Senza nastri...mi sento persa!

Suonare e costruire i violini
Rispondi
Avatar utente
cristiano
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 335
Iscritto il: mercoledì 30 agosto 2006, 0:00
Località: lecce
Contatta:

Messaggio da cristiano »

GRANDE!!!!
Avatar utente
violino7
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 3403
Iscritto il: martedì 9 gennaio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da violino7 »

Octopus ha scritto:
violino7 ha scritto:
giulia ha scritto:Un musicista deve avere per forza un buon orecchio! Altrimenti... non può suonare il violino... al limite è meglio che passi alla chitarra :)
Accettabile come battuta :D
In realtà, la chitarra è uno strumento molto difficile.
E' una battuta fino ad un certo punto, a metà! L'affermazione è da prendere anche alla lettera, in senso strettamente tecnico! Perchè se uno non sa trovare le posizioni giuste, con la chitarra il problema è risolto!

E non voleva sminuire il fascino dello strumento!

Se penso che Paganini ha scritto cose bellissime per chitarra e violino!
Anzi si sa che proprio dalla chitarra è stato ispirato per lo sviluppo delle potenzialità sonore del violino (vedi il "pizzicato"!)

A proposito di chitarra e violino vi vorrei consigliare questo bel video con una grande atmosfera serale e dove in alcuni tratti il grande Roby Lakatos suona il suo violino come se fosse una chitarra, venendo accompagnato da una chitarra.
Si intitola appunto "Due chitarre":

http://www.youtube.com/watch?v=M6ZQS8JKTBg
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
Avatar utente
Giva
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 1274
Iscritto il: martedì 6 settembre 2005, 0:00
Località: prov. Parma

Messaggio da Giva »

:lol: :lol:
"Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte"
aldeo
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 1655
Iscritto il: domenica 21 gennaio 2007, 0:00
Località: Figline Valdarno (fi)

Messaggio da aldeo »

se questo Lakatos avesse studiato da Tignani, avrebbe smesso di fare quelle "strisciate" al cambio di posizione o, dalle archettate sui diti, sarebbe diventato monco!!! :twisted: :twisted: la grande scuola di Joachim non ammette certe "zingarate"!!
Mercuzio28
Utente Attivo
Utente Attivo
Messaggi: 163
Iscritto il: sabato 24 giugno 2006, 0:00

Messaggio da Mercuzio28 »

Aubrey ha scritto: e che per migliorare l'intonazione siano d'obbligo le scale.
Per questo consiglio a Lyril ( o come si scrive poi) di acquistare un metodo di sole scale( mi sembra di Luigi Schinnà, edizione curci) .
.
Si infatti quello che dicevo anche io,
però l'autore si chiama Schinina', credo che sia d'obbligo usarlo, io lo sto consumando :wink:
Avatar utente
violino7
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 3403
Iscritto il: martedì 9 gennaio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da violino7 »

aldeo ha scritto:se questo Lakatos avesse studiato da Tignani, avrebbe smesso di fare quelle "strisciate" al cambio di posizione o, dalle archettate sui diti, sarebbe diventato monco!!! :twisted: :twisted: la grande scuola di Joachim non ammette certe "zingarate"!!
Premetto di non essere un esperto!
Ma qualcuno, proprio recentemente, mi ha accennato a questa tecnica come tipica degli tzigani.
Lui essendo ungherese, credo faccia proprie delle tecniche non usuali nelle altre scuole.
Io invece sono affascinato dal modo di suonare degli tzigani.
Non pensi ci sia qualche cosa da imparare da loro?
Magari loro non si sognano nemmeno di riferirsi alla scuola di Joachim!
Fanno parte di un altro mondo, violinisticamente parlando, non credi?
Ultima modifica di violino7 il venerdì 4 maggio 2007, 12:49, modificato 2 volte in totale.
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
Avatar utente
gewa89
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 1036
Iscritto il: giovedì 16 marzo 2006, 0:00
Contatta:

Messaggio da gewa89 »

violino7 ha scritto:
aldeo ha scritto:se questo Lakatos avesse studiato da Tignani, avrebbe smesso di fare quelle "strisciate" al cambio di posizione o, dalle archettate sui diti, sarebbe diventato monco!!! :twisted: :twisted: la grande scuola di Joachim non ammette certe "zingarate"!!
Premetto di non essere un esperto!
Ma qualcuno, proprio recentemente, mi ha accennato a questa tecnica come tipica degli tzigani.
Lui essendo ungherese, credo faccia proprie delle tecniche non usuali nelle altre scuole.
Io invece sono affascinato dal modo di suonare degli tzigani.
Non pensi ci sia qualche cosa da imparere da loro?
Magari loro non si sognano nemmeno di riferirsi alla scuola di Joachim!
Fanno parte di un altro mondo, violinisticamente parlando, non credi!

