Comprare un violino

Suonare e costruire i violini
kinda
Utente Registrato
Utente Registrato
Messaggi: 2
Iscritto il: lunedì 30 maggio 2005, 0:00

Comprare un violino

Messaggio da kinda »

Ciao a tutti,mi sono iscritta a questo forum,perchè ho intenzione di avvicinarmi allo studio del vilolino e volevo alcuni consigli da voi,che sarete sicuramente degli esperti! :)
Ho intenzione di prendere lezioni,ma attualmente mi manca la cosa principale:lo strumento.
Siccome non dispongo di una grossa cifra e non so bene come andrà a finire questo mio interesse,vorrei prenderne uno buono,ma senza spendere troppo.Potreste darmi qualche consiglio?
Avevo intenzione di prenderne uno nuovo su internet ed ho trovato le seguenti marche...
GOJA
DESIREE
MAVIS
Potreste darmi qualche dritta su quale potrebbe essere buona come marca,fra quelle che vi ho proposto?... o magari se ne conoscete qualcuna decisamente migliore,dove posso trovarla e quanto dovrei spendere?
Insomma per avere un buon violino,da non dover cambiare subito,che marca dovrei scegliere e quanto dovrei spendere per non essere imbrogliata?
Infine leggevo l'articolo sui violini cinesi... ma non ho capito bene se per lo studio iniziale voi consideriate che siano buoni o consigliate comunque di prenderne uno di marca...
Vi ringrazio in anticipo tutti!!!!!
Ciao :D
pagan
Utente Registrato
Utente Registrato
Messaggi: 21
Iscritto il: domenica 27 febbraio 2005, 0:00
Località: cuneo

Messaggio da pagan »

ciao! sono circa 2 anni che suono il violino, ed ho inizziato con un violino cinese da 200€,io ti consiglio per iniziare di non spendere di più,(qualunque marca va bene) poi se veramente ti piace(non voglio assolutamente scoraggiarti ma, il violino è difficilissimo da suonare e molti, pur con la buona volontà dopo un anno o due abbandonano) dovrai cambiarlo.Perciò vedi tù! io dopo 2 anni ho dovuto cambiarlo con uno di liuteria, perchè ho iniziato a fare dei pezzi che con un violino da 200€ tribuli però ho dovuto spendere circa 5000€!!!,perchè spendendo di meno c'è poca differenza dal violino da 200€ e spendere 1000 o2000€ e avere poco di più...secondo me non vale la pena... comunque, anche nella difficolta non mollare è solo questione di tempo...ma avrai una grandissima soddisfazzione.Ciao!!! :D :D :D
Avatar utente
claudio
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 12785
Iscritto il: sabato 15 maggio 2004, 0:00
Località: Tivoli
Contatta:

Messaggio da claudio »

sono molto d'accordo con quanto hai scritto, Pagan, tranne che su un aspetto:

NOn è assolutamente vero che spendendo meno di 5000 euro si trovano solo schifezze di poco superiori strumenti da 200 euro. Eccellenti strumenti si trovano a 1500, 1000 o anche a 500 euro. Tutto sta nella qualità della finitura, ma ogni strumento che si rispetti deve avere misure e suono più che rispettabile. Ho molti clienti professionisti che ormai usano regolarmente questi strumenti "economici" come validi sostituti degli strumenti più costosi. Ciò accade molto spesso per i professori d'orchestra che spesso e volentieri si trovano in tournee oppure a suonare in condizioni climatiche difficili (in riva ad un lago per esempio). In questi casi spesso si preferisce tenere a casa lo strumento "buono" e portarsene dietro uno "da battaglia".
I tempi in cui si trovavano in giro strumenti di fabbrica che anche per 1000 euro avevano un suono mediocre, sono finiti. In questo senso la Cina ci è vicina, solo che non tutti i liutai tengono strumenti di tale fatta perchè non sempre una Cina così vicina è cosa gradita.

