DIFFERENZE fra cello di liuteria e di fabbrica
DIFFERENZE fra cello di liuteria e di fabbrica
ciaoa tutit
ecomi ancora ocn i miei dubbi e le mie domande
ma che differenza c'è ( a parte i prezzi e le modalità costruttive........è ovvia) tra il suono di un violoncello artigianale e uno 'bello' di fabbriccome dovrebbe essere un violoncello 'ideale' che suono dovrebbe avere ? ci sono differneze nel modo di suonare?
ecomi ancora ocn i miei dubbi e le mie domande
ma che differenza c'è ( a parte i prezzi e le modalità costruttive........è ovvia) tra il suono di un violoncello artigianale e uno 'bello' di fabbriccome dovrebbe essere un violoncello 'ideale' che suono dovrebbe avere ? ci sono differneze nel modo di suonare?
- Alfredo
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Re: DIFFERENZE fra cello di liuteria e di fabbrica
Ma dai, in fondo la panda ha tanti lati positivi...
Per rispondere alla domanda forse si può dire che un violoncello di fabbrica suona bene e può anche essere comodo ma quando cerchi di suonare più forte difficilmente riesce a sviluppare una gamma sonora, allora devi tirare più arco oppure premere eccessivamente per ottenere un forte.
Anche i colori sono difficilmente differenziati, quello che ottieni cambiando le velocità e le pressioni dell'arco con un violoncello di liuteria, con un violoncello di fabbrica cambia ben poco.
Per mia esperienza ho visto che gli strumenti di fabbrica in una stanza piccola possono suonare anche di più di uno strumento di liuteria e addirittura molto di più di uno strumento antico, ma andando in un luogo più ampio il fabbricone rimane piantato come un asino!!!
(X i proprietari di strumenti di fabbrica...perdonate l'ultima espressione)
Volevo aggiungere una cosa che non c'entra nulla: mi è stato detto che la sinusoide della corda di do (non so se si dice così), ha una lunghezza d'onda che si completa dopo 5 metri e quindi per giudicare una corda di do di violoncello bisognerebbe allontanarsi almeno di 5 metri...
cosa ne pensate?
Per rispondere alla domanda forse si può dire che un violoncello di fabbrica suona bene e può anche essere comodo ma quando cerchi di suonare più forte difficilmente riesce a sviluppare una gamma sonora, allora devi tirare più arco oppure premere eccessivamente per ottenere un forte.
Anche i colori sono difficilmente differenziati, quello che ottieni cambiando le velocità e le pressioni dell'arco con un violoncello di liuteria, con un violoncello di fabbrica cambia ben poco.
Per mia esperienza ho visto che gli strumenti di fabbrica in una stanza piccola possono suonare anche di più di uno strumento di liuteria e addirittura molto di più di uno strumento antico, ma andando in un luogo più ampio il fabbricone rimane piantato come un asino!!!
(X i proprietari di strumenti di fabbrica...perdonate l'ultima espressione)
Volevo aggiungere una cosa che non c'entra nulla: mi è stato detto che la sinusoide della corda di do (non so se si dice così), ha una lunghezza d'onda che si completa dopo 5 metri e quindi per giudicare una corda di do di violoncello bisognerebbe allontanarsi almeno di 5 metri...
cosa ne pensate?
- edo
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Re: DIFFERENZE fra cello di liuteria e di fabbrica
Non credo che il ragionamento fili così liscio, e la ragione dovrebbe risiedere nel fatto che il suono prodotto dal violoncello non è una sinusoide; e aggiungo "per fortuna".Alfredo ha scritto: Volevo aggiungere una cosa che non c'entra nulla: mi è stato detto che la sinusoide della corda di do (non so se si dice così), ha una lunghezza d'onda che si completa dopo 5 metri e quindi per giudicare una corda di do di violoncello bisognerebbe allontanarsi almeno di 5 metri...
cosa ne pensate?
Ma anche nel caso delle sinusoidi pure non mi sono mai accorto che variando la distanza dalla sorgente del suono vari la qualità del suono percepito.
Per approfondimenti lascio la parola ai fisici.
Ciao
- sullacorda
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La velocità del suono dipende dal mezzo in cui si propaga ma possiamo considerarla circa di 300 m/s
La lunghezza a cui si "completa" un suono a alla frequenza di x Hz è 300/x m.
Quindi un suono alla frequenza di 50Hz ha una "lunghezza" di 6 m nello spazio libero (non considerando riflessioni e quant'altro).
Nel caso del cello partendo dal fatto che il la è a 440Hz, il la un'ottava sotto è a 220 e quindi il do dovrebbe essere circa intorno ai 140 Hz e quindi si dovrebbe completare in circa la metà della lunghezza che dicevi quindi sui 2 metri e mezzo
La lunghezza a cui si "completa" un suono a alla frequenza di x Hz è 300/x m.
