Analisi chimiche

Suonare e costruire i violini
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Bassbow40
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Messaggio da Bassbow40 »

In diverse biblioteche italiane ci dei manoscritti che riportano delle ricette di vernici, alcune sono identiche, quella di Manfio è presente anche a Foligno e se non ricordo male anche a bologna.
Alfredo ti sei compromesso pubblicamente... mo ti tocca da fa' la traduzione!
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Alfredo
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Messaggio da Alfredo »

Mi chiedo se il grado di acidità della colofonia non sia troppo alto.

Esistono delle misurazioni dell'indice di rifrazione delle resine?

Ho notato nelle vernici più belle che guardando il fondo dal riccio, quindi da un angolo molto acuto, si continua a vedere la marezzatura e anche il movimento.
Credo che questo sia dovuto alla grande trasparenza della resina usata e alla purezza dei materiali.

Di solito qualsiasi strumento osservato da quella angolazione non mostra quasi per niente la marezzatura, anzi certi addirittura un colore uniforme.
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Bassbow40
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Messaggio da Bassbow40 »

Penso che la presenza di sostanze proteiniche nelle analisi può essere giustificato dalla presenza di colla o chiara d'uovo come isolante tra i vari strati.
Quindi in un certo senso l'acidità putrebbe non rappresentare un problema, in più se consideriamo che Cennini lo raccomandava di isolare i vari strati con l'albume...
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Bassbow40
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Messaggio da Bassbow40 »

Mi nasce una domanda:
se le analisi hanno trovato sostanzialmente elementi diversi nei vari CAMPIONI, questo significa che a parità di bellezza, queste diversità non valgono niente?
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claudio
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Messaggio da claudio »

La colofonia è una tra le resine più acide, proprietà che ne contribuisce al ritardo dell'essicazione della vernice quando unita ad olio di lino. E' per questo motivo che si usava cuocerla alla calce, e questo spiegherebbe la spiccata quantità di calcio rinvenuta nelle analisi di alcuni di frammenti provenienti da strumenti antichi. Così pure il piombo, che dovrebbe costituire la prova indiretta dell'esistenza dell'olio di lino, perchè questo elemento veniva usato come siccativo dell'olio medesimo.
Cennini parlava più esattamente di "vernice liquida", che solo per induzione possiamo interpretare come vernice fatta di colofonia ed olio, oppure olio di lino e sandracca. La chiara d'uovo viene suggerita come vernice temporanea, se non ricordo male.
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Alfredo
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Messaggio da Alfredo »

Secondo me se la vernice ad olio non penetra almeno un po' nel legno il legno non avrà quell'aspetto caldo e vivo, secondo me è isolare troppo rende la superfice fredda.
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Bassbow40
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Messaggio da Bassbow40 »

[quote="claudio"]La colofonia è una tra le resine più acide, proprietà che ne contribuisce al ritardo dell'essicazione della vernice quando unita ad olio di lino.

Sapete cos'è che la rende così acida?
Riguardo al Cennini mi sembrava di ricordare qualcosa a proposito degli strati di isolante, ma sicuramente ho fatto confusione con qualche altro libro.
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Bassbow40
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Messaggio da Bassbow40 »

Alfredo ha scritto:Secondo me se la vernice ad olio non penetra almeno un po' nel legno il legno non avrà quell'aspetto caldo e vivo, secondo me è isolare troppo rende la superfice fredda.
Concordo.
Dato un violino finito in bianco, una verniciatura ipotetica potrebbe essere:
Lavaggio
Imprimitura: ?
isolante: chiara, caseina o colla o una miscela
vernice non colorata: ad olio di lino colofonia e mastice
isolante :
vernice colorata con l'aggiunta di un colorante: Aloe, robbia curcuma
isolante:
vernice non colorata
Secondo voi è una follia?
Ultima modifica di Bassbow40 il lunedì 7 maggio 2007, 23:20, modificato 1 volta in totale.
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Alfredo
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Messaggio da Alfredo »

Bassbow40 ha scritto:
claudio ha scritto:La colofonia è una tra le resine più acide, proprietà che ne contribuisce al ritardo dell'essicazione della vernice quando unita ad olio di lino.