Ci si potrebbe quindi chiedere se spendere 5000 o 10000 euro in strumenti di liuteria possa valerne la pena. Uno strumento di buona liuteria italiana è sempre un buon investimento perchè esso si rivaluta con il tempo. Se poi il liutaio in questione fa suonare bene i suoi strumenti, oltre che farli belli, tanto meglio.
kinda
Utente Registrato
Utente Registrato
Messaggi: 2
Iscritto il: lunedì 30 maggio 2005, 0:00

Messaggio da kinda »

Vi ringrazio siete stati gentilissimi! :D :D :D
Avatar utente
licuti
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 517
Iscritto il: martedì 24 maggio 2005, 0:00
Località: Lodi ma preferirei altro...
Contatta:

Messaggio da licuti »

A questo punto chiedo direttamente conferma a Claudio di quanto mi hanno riferito ed ho riportato in un altro topic.
La bontà di "farsi costruire" un violino è anche e soprattutto quella di ottenere un violino che abbia il suono desiderato; un esempio personale: amo moltissimo i violini dal suono vellutato, morbido (ho in mente un violino del mio maestro, uno Iorio (scuola napoletana) della prima metà dell'Ottocento) e mi piacerebbe farmi costruire un violino con queste caratteristiche.

Di una affermazione del genere vorrei avere conferma: in che limiti è possibile esprimere i propri desiderata al liutaio ed in che limiti egli ha possibilità di muoversi?

Un saluto
Avatar utente
claudio
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 12785
Iscritto il: sabato 15 maggio 2004, 0:00
Località: Tivoli
Contatta:

Messaggio da claudio »

Chi più o chi meno, ogni liutaio esprime "costanti variabili" nell'ambito del proprio lavoro, nel senso che la propria impronta sarà in ogni caso distinguibile in strumenti di voce scura, chiara, nasale, ecc ecc.
Tuttavia l'importante è trovare un buon feeling con il liutaio e i suoi strumenti, non si può pretendere da un liutaio qualcosa che egli stesso non può dare. Ottenere una voce morbida e vellutata non è solo questione di strumento adatto, ma è anche la capacità del violinista di ottenere un simile timbro e di saperlo conservare e magari evolvere. Ad esempio Oistrakh aveva un suono molto morbido, Heifetz possedeva un suono più chiaro ed aggressivo. Chiaramente questi non sono giudizi assoluti, ma è il comprendere come l'impronta del suono dipenda strettamente dal musicista, in primo luogo. Chiarito ciò si ordinerà lo strumento che si desidera al liutaio e quando ne sarà terminata la costruzione si procederà alle dovute prove, magari in una bella sala da concerto e con più strumenti a disposizione. Se lo strumento convince lo si paga, altrimenti tanti saluti e amici come prima. :lol:
Bisogna anche tenere conto del fatto che uno strumento nuovo non potrà mai suonare come uno strumento ben suonato e ben conservato di 200 anni, tuttavia lo strumento nuovo mostrerà già all'inizio le caratteristiche fondamentali del suo suono. Un violino che ha un suono aspro e sgraziato fin dall'inizio è improbabile che diventi buono con il tempo.
Avatar utente
licuti
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 517
Iscritto il: martedì 24 maggio 2005, 0:00
Località: Lodi ma preferirei altro...
Contatta:

Messaggio da licuti »

Ok, Claudio, la tua risposta è saggia e condivisibile.
Una ulteriore domanda (da semi-profano) la forma e le dimensioni del violino, come incidono sul suono prodotto? Ad esempio, un violino più "grande" ha un tono più basso? Perché alcuni sono particolarmente squillanti?
Queste domande hanno senso?

Un saluto
Avatar utente
claudio
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 12785
Iscritto il: sabato 15 maggio 2004, 0:00
Località: Tivoli
Contatta:

Messaggio da claudio »

