe gettato la spugna da tempo e si sarebbe ritirato...
andrea69 ha scritto:Quanto all'esecuzione, l'inizio era ok un pò stonato, ma poi la mano sinistra ha iniziato a viaggiare alla grande come al suo solito.
Ciò in cui purtroppo Accardo mostra il segno degli anni che avanzano è tutto nel braccio destro, ormai ombra di quello che fu: i picchettati sono mostruosamente lenti e i colpi d'arco non hanno più l'agilità e la pulizia necessari. Avete osservato che afferra l'arco con sole tre dita, pollice, indice e medio? la causa è dovuta ad un problema serio di artrite.
Ma proprio per questo complimenti ad Accardo: un qualunque altro violinista che non possiede la sua forza d'animo e la sua ferrea volontà avrebbe gettato la spugna da tempo e si sarebbe ritirato...
Avevo notato anche queste altre cosine ma non volevo infierire... Anche perché non sto su nessun pulpito e ci metterei la firma per suonare un millesimo di come suona lui.
Ad ogni modo concordo nel dire che Accardo, anche se ha conosciuto tempi migliori, continua ad essere un grande di tutto rispetto!
Accardo è arrugginito, ok. Ma la cosa migliore che ha detto, e che in fondo dà una qualche speranza a tutti, è che compito del musicista è far vedere quanto è bella la musica, non quanto è bravo chi suona. Cicero pro domo sua, si dirà, ma credo che questo tentativo l'abbia fatto anche nel pezzo che ha proposto, dove - fatta salva la tecnica - di musica ne rimane pochina.
Ovviamente è solo la mia personalissima opinione, e non ho intenti polemici. E condivido quanto dici: magari sapessi suonare un millesimo di come suona Accardo...