"entrare" nelle corde

Suonare e costruire i violini
volosauro
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"entrare" nelle corde

Messaggio da volosauro »

Cari Amici del Forum,
ho letto da qualche parte che per dare più corpo al suono, per dare più sonorità alle note non è necessario imprimere più forza (più pressione) all'archetto, ma dare più "peso"... (almeno così credo di ricordare)

:? Spero di essermi spiegato... :?

In effetti dando solo più pressione, il risultato è un fiero "gracchiare" :cry:
(o gracidare :oops: )

Chi mi può dire la tecnica corretta? (polso, peso, velocità o che?)

Grazie.
Ancora BUON ANNO a TUTTI
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artico
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Messaggio da artico »

Ciao Volosauro..
Chi ti risponde è un dilettente come te che sta affrontando il tuo stesso problema.
Attendendo la risposta di qualche luminare che sicuramente ci aiuterà, posso dirti che la sensazione che ho io è che per ottenere un suono pieno bisogna alleggerire spalla, braccio polso...il pollice deve essere morbido,e scaricare tutto il peso e la tensione sui polpastrelli delle dita...dosando indice nell' arcata in su e allegerendo con il mignolo man mano ci si avvicina al tallone.
Io, per esempio, comincio tirando l'arco molto ...ma molto lentamente cercando l'omogeneità del suono con tutto l' arco, e tutto il "peso" cerco di scaricarlo attraverso la presa delle dita che tengono l' arco...il tutto con la massima leggerezza.
Il gomito serve solo per orientare il braccio verso la corda da suonare..il suo movimento deve essere...non so..."passivo"?...non deve influenzare l' arcata con movimenti bruschi o tensioni.

La mia non vuole essere una risposta alla tua domanda pochè non ne tengo la facoltà e sicuramente qualche amico esperto ci darà delle dritte.

Siccome è un pò di tempo che volevo chiedere consigli sulla ricerca "personale" del suono, ciò che ho detto è una cosa sbagliata?...o l' approccio allo studio può essere valido?
Grazie di cuore a chi potrà rispondere.
volosauro
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Messaggio da volosauro »

:D
Ciao Artico!
Grazie per la risposta. E' già consolante sapere di essere in due (almeno in due, chissà quanti altri nella nostra stessa situazione...)
Mentre aspettiamo i consigli agognati, proverò a mettere in pratica i tuoi suggerimenti.
Immagino che una certa "morbidezza" sia fondamentale.
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MCR
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Messaggio da MCR »

Ecco un altro principiante! :D

In mancanza di niente scrivo qui quello che ha risolto i miei problemi...

Allora, per moderare il "volume" si può agire sulla pressione che i crini hanno sulla corda, sulla quantità di crini che aderiscono ad essa e sulla velocità dell'archetto.
Per moderare la quantità di crini basta( 8O ) inclinare l'archetto in modo da usare meno crini.
Per esercitare più forza sulla corda ci vuole allenamento, infatti devi sapere fino a dove puoi spingerti senza far fischiare la corda.
Poi la velocità dell'archetto penso sia importantissima. Se devi fare un pezzo piano userai pochissimo arco e possibilmente la parte superiore o starai a metà... Se devi fare un pezzo fortissimo. userai tutto l'arco.

Aspetto comunque consigli di chi è più competente:D
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Messaggio da volosauro »

MCR ha scritto:Ecco un altro principiante! :D

In mancanza di niente scrivo qui quello che ha risolto i miei problemi...


Aspetto comunque consigli di chi è più competente:D
Grazie anche a Te per la risposta. Proverò.
A presto.
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Manfio
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Messaggio da Manfio »

La produzione del suono - e del volume sonoro - è una materia assai complessa... in generale si deve utilizzare più pressione nell'arco e posizionare l'arco più vicino all ponticello. Ma non è così semplice... sono pochissimi i suonatore che producono un suono "fortissimo" (e all stesso tempo bello), soltanto una piccola parte dei suonatore sono capace di farlo. Ci sono suonatore che utilizzano più la velocità dell'arco per produrre più volume (Heifetz, per esempio).
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Re: "entrare" nelle corde

Messaggio da Giva »

volosauro ha scritto:Cari Amici del Forum,
ho letto da qualche parte che per dare più corpo al suono, per dare più sonorità alle note non è necessario imprimere più forza (più pressione) all'archetto, ma dare più "peso"... (almeno così credo di ricordare)
se spingi con l'indice dai più peso sull'arco.. ma forse non ho capito la tua domanda..
volosauro ha scritto:Chi mi può dire la tecnica corretta? (polso, peso, velocità o che?)
il tuo insegnante cosa dice?
"Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte"
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Manfio
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Messaggio da Manfio »

I maestri aiutano abbastanza, ma in generale noi abbiamo bisogno di
cercare il nostro suono.
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Alfredo
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Re: "entrare" nelle corde