Quindi un suono alla frequenza di 50Hz ha una "lunghezza" di 6 m nello spazio libero (non considerando riflessioni e quant'altro).
Nel caso del cello partendo dal fatto che il la è a 440Hz, il la un'ottava sotto è a 220 e quindi il do dovrebbe essere circa intorno ai 140 Hz e quindi si dovrebbe completare in circa la metà della lunghezza che dicevi quindi sui 2 metri e mezzo
- Alfredo
- Utente Esperto II
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Mi convince molto!sullacorda ha scritto:La velocità del suono dipende dal mezzo in cui si propaga ma possiamo considerarla circa di 300 m/s
La lunghezza a cui si "completa" un suono a alla frequenza di x Hz è 300/x m.
Quindi un suono alla frequenza di 50Hz ha una "lunghezza" di 6 m nello spazio libero (non considerando riflessioni e quant'altro).
Nel caso del cello partendo dal fatto che il la è a 440Hz, il la un'ottava sotto è a 220 e quindi il do dovrebbe essere circa intorno ai 140 Hz e quindi si dovrebbe completare in circa la metà della lunghezza che dicevi quindi sui 2 metri e mezzo
Pensi che il fatto di ascoltare da almeno 2 metri e mezzo sia giusto?
- sullacorda
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Dire la verità non sono un esperto di sonologia. Penso che considerando che l'onda ha una lunghezza di circa 2 metri, 2 metri e mezzo bisognerebbe in effetti stare ad almeno il doppio della distanza perchè l'onda sia stabile nel suo "modo di propagazione". Il discorso di ambienti "grandi" in effetti torna corretto in quanto se tu ascolti un suono a bassa frequenza in un ambiente "piccolo" ne sentirai principalmente le riflessioni su pareti, mobili, soffitto, .. e rischi anche una certa riduzione del suono effettivo percepito per effetto di cancellazione con l'onda riflessa dalle superfici. Un ambiente più grande permette un ascolto del suono "vero" + una componente minore di riflessioni, .. e quindi dovrebbe in effetti essere un ambiente migliore per l'ascolto delle basse frequenza.
Sono via tutta la settimana per lavoro ma quando torno leggo un po' giro e magari possiamo discutere ancora dell'argomento .. se si parlasse di campi magnetici sarei più a mio agio, sul suono ci sono molti fattori da considerare ma penso che il discorso che ho fatto non sia poi così sbagliato.
Sono via tutta la settimana per lavoro ma quando torno leggo un po' giro e magari possiamo discutere ancora dell'argomento .. se si parlasse di campi magnetici sarei più a mio agio, sul suono ci sono molti fattori da considerare ma penso che il discorso che ho fatto non sia poi così sbagliato.

scusate se torno per un attimo al tema del post
anche se, essendo laureato in fisica il discorso del suono e delle sue riflessioni e propagazioni mi interessa e mi intriga molto.
per Claudio: certo che non volevo paragonare la Ferrari alla Panda, ma il mio scopo era quello di cercare di capire non già se la panda è meglio della ferrari, ma in che cosa si distinguono.
altro è dire la ferrari è meglio della panda, altro è dire che ha un motore così, una aerodinamica cosà, ecce ecc
per Alfredo: grazie è proprio quello che cercavo di capire, ma , se mi permetti non mi basta ancora:
violoncelli di fabbrica ce ne sono a bizzeffe, con prezzi molto variabili e da quel poco che ho cpaito, purtroppo un violoncello costruito da un liutaio ( ameno che Claudio non volgia intervenire .....professionalmente in modo molto evidente ) costano una cifra decisamante importante ( e non volgio contestare l'entità della cifra......) mentre i violoncelli di 'fabbrica' ho visto che possaono andare dai 2-300 € ( come il mio cinesino entry-level ) ai 3-5000€
quello che posso immaginare è che questi ultimi possano in qualche modo avvicinarsi al livello qualitativo di quelli artigianali, ma in cosa?