Stavo proprio guardando il video da te postato, Violino7. La musica gypsy mi emoziona sempre! Concordo con te. Una cosa sicuramente da imparare e' la loro capacita' di far fluire la musica attraverso il corpo e il violino senza filtri. Suonano nella stessa maniera in cui respirano, naturalmente e senza tensioni. E poi il gioco, che sempre fa parte della loro maniera di esprimersi!
Avatar utente
violino7
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 3403
Iscritto il: martedì 9 gennaio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da violino7 »

gewa89 ha scritto: Stavo proprio guardando il video da te postato, Violino7. La musica gypsy mi emoziona sempre! Concordo con te. Una cosa sicuramente da imparare e' la loro capacita' di far fluire la musica attraverso il corpo e il violino senza filtri. Suonano nella stessa maniera in cui respirano, naturalmente e senza tensioni. E poi il gioco, che sempre fa parte della loro maniera di esprimersi!

C'è anche un'altra cosa che a me piace!

Il loro intereresse nel fare musica è quello di soddisfare chi li ascolta.
La finalità ultima non è la musica in sè per sè, ma sempre la platea.
E' un'altra filosofia, rispetto alle sonate da camera, ad esempio.
La loro e una musica nata in mezzo alla strada e loro hanno bisogno di comunicare felicità alla gente.
Almeno io la vedo così!
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
Avatar utente
violino7
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 3403
Iscritto il: martedì 9 gennaio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da violino7 »

arman ha scritto:Qualche volta mi succede di preparare uno studio, di andare a lezione convinto di suonarlo perfettamente... ma il maestro mi fa notare una nota sistematicamente calante o crescente.
Con l'orecchio che si era abituato durante lo studio a percepire come corretta la nota stonata, mi sembra di percepire stonata la nota corretta dal maestro!
Racconto questa storiella per dire come la capacità di intonare non vada considerata come un dono di natura, ma come una abilità che risente della corretta applicazione.
Gli adesivi sulla tastiera, a mio parere, consentono al principiante una memorizzazione dell' intervallo corretto, cosa più difficile quando l' applicazione delle dita sulla tastiera avviene in modo confuso.
Certo quando si tolgono gli adesivi, il senso di smarrimento sopraggiunge... ma non credo proprio che si debba incominciare daccapo! ... Viva gli adesivi...
Arman, converrai con me, però, che gli adesivi sono finalizzati a far percepire la giusta tonalità all'orecchio all'inizio dello studio e...
....devono essere eliminati prima possibile...
appena l'orecchio ha un minimo di giusta percezione in autonomia!

Per questo motivo possono anche non essere usati, credo io,... se uno non ne ha bisogno perchè fin dall'inizio capisce se la nota è buona o no, dipende da persona a persona.
Può anche essere non sia necessario usarli, che ne dici? Anzi se fosse possibile sarebbe meglio!
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
aldeo
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 1655
Iscritto il: domenica 21 gennaio 2007, 0:00
Località: Figline Valdarno (fi)

Messaggio da aldeo »

sicuramente é il modo di suonare degli zigani, ma, se devo proprio andare sulla musica popolare ( che non è un dispregiativo! anzi!! peccato che si stia perdendo !) preferisco le launeddas o i cori delle osterie genovesi (hanno un nome, ma non lo ricordo). I glissati li sopporto molto poco, mi ricordano H.Zakarias :( :( :(
Avatar utente
arman
Frequentatore
Frequentatore
Messaggi: 69
Iscritto il: lunedì 12 febbraio 2007, 0:00