Messaggio da Alfredo »

Il corpo del suono è dato principalmente dall'equilibrio di tre elementi, la pressione dell'arco, la velocità dell'arco e il punto di contatto dei crini sulla corda.
Sei tu che dosi questi elementi per ottenere il suono che vuoi o che puoi.
Una cosa che non è facile da distinguere è se un suono è appoggiato o no, se si scarica il peso del braccio sulla corda oppure no. Una spia per questo può essere la sensazione di appenderti con il braccio destro alle corde, oppure di tirare l'arco con tutta la spalla "entrando" appunto nelle corde.
Non è così facile da spiegare scrivendo, è una sensazione che devi cercare tirando l'arco.
La potenza del suono poi è un'altra cosa, la famosa "cavata" è una dote abbastanza innata, anche se si può studiare il forte e l'appoggio dell'arco, il suono potente che corre in sala è paragonabile alla voce potente di un cantante.
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Manfio
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Messaggio da Manfio »

La "cavata" di Vadim Guzman è una cosa impressionante, l'ho sentito
in New York, è un suono potentissimo, e dopo non soltanto il suono ma l'interpretazione, etc.
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Esteban86
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Messaggio da Esteban86 »

per avere un suono potente la mia prof dice sempre di dover sentire il gomito pesante......attenzione!!! se scarichi il peso nel polso rischi di irriggidire quest' ultimo, creando tensioni ed avendo un suono lieve..........lei dice sempre questo: "senti il gomito pesante, esso fa da timone......da perno!!!"
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Messaggio da volosauro »

:D
Veramente grazie a tutti per i preziosi consigli.
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artico
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Messaggio da artico »

Grazie a tutti anche da parte mia.
Personalmente mi risultano molto chiare le spiegazioni di Alfredo e Estaban...
Concordo nel fatto che lo studio debba andare nella direzione di questa ricerca di sensazioni di "appenderesi" alle corde, di "gomito pesante"...
ed è quello che faticosamente sto cercando...deve essere properio in ricerca personale!!
E per me un' ulteriore conferma che la " via" perseguita è quella corretta.

Mi permetto di aggiungere che questa ricerca deve essere fatta con un approccio psico-fisico il più naturale possibile, senza forzare o sforzarsi di ottenere progressi immediati.
A volte mi "inc...o" con il risultato di irrigidirmi.
Altre invece, imposto questa ricerca con una " finta" rassegnazione...e piccoli miglioramenti o variazioni ( in positivo) del suono arrivano.
Se dico delle stupidaggini correggetemi senza pietà...
Grazie ancora.
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Messaggio da Esteban86 »

@ artico:
pensa che la mia prof. dice spesso "assapora questa morbidezza, la devi sentire se no non funziona".........ed è quello che dico spesso ai miei pochi alunni a cui insegno le basi principali del violino, dico: "il violino più che altro è uno strumento di sensazioni....."
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pupazza
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Re: "entrare" nelle corde

Messaggio da pupazza »

Alfredo ha scritto:Il corpo del suono è dato principalmente dall'equilibrio di tre elementi, la pressione dell'arco, la velocità dell'arco e il punto di contatto dei crini sulla corda.
Sei tu che dosi questi elementi per ottenere il suono che vuoi o che puoi.
Una cosa che non è facile da distinguere è se un suono è appoggiato o no, se si scarica il peso del braccio sulla corda oppure no. Una spia per questo può essere la sensazione di appenderti con il braccio destro alle corde, oppure di tirare l'arco con tutta la spalla "entrando" appunto nelle corde.
Non è così facile da spiegare scrivendo, è una sensazione che devi cercare tirando l'arco.
La potenza del suono poi è un'altra cosa, la famosa "cavata" è una dote abbastanza innata, anche se si può studiare il forte e l'appoggio dell'arco, il suono potente che corre in sala è paragonabile alla voce potente di un cantante.

Leggendo la tua risposta alfredo per un momento ho pensato che fossi il mio maestro!Le stesse parole...è impressionante!
Comunque sì è proprio così bisogna soprattutto imparare a scaricare il peso del braccio sulla corda...sembra una lezione di fisica a sentirla questa storia.
Il mio consiglio (meno tecnico) è di imparare soprattutto a "sentire" il suono non con la mente ma con i nostri sensi. Provate a tirare l'arco lentamente, MOLTO lentamente; poi più velocemente...insomma sperimentate tutte le varianti di suono cavabili dal vostro strumento dai rumori alle note quasi impercettibili : di sicuro i nostri limiti ne usciranno rafforzati e la sicurezza nel suonare anche, perchè sapremo dove possiamo arrivare.
spero di avervi tato una mano!
un abbraccio
francy
La meta del musicista deve essere sintesi di estasi e ragione. (cit. nn ricordo di chi...)
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