claudio ha scritto:Significa prima di tutto capire come suona prima di pensare di modificarlo, uno strumento. Ad esempio, lo strumento di Eugene aveva il classico suono a "scatoletta" tipico degli strumenti di fabbrica, ovvio pensare che in sede di costruzione non siano andati troppo per il sottile lasciando un pò troppo legno. Ho modificato solo tavola armonica in questo caso.
Quindi gli interventi sulla catena ed anima sono la conseguenza del lavoro sulla tavola armonica?
Non chiedo in quali punti lo spessore è stato ridotto perchè mi è parso di capire che la "mappa" degli spessori sulla tavola armonica è abbastanza complessa e dovrebbe rappresentare buona parte del bagaglio professionale del liutaio ma...... in linea di massima dove si mangia il legno? Si riesce a capire preliminarmente la sovrabbondanza con la pressione delle mani sulla tavola armonica? dal suono che lascia quando è perscossa?
Ho notato comunque sui violini vecchi di liuteria che lo spessore della tavola armonica, traguardando sulle effe, sembra minore rispetto ai cinesi.
In ultimo........... abbi pietà.
Suono a "scatoletta" è quel suono aspro che riscontriamo nei cinesi economici?.A parte le corde che certamente influiscono,anche il ponticello dovrebbe avere la sua parte.
Ho notato sui violini di liuteria che spesso i piedini dei ponticelli hanno la base sottilissima rispetto a quelli cinesi.
Anche l'altro violino che ho comprato usato ( Hofner h 66) e vecchio di 21 anni ha i piedini sottilissimi ed il ponticello auber.
Ho provato ( nessuno me ne voglia per l'audacia) ad assottigliare i piedini del cinese, essenzialmente per ridurre l'altezza che mi sembrava eccessiva data la distanza delle corde rispetto alla tastiera.
Ho messo una striscia di carta abrasiva fine sulla tavola armonica, di larghezza pari a quella del ponticello, incollandola appena con una sporcata di stick per francobolli. Ho carteggiato i piedini del ponticello con movimenti avanti ed indietro per un intervallo massimo di 5 mm. (contenuto nella zona delle tacche) avendo cura di tenerlo perpendicolare alla tavola ed ortogonale alla sua linea mediana. Lo spessore dei piedini si è ridotto alla parte interna sino a circa 0,5 mm. Il suono mi è parso migliorato.
Certamente ho commesso parecchi errori.primo fra tutti quello di aver liberato la tavola armonica dalla tensione dele corde con il rischio di predere l'anima (

).Ma.....esiste questo rischio con i cinesi?
ed in genere con i violini?
Claudio penserà : se non hai un c.... da fare perchè non vai fare un bagno in mare? Lo so.... ma almeno dimmelo tu.