la forma e le dimensione di un violino incidono grandemente sulla qualità del suono. Con violini di grandi dimensioni e spessori sottili si avranno strumenti che "violeggiano" (simili alla viola) e con violini piccoli si ottengono strumenti dalla voce chiara ed argentina. Però non finisce qui, perchè anche le bombature, gli spessori e l'altezza delle fasce incidono in maniera fondamentale sul suono, al punto che un violino grande può anche suonare chiaro ed argentino.
Per "squillante" io intendo un timbro chiaro, uno strumento piuttosto pronto nella risposta ma con una qualità del suono non necessariamente morbida o carezzevole per l'orecchio. In questo caso è abbastanza facile fare violini squillanti, basta lasciare gli spessori un pò più grossi ed il gioco è fatto (o quasi). Se invece si desidera un tono squillante, al tempo stesso ricco di armonici, bisognerà prestare particolare attenzione a tutti gli elementi che ho sopra accennato: bombature, spessori, forma, ecc ecc.
Non c'è una regola fissa per ottenere un certo tipo di suono perchè ogni liutaio può essere l'antitesi di un altra. L'importante è fare esperienza del proprio lavoro, così da crescere su di esso. In questo senso si sviluppa la propria individualità.
Se, idealmente, sezionassi lungo l'asse longitudinale il primo violino della mia carriera e l'ultimo, non noterei notevoli differenze di spessori, di materiale, di altezza delle fasce, di altezza delle bombature. Eppure il primo violino che ho costruito nel 1975 aveva una voce decisamente scura, niente a che vedere con la prontezza e la ricchezza di armonici dell'ultimo strumento fatto qualche mese fa. Ad occhio non si notano grosse differenze, ma chi ha costruito lo strumento sa che le differenze spesso corrono sul filo del decimo di millimetro, su una zona di spessore lasciata più sottile o più spessa, su una bombatura più tesa, rispetto ad una più piena.
pagan
Utente Registrato
Utente Registrato
Messaggi: 21
Iscritto il: domenica 27 febbraio 2005, 0:00
Località: cuneo

Messaggio da pagan »

Chiedo umilmente perdono, è che i violini che ho trovato a quei prezzi suonavano poco piu del mio da 200€!,si vede che volevano fregarmi :evil: ! ciao-ciao!
claudio ha scritto:sono molto d'accordo con quanto hai scritto, Pagan, tranne che su un aspetto:

NOn è assolutamente vero che spendendo meno di 5000 euro si trovano solo schifezze di poco superiori strumenti da 200 euro. Eccellenti strumenti si trovano a 1500, 1000 o anche a 500 euro. Tutto sta nella qualità della finitura, ma ogni strumento che si rispetti deve avere misure e suono più che rispettabile. Ho molti clienti professionisti che ormai usano regolarmente questi strumenti "economici" come validi sostituti degli strumenti più costosi. Ciò accade molto spesso per i professori d'orchestra che spesso e volentieri si trovano in tournee oppure a suonare in condizioni climatiche difficili (in riva ad un lago per esempio). In questi casi spesso si preferisce tenere a casa lo strumento "buono" e portarsene dietro uno "da battaglia".
I tempi in cui si trovavano in giro strumenti di fabbrica che anche per 1000 euro avevano un suono mediocre, sono finiti. In questo senso la Cina ci è vicina, solo che non tutti i liutai tengono strumenti di tale fatta perchè non sempre una Cina così vicina è cosa gradita.

Ci si potrebbe quindi chiedere se spendere 5000 o 10000 euro in strumenti di liuteria possa valerne la pena. Uno strumento di buona liuteria italiana è sempre un buon investimento perchè esso si rivaluta con il tempo. Se poi il liutaio in questione fa suonare bene i suoi strumenti, oltre che farli belli, tanto meglio.
Avatar utente
claudio
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 12785
Iscritto il: sabato 15 maggio 2004, 0:00
Località: Tivoli
Contatta:

Messaggio da claudio »

il fatto è che trovare un violino fatto bene è difficile, ma trovare un violino fatto bene che suoni anche meglio è ancora più difficile! :lol:
MazzottiViolin
Utente Registrato
Utente Registrato
Messaggi: 21
Iscritto il: giovedì 2 giugno 2005, 0:00
Località: Piacenza
Contatta:

Messaggio da MazzottiViolin »