Messaggio da arman »

non c'è dubbio, Violino7, che i nastri sulla tastiera vadano limitati ai principianti e che si possa tranquillamente cominciare anche senza.
E' però diffusa una certa prevenzione, a mio parere assolutamente ingiustificata, verso l'utilizzo dei nastri sulla tastiera, come se gli stessi fossero all'origine di chissa quali vizi nefasti.
Penso invece che tanti principianti, soprattutto adulti, finiscano con l'abbandonare precocemente il violino, per la difficoltà di acquisire i "fondamenti dello strumento" con le metodologie di insegnamento più tradizionali. Penso perciò che qualsiasi tecnica che consenta un approccio meno traumatico ad uno strumento così difficile da apprendere come il violino dovrebbe essere fortemente incentivata.
Avatar utente
Porthos
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 1598
Iscritto il: martedì 4 luglio 2006, 0:00
Contatta:

Messaggio da Porthos »

I canti delle osterie genovesi si chiamano "trallallero". Sono per quattro voci maschili di cui almeno una (in genere il tenore) esegue fitti contrappunti (da cui penso derivi il nome) sulla melodia principale.
Indagati per la prima volta (in senso etnomusicologico) da Alan Lomax negli anni '60.

Per entrare in topic, la musica popolare non è quella 'colta'.
La musica popolare inventa tutta e sola la tecnica di cui ha bisogno (e raramente è una tecnica banale: avete mai provato a suonare le launeddas?)
Avatar utente
violino7
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 3403
Iscritto il: martedì 9 gennaio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da violino7 »

arman ha scritto:non c'è dubbio, Violino7, che i nastri sulla tastiera vadano limitati ai principianti e che si possa tranquillamente cominciare anche senza.
E' però diffusa una certa prevenzione, a mio parere assolutamente ingiustificata, verso l'utilizzo dei nastri sulla tastiera, come se gli stessi fossero all'origine di chissa quali vizi nefasti.
Penso invece che tanti principianti, soprattutto adulti, finiscano con l'abbandonare precocemente il violino, per la difficoltà di acquisire i "fondamenti dello strumento" con le metodologie di insegnamento più tradizionali. Penso perciò che qualsiasi tecnica che consenta un approccio meno traumatico ad uno strumento così difficile da apprendere come il violino dovrebbe essere fortemente incentivata.
Si, Arman, certo!

L'importante è che ogni metodica di approccio all'insegnamento del violino sia personalizzata caso per caso!
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
aldeo
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 1655
Iscritto il: domenica 21 gennaio 2007, 0:00
Località: Figline Valdarno (fi)

Messaggio da aldeo »

per Portos: mi piacerebbe molto (soprattutto per capire come funziona la diteggiatura particolare) imparare almeno un pò questo strumento che ha il fascino delle cose tanto antiche da sembrare eterne, ma temo che senza un maestro sia quasi impossibile (a parte la tecnica del suono cosiddetto "circolare" che utilizza le pareti della bocca a mo' di otre). Ti ringrazio per il chiarimento del "trallallero" che ho ascoltato tantissimi anni fà, ma che sembra scomparso dalla circolazione. Purtroppo, come succede spesso nel nostro paese, si lasciano morire le cose per poi affannarsi a riportarle in vita (succede nell'arte, nella gastronomia, nell'agricoltura, ecc..) quando, forse, é troppo tardi. Sicuramente ci saranno tradizioni musicali locali di grandissimo valore che le generezioni future (ma anche le più recenti tra quelle attuali) non potranno gustare.
"sic transit...." :( :(
Avatar utente
Porthos
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 1598
Iscritto il: martedì 4 luglio 2006, 0:00
Contatta:

Messaggio da Porthos »

OT [launeddas]

Il difficile delle launeddas è il "respiro circolare", ossia inspirare mentre le guance si contraggono per continuare a soffiare. Dicono che ciò si insegna ai bambini futuri suonatori con una cannuccia e un bicchiere d'acqua. Deve esserci un flusso continuo di bollicine dalla cannuccia.
La diteggiatura penso che sia la solita del flauto dolce o del whistle. In più ci sono una o due canne fisse di bordone.

end of OT [launeddas]

Le cose che si vanno perdendo possono sempre essere riproposte, ma bisogna occuparsene a fondo perduto, cioè per il puro piacere di rifarle, riacquisendo competenza e repertorio. Poi si può cominciare a cercare qualche sponsor. Ad esempio per i trallalero, esistono trascrizioni? Se no, ecco un ottimo punto di partenza. Poi si può sempre fare il giro delle osterie....
Rispondi