La Sguscia

Strumenti, pensieri e confidenze a lume di candela.
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claudio
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@Porthos: non è solo una questione di "toc toc" ma anche di "toccamenti", pressioni, sfioramenti. Insomma è un specie di rapporto erotico. :lol:

@Turi: il principio dell'altoparlante si può applicare abbastanza anche nel nostro caso. L'abete dovrebbe essere trattato con acqua di colla 1/20 per uniformare la grana e avere il taglio il più possibile uniforme, durante il taglio del solco del filetto.

@Atomino: il tracciatore lo passo solo una volta, per affondare uso questo:

Immagine
Il coltello lo uso per rifinire le punte e la zona della nocetta.
Non capisco cosa è "agio", il filetto deve andare molto preciso nel solco, sia in larghezza che in altezza. Meglio se il filtetto resta completamente "annegato" nel solco, allo stesso livello della tavola.
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Successivamente si inizia il lavoro di rifinitura della casa e a dare un raccordo il più possibile aggraziato alla sguscia:
Immagine
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Il lavoro ò fatto essenzialmente con pialletti curvi di varie misure e rasiere di varia forma e si inizia dalle CC.

Immagine
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claudio
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Particolare della lavorazione della sguscia in corrispondenza del polmone superiore:

Immagine
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Poi si usa un pò di carta vetrata per eliminare le irregolarità più grosse e si passa alla rasiera:

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Il risultato finale è più o meno questo, successivamente si passerà alla lavorazione del bordo:

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edomarch
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mmmhhhhh! che meraviglia!!!

quasi quasi inizio a buttare giù il pdf: non mi so tenere :lol:

Caludio, come mai non sei arrivato con lo scavo fino al margine inciso a 2 mm. dal bordo, anche se hai già iniziato a rifinire? Quello servirà da riferimento quando stonderai il bordo? (ciliegina sulla torta?)
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potresti spiegarti meglio?
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mi riferisco alla quart'ultima foto inserita, quella riguardante la sguscia in corrispondenza delle CC che presenta ancora il solco del filettatore , quello oltre il filetto (la cresta).
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se ho ben capito la tua domanda, la traccia di 2mm è stata lasciata per avere un riferimento quando sarà il momento di arrotondare i bordi.
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Messaggio da Atomino »

claudio ha scritto:...Non capisco cosa è "agio", il filetto deve andare molto preciso nel solco, sia in larghezza che in altezza. Meglio se il filtetto resta completamente "annegato" nel solco, allo stesso livello della tavola.
Intendevo quanto spazio lasci oltre allo spessore del filetto che inevitabilmente viene aumentato dalla colla.

Albert
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il filetto non dovrebbe avere nessun "agio" o gioco che dir si voglia, deve andare nel solco con una leggera forzatura.
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Successivamente, passerò a mostrare alcune foto della rifinitura del bordo.
Penso sia buona cosa fare il punto sul concetto della "sguscia": come è stato evidenziato, la sguscia consente allo strumento di acquisire l'elasticità necessaria affinchè esso emetta un suono libero ed aperto. Strumenti con sgusce "fatte a caso" o poco pronunciate, come spesso accade ai principianti, posseggono una scarsa dinamica e un suono piuttosto incolore. Quello che il musicista desidera in ogni caso è un suono corposo, una grande capacità di proiezione e di armonici, e la sguscia consente di ottenere proprio questi risultati. Si potrebbe obiettare che gli Amati e i Guarneri avessero rispettivamente sgusce molto e poco pronunciate e che in ogni caso questi strumenti posseggano tutt'oggi grandissima qualità sonora. Ed è per questa ragione che nell'osservare la sguscia di uno strumento, non si deve tralasciare di osservare le bombature: in genere si può dire che uno strumento con bombature alte ha una sguscia profonda, al contrario uno strumento con bombature basse ha una sguscia molto meno pronunciata.
La profondità media di una sguscia si aggira attorno ad 1mm, quindi si facciano le ovvie proporzioni per capire le variazioni di una sguscia più o meno pronunciata.
Una bombatura alta richiede necessariamente una sguscia profonda? No, è solo un criterio stilistico, gli Amati e gli Stainer avvicinavano il violino più al concetto della "scultura" piuttosto che dello strumento musicale tout court, si osservino i fondi e le tavole di questi strumenti e si vedrà come le sgusce dopo una discesa profonda risalgano in bombature rotonde e piene, caratterizzando così un suono molto timbrato e "plastico", anche se dal punto di vista della potenza sembrerebbero meno dotati rispetto agli strumenti di altri autori classici più tardi.
Per contro, strumenti come i Guarneri del Gesù e gli Stradivari dell'ultimo periodo avevano sgusce poco pronunciate insieme a bombature poco elevate, che consentono un suono più "brutale" ma sicuramente più potente.
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Messaggio da Alfredo »

Come si modifica la bombatura con i decenni in relazione al tipo di sguscia?
Lo chiedo perchè ho visto strumenti bellissimi senza sguscia e alcuni dove la sguscia era addirittura curvata in fuori. Credo che questo sia dovuto più ad una deformazione della bombatura e ancora di più alla flessibilità della sguscia.
Se quello che ho scritto è vero allora mi chiedo come bisogna fare una sguscia per permettere alla bombatura di muoversi e deformarsi?
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@claudio:
se ho ben capito la tua domanda, la traccia di 2mm è stata lasciata per avere un riferimento quando sarà il momento di arrotondare i bordi.
sì, era proprio a quella che mi riferivo. grazie
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