Ciao a tutti,
secondo me la qualità sonora di un violino dipende per il 60/70% dalla qualita del legno,intesa come stagionatura e venatura.
In secondo luogo,cio' che il liutaio può fare per costruire un violino che suoni come richiesto,dolce o incisivo,è lavorare sugli spessori e sulle bombature,piu' che sul modello stesso.
Spessori della tavola fini ed uniformi,danno spesso un suono morbido e continuo,mentre spessori piu' generosi sul fondo nella parte centrale,conferiscono,a parere mio e della mia esperienza,una rigidità maggiore della cassa,è di conseguenza un arricchimento delle armoniche acute e dell'incisività del suono.
Un esempio banale ma chiaro,sono i violini di Guarneri del Gesu',modelli imprecisi ed irregolari,spessori abbondanti e irregolari:suono graffiante e aggrssivo.
Gli strumenti di Stradivari,molto piu' "perfetti" per quanto riguarda modello e spessori,hanno indubbiamente qualità piu' armoniose e soavi!
Questo è solo un esempio,inquanto si trovano violini dello stesso autore con misure e spessori differenti,visto che ha fatto un lunghissimo periodo di produzione.
Questo per affermare che un liutaio esperto ha la capacità di fare lo strumento secondo quello che gli viene richiesto,nei limiti del possibile e comunque paragonare un qualunque violino di liuteria artigianale di basso costo/qualità ad un violino cinese di fabbrica da 100 euro,mi sembra veramente una assurdità!
Avatar utente
suwa
Utente Attivo
Utente Attivo
Messaggi: 240
Iscritto il: venerdì 25 giugno 2004, 0:00
Contatta:

liutaio speciale

Messaggio da suwa »

Hei,amisci
ho un amico che fabbrica strumenti veramente bene....e anche suonano bene...l'unico problema è che non sono bilanciati...ma comunque non sono male..ottimo legno..ottima vernice..bel colore, etc. etc.
questo liutaio si chiama Rampinus...Claudius Rampinus...se vi interessa vi mando l'indirizzo...
mi pare fosse di Pisa..o da quelle parti..
ciao
:lol: :lol: :lol: w
ps comprate un strumento italiano e possibilmentedi valore!!!
Avatar utente
claudio
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 12785
Iscritto il: sabato 15 maggio 2004, 0:00
Località: Tivoli
Contatta:

Messaggio da claudio »

Matteo, non pensi che far dipendere la bontà di un violino per il 60/70% dal legno sia un pò troppo deresponsabilizzante per il liutaio? Se così fosse, si potrebbe quasi dire che il lavoro di un liutaio è ridotto a quello di ottimo conoscitore di legni, dotato di qualche abilità manuale.
Per la mia esperienza posso dirti che ho fatto violini con legni di tutte le qualità, sempre restando nell'ambito dei legni della tradizione (abete e acero), ogni volta ho dovuto stupirmi di come il risultato sonoro sembrava quasi indipendente dalla bellezza dei legni, dalla marezzatura, dal peso, ecc ecc.
Va da sè che un legno ben stagionato consente una messa in ope ra tranquilla e senza deformazioni, una venatura di un certo tipo può aiutare il conseguimento di certi obiettivi di sonorità, ma far dipendere da ciò addirittura il 70% della qualità sonora dello strumento, mi sembra veramente esagerato. Se poi si vuole considerare il costruire un violino con un legno non stagionato e freschissimo, allora direi che in questo caso l'importanza del legno è del 100%!
MazzottiViolin
Utente Registrato
Utente Registrato
Messaggi: 21
Iscritto il: giovedì 2 giugno 2005, 0:00
Località: Piacenza
Contatta:

Messaggio da MazzottiViolin »

si effettivamente ho esagerato un po' con le percentuali!....
però rimango della convinzione che una tavola della val di fiemme,maschiata invecchiata 20 anni,con la classica venatura stretta al centro che si allarga alle estremità,beh,suona gia da sola,puoi fare anche spessori irregolari modelli stretti o larghi,che questa suona come un tamburo,guarda,per gli aceri,effettivamente la stagionatura influisce sul peso e sulla stabilita della fibra,ma sul suono è il classico"terno al lotto",ma per l'abete,anche un violino cinese,con una tavola come sopra descritto,secondo me,suona che è un piacere!
Ciao Claudio!
Avatar utente
claudio
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 12785
Iscritto il: sabato 15 maggio 2004, 0:00
Località: Tivoli
Contatta:

Messaggio da claudio »

Matteo, condivido in pieno la tua passione per l'abete stretto al centro che va ad allargarsi alle estremità. Anch'io lo preferisco sopra ogni altro tipo. Tempo fa in questo forum abbiamo parlato anche dell'abete del Latemar che è di una bontà eccezionale. Lo hai mai provato? Io ne ho un tavolone da cui ne ricavo le catene per i miei strumenti. Trovo che abbia una pasta ancor più setosa ed è anche molto leggero ed elastico. Sicuramente da provare.
Rispondi