Beh, i mercatini sono dei posti molto simpatici. Si vedono un mucchio di cose originali e s'incontra gente.
Anche io ho acquistato un violino ad un mercatino, portava l'etichetta di un celebre liutaio francese ed era molto malridotto. L'ho pagato un po' più di quello che avrei voluto, ma la venditrice era una signora molto simpatica.
L'ho portato a casa e dopo molta fatica (c'erano un paio di rotture nel manico) sono riuscito a montarlo.
Quindi l'ho sottoposto al vaglio di mio figlio che è stato lapidario:
"Questo violino fa schifo!
Papà, questo è il peggior violino che tu abbia mai comprato.
Suona pure peggio del mio vecchio Stentor."
Incoraggiato dal giudizio ho aperto il violino per studiarlo meglio e dargli una sistemata migliore.
E come spesso mi capita ho fantasticato sulla storia strana di quel violino.
Approfitto per condividerla con voi, magari dopo il terzo o quarto lancio di uova marce smetto.
Nella bottega di un famoso liutaio l'attività freme, gli apprendisti sono al lavoro.
Il maestro controlla che il lavoro venga eseguito a regola d'arte, dispensando consigli e intervenendo di persona quando necessario.
Passa vicino a uno dei giovani e:
MAESTRO: Come va ragazzo, a che punto è il violino per il conte?
RAGAZZO: Bene maestro, ho finito il fondo e le fasce, mi sembrano venuti bene, ma non è ancora arrivata quella fornitura per le tavole armoniche.
M. Accidenti, questo ritardo non ci voleva. Vai a controllare dal fornitore. Intanto portati avanti col lavoro, fai il manico e comincia a montarlo.
Alcuni giorni dopo
M: Allora ragazzo, il violino per il signor conte? L'ho incontrato ieri e mi ha chiesto del violino. Sai vuol regalarlo alla contessa per il suo compleanno e la data si avvicina.
R: Mi spiace maestro, il legno per le tavole non è ancora arrivato. Ho cercato anche altrove, ma in tutta Parigi del buon abete non si trova.
M: Accidenti ragazzo, il tempo passa e poi dobbiamo pure verniciarlo. Trova dell'abete da qualche parte, prendi qualche panca rotta, vedi tu. Non possiamo aspettare ancora o il violino non sarà pronto per tempo.
Il giorno dopo
R: Ecco maestro, ho trovato questo legno.
M: Finalmente! Mi sembra un po' pesante, ma non fa nulla, subito al lavoro.
Alcuni giorni dopo
M: Ragazzo, ma come non è ancora pronta questa tavola? Guarda che ho promesso al signor conte che il suo violino sarebbe stato pronto per tempo. Un bellissimo violino.
R: Maestro, ho appena finito l'esterno, ma questo legno è durissimo, che fatica lavorarlo.
Il maestro osserva bene la tavola e:
M: Ragazzo non ci perdere tempo, tanto questo legno non suonerà mai. Dai una sbozzata all'interno e poi chiudi. Tanto la contessa a stento sa che il violino va a sinistra e l'archetto a destra, neanche se ne accorgerà. Però mi raccomando la filettatura le f e tutto il resto. Un violino che esce dalla mia bottega deve essere impeccabile!
R: Ma, maestro.....
M: Ragazzo, se il violino suona male è colpa della contessa, ma se è brutto è il mio nome che ne soffre.
Non so se la storia sia tutta frutto della mia fantasia, ma in questo violino era veramente stridente il contrasto fra la qualità di alcuni particolari e la lavorazione interna della tavola armonica.
Questa era priva di catena e pesava ben 164 grammi.
Ma volete mettere il fascino del mercatino!!!
Un saluto a tutti e di nuovo auguri alla sposina Rossano
ps avete indovinato il nome del liutaio?
Ma tu... da quanto suoni?