Sapete cos'è che la rende così acida?
Riguardo al Cennini mi sembrava di ricordare qualcosa a proposito degli strati di isolante, ma sicuramente ho fatto confusione con qualche altro libro.
Non lo so, ho trovato questo dato:
Terpentina di Larice grado di acidità 75,6
Colofonia e terpentina grado di acidità 123,3
Però non so cosa voglia dire... :lol:
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Bassbow40
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Messaggio da Bassbow40 »

Visto che la prima è specificata la seconda potrebbe riferirsi alla resina di pino o di abete?
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Bassbow40
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Messaggio da Bassbow40 »

Li dove hai trovato questi dati ce ne sono altri relativi ad altre gomme?
Giusto per fare una comparazione.
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claudio
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Messaggio da claudio »

Alfredo ha scritto:
Non lo so, ho trovato questo dato:
Terpentina di Larice grado di acidità 75,6
Colofonia e terpentina grado di acidità 123,3
Però non so cosa voglia dire... :lol:
La trementina di Larice è la resina dalla consistenza di miele che si ottiene direttamente dall'albero, una volta distillata viene ottenuta la colofonia da una parte e l'essenza di trementina dall'altra. Il grado di acidità o alcalinità si misura con il PH. Quindi un valore di 123 è molto alto, evidentemente la trementina naturale è meno acida per il contenuto delle essenze volatili.
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Messaggio da rossano58 »

Il numero di acidità si usa per ilndicare la componente acida di alcune sostanze secondo la formula che trovate qui:http://it.wikipedia.org/wiki/Numero_di_acidit%C3%A0.
Generalmente si usa per quelle sostanze organiche in cui l'acidità è bassa e la misura in PH avrebbe un mucchio di decimali. In un certo senso permette di espandere la scala del PH.
Il numero di acidità non è direttamente riconducibile al PH perchè non è standardizzata la sua misura. In funzione delle diverse sostanze si usano unità di misura diverse per le quantità di rferimento.
L'unica cosa che si può dire è che maggiore è il numero di acidità, più la sostanza ha una componente acida. Il numero di acidità uguale a 0 corrispone a una sostanza neutra.

Per alcune resine si può trovare il valore sul libro di Carletti.

Ciao Rossano
Ma tu... da quanto suoni?
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Manfio
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Messaggio da Manfio »

Questo è un testo di Friederich Meyer, del "Institute für Spektrochemie", in Dortmund, Germany:

omissis

"In addition to often using oil varnish coatings, the classical Italian luthiers frequently added varying amounts of what appear to be mineral extenders or even finely dispersed coloured earths to their varnishes, some claim that minerals were used as a special ground coating. However, increased element signals typical of mineral particles can also drive from certain pre treatment methods of raw materials such as hardening colophony with lime. Cleaning sandrac in a weak potassium lye, recomended in historical varnish recipes, could be the source of potassium in a varnish. Polishing the wood surface with chalk or pumice stone could account for the presence of calcium or silica. Brick powder, also used as an abrasive in the eighteenth and nineteenth century, would be responsible for a variety of elements." (Dartington Violin Conference, 1995).

omissis

"By the way, there is always a lot of dust in old instrument varnishes, specially in oil varnishes and during analysis this can lead to wrong conclusions. Dust, containing many minerals, has a spectrum similar to earth colours or other minerals and therefore the analytical findings could possibly make us believe that the latter ones were deliberately incorporated in a varnish".
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Alfredo
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Messaggio da Alfredo »

I dati sono di Kremer-Pigmente, li mette dopo la spiegazione di ogni resina, non tutte ma di molte.
La colofonia e terpentina viene venduta da Kremer come sostituto della Terpentina di Venezia, praticamente mischia colofonia e terpentina per ricreare quello che è stato separato con la distillazione, ovviamente non è la stessa cosa.

M invece di prendere la colofonia, non sarebbe meglio prendere la Terpentina di venezia e cuocerla fino a che non diventa dura?
In alcuni trattati ho trovato un procedimento per trattare la Terpentina che consiste nel farla bollire nell'acqua, quando diventa bianca si lascia freddare e si ripete il trattamento 5 volte.
Alla fine si dovrebbe ottenere una resina simile alla colofonia ma secondo me più ricca ed elastica.
Insomma, volendo fare una vernice alla colofonia io userei la terpentina.
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