La differenza timbrica può dipendere non solo dalla qualità del legno del ponte, rispetto a quello precedente, ma anche dal modello stesso ('Bausch' è un modello, fra i vari a disposizione).
Le dimensioni e la posizione degli 'occhi' e dell'arco inferiore enfatizzano alcune qualità della nota rispetto ad altre. Ogni modello di ponte genera quindi un suono con caratteristiche timbriche diverse, su uno stesso strumento.
Non li ho assottigliati, poggiano abbastanza bene, e poi ora non avrei tempo. E poi tanto oggi vedo di comprarne un altro.
Sapete consigliarmi una marca di fabbrica che produca ponti decenti a buon prezzo? Però temo che nei dintorni della mia zona sarà difficile trovarli. Abbiamo il festival di Spoleto e non abbiamo un negozio decente di strumenti ad arco... a volte i paradossi!
(solo un es. : in un negozio a foligno vendono le dominant a 50 euro!!!! ed è l'unico ad averle!che furto! Fortuna che c'è internet dove ho preso le pirastro tonica a 23 euro, sp incluse )
Non è detto che un miraggio non possa essere realtà ...
I piedi non si assottigliano tanto per perfezionare il punto di contatto (cosa che si ottiene facendo scorrere avanti ed indietro il ponte, collocato correttamente, su un foglio di cartavetro interposto fra ponte e tavola) quanto perchè bisogna eliminare ogni massa di legno superflua - secondo determinati criteri - che se eccede finisce per stoppare il suono anzichè trasmetterlo, oppure ne altera le caratteristiche.
Grazie Neuma per tutti questi consigli ma ancora non saprei dove mettere mano per fare tutte queste cose!
Non conosco ancora questi criteri ne ho ancora l'orecchio per apprezzare miglioramenti significativi in tal senso!
Poi ho pur sempre un violino cinese pagato 100 euro! Per carità, non suona male, anzi, non aspettavo che con le tonica suonasse come suona ora, però non so fino a che punto tutte queste accortezza siano indicate su di lui!
Per ora voglio trovare un buon ponticello 4/4 e vedere che succede! Però ho capito una cosa, quando le corde si allentano (per cambiare il ponte) e poi si riaccordano bisogna suonare almeno una buona mezz'ora prima di vedere la reale resa acustica, devono ben adattarsi a tutte le nuove caratteristiche di risonanza e stabilizzarsi, nonchè distribuire uniformemente sulla loro superficie la colofonia lasciata dall'arco la quale, per quel poco di esperienza che ho, mi sembra che incida non poco sulla vibrazione.
Confermate quello che dico o sono solo mie impressioni sbagliate?
Non è detto che un miraggio non possa essere realtà ...
La pece veramente va TOLTA dalle corde, e il più spesso possibile prima che si formi una crosta di cracia che non può che peggiorare il suono... non DISTRIBUITA uniformemente.
Il ponte aveva già i solchi per le corde o glieli hai fatti tu?
No il ponte non aveva solchi, le ho semplicemente disposte equidistanti le une dalle altre, ma dei piccoli solchi si sono già formati dopo che le ho tese per l'accordatura e ora sono stabili! Spero però di trovare un ponticello nel negozio di zona altrimenti devo acquistarlo su internet e mi costa più la spedizione che il pezzo!
Non è detto che un miraggio non possa essere realtà ...
JeffHanneman ha scritto:allora consentimi di ammirare Steve vai.....
Bravo!!!anch'io sono chitarrista e lo invidio per la sua tecnica, la sua capacità di trasmettere emozione attraverso la sua musica, la costante ricerca di sinergie tra generi musicali e la sua forte spiritualità...
Ma come si fa a non volere un violino quando si vede una masterclass di Perlman???????
Con questo non voglio dire che non si possa essere autodidatti...anzi io, per quanto riguarda la chitarra, ho seguito circa sei mesi di lezioni da un parente e per il resto ho proseguito lo studio dello strumento da solo...
Mi piace del resto comporre musica principalmente con la tastiera ma mi rendo conto che i miei risultati non sono assolutamente professionali...
la differenza secondo me sta nel suonare davanti a gente "ignorante" (passatemi il termine è insenso buono) oppure davanti ad una platea composta da musicisti professionisti e fonici...è tutta un'altra cosa!!
E l'esperienza di chi prima di noi si è cimentato nelle cose che vogliamo intraprendere secondo me è essenziale...
Certo l'insegnate conta moltissimo e sicuramente può rovinare come alimentare allo sfinimento la passione di uno studente...questo è un argomento discusso da sempre.
E' chiaro che affidandoci ad un insegnante si corre il rischio, se l'insegnante non è bravo, che la nostra passione per una determinata disciplina si spenga ma secondo me vale la pena di provare...una passione che non comporta sacrificio non è una vera passione!!
E voglio sottolineare una cosa che magari non c'entra ma per me è importantissima: un insegnante, secondo il mio parere, è bravo non quando è un genio ma quando sa farti vibrare le corde del cuore attraverso la sua disciplina. Quando si vede che egli la ama sopra ogni cosa e la sente dentro ma non te la impone, te la fa capire e te la trasmette; ascolta le tue perplessità, le tue parole e anche se esse sono infantili è in grado di illustrarti dove errano nel modo più leggero possibile.
Sarò un romantico ma sapete quanto vorrei essere Alessandro soltanto per avere come maestro personale Aristotele?
Ho avuto un solo insegnante degno di questo nome ed egli più che insegnarmi nozioni mi ha insegnato la vita, o almeno una sua parte. Perchè in sostanza è questo che si cerca di raggiungere attraverso ogni disciplina.
Ma questo è il mio modesto parere...sono accolte obiezioni!!!
Quoto parecchie cose di andre_mago, e segnatamente a proposito degli insegnanti che fanno disamorare.
Uno può essere (o fare) l'adolescente con tutta la baldanza annessa e connessa, ma le cose vere vengono insegnate da maestri, e richiedono un lavoro guidato, un rapporto personale che fa crescere.
Per inciso, vi assicuro che tentare di fare questo insegnando, com'è il mio caso nella vita reale, informatica, è tutt'altro che facile.
Certo, siamo abituati ad accontentarci di poco, per esempio fare qualche canzoncina col violino, cosa divertente e gratificante, o - come accade ai miei scalcagnati ragazzotti- chattare notti intere su MSN, cosa ancora più divertente (?) e gratificante. E molti adolescenti, di qualunque età, fanno finta che il livello della questione che ho detto prima non esista.