è come se stassimo parlando non più della panda , ma di una volvo o di una bmw, che certamante non saranno la ferrari di prima ma non sono nemmeno la panda!
e sicocme credo che al massimo io potrei sborsare , magari tra un annetto, una cifra così ( per me già di una certa importanza) mi piacerebe capire il 'come spenderla' dove cercare, cosa cercare, che parametri utilizzare per una scelta, che cosa cercare ...........
in effetti con il mio cinesino ( che a detta del mio maestro "non è poi male per il prezzo che hai speso") già io adesso ( e sono solo un apprendista, con un minimo di orecchio e tanta buona volontà e nulla più) mi accorgo che ha dei ben evidenti limiti ( in sonorità, per esempio quando cerco di tirare fuori qualche 'forte' oppure mi sembra 'piatto' , credo che sia quello che voi musicisti chimate il 'colore'..... )
tutto qui, non volevo certo metterre sullo stesso piano la ferrari e la panda soprattuto saperndo che Claudio è un coswtruttore di Ferrari!
se ho dato questa impressione chiedo scusa
anche se, essendo laureato in fisica il discorso del suono e delle sue riflessioni e propagazioni mi interessa e mi intriga molto.
per Claudio: certo che non volevo paragonare la Ferrari alla Panda, ma il mio scopo era quello di cercare di capire non già se la panda è meglio della ferrari, ma in che cosa si distinguono.
altro è dire la ferrari è meglio della panda, altro è dire che ha un motore così, una aerodinamica cosà, ecce ecc
per Alfredo: grazie è proprio quello che cercavo di capire, ma , se mi permetti non mi basta ancora:
violoncelli di fabbrica ce ne sono a bizzeffe, con prezzi molto variabili e da quel poco che ho cpaito, purtroppo un violoncello costruito da un liutaio ( ameno che Claudio non volgia intervenire .....professionalmente in modo molto evidente ) costano una cifra decisamante importante ( e non volgio contestare l'entità della cifra......) mentre i violoncelli di 'fabbrica' ho visto che possaono andare dai 2-300 € ( come il mio cinesino entry-level ) ai 3-5000€
quello che posso immaginare è che questi ultimi possano in qualche modo avvicinarsi al livello qualitativo di quelli artigianali, ma in cosa?
è come se stassimo parlando non più della panda , ma di una volvo o di una bmw, che certamante non saranno la ferrari di prima ma non sono nemmeno la panda!
e sicocme credo che al massimo io potrei sborsare , magari tra un annetto, una cifra così ( per me già di una certa importanza) mi piacerebe capire il 'come spenderla' dove cercare, cosa cercare, che parametri utilizzare per una scelta, che cosa cercare ...........
in effetti con il mio cinesino ( che a detta del mio maestro "non è poi male per il prezzo che hai speso") già io adesso ( e sono solo un apprendista, con un minimo di orecchio e tanta buona volontà e nulla più) mi accorgo che ha dei ben evidenti limiti ( in sonorità, per esempio quando cerco di tirare fuori qualche 'forte' oppure mi sembra 'piatto' , credo che sia quello che voi musicisti chimate il 'colore'..... )
tutto qui, non volevo certo metterre sullo stesso piano la ferrari e la panda soprattuto saperndo che Claudio è un coswtruttore di Ferrari!
se ho dato questa impressione chiedo scusa
Voglio subito chiarire un dubbio: già con 2500 euro si può avere uno strumento di prim'ordine con cui si possono affrontare agevolmente gli anni di conservatorio e anche qualcosa di più. Tanto per rimanere nel paragone automobilistico, si rimarrebbe sempre in ambito "Panda" per quanto riguarda la qualità costruttiva e il pregio artistico, nel senso che sono strumenti costruiti in Cina (ma anche in Bulgaria, Romania, ecc ecc), seguendo un buon standard di produzione. Io ne ho venduti molti di questi strumenti e sono rimasto spesso meravigliato dal loro rapporto prezzo/qualità.
Per quanto riguarda invece lo strumento d'autore, non solo bisogna essere ben motivati ad un acquisto del genere, ma bisogna anche possedere un minimo criterio che ci porti a capire con sufficiente sicurezza i pro e i contro di strumenti di tal fatta. Per questo motivo l'acquisto di uno strumento d'autore è quasi sempre rimandato dopo alcuni anni di studio.
Quindi ci vuole pazienza non solo nello studio, ma anche e soprattutto nel formare una propria "coscienza sonora" che ci porti a valutare serenamente gli strumenti che si ha occasione di suonare.
E' chiaro che con uno strumento da 300 euro le soddisfazioni sono poche, ma questo permette di capire se si è più o meno motivati a continuare lo studio e quindi di poter accedere ad uno strumento di migliore qualità. Bisogna anche prendere in considerazione che uno strumento da 300 euro, qualora si sia avuta l'accortezza di far sostituire corde, ponticello ed anima da un buon liutaio, è in grado di dare qualche soddisfazione con un investimento minimo.
Per quanto riguarda invece lo strumento d'autore, non solo bisogna essere ben motivati ad un acquisto del genere, ma bisogna anche possedere un minimo criterio che ci porti a capire con sufficiente sicurezza i pro e i contro di strumenti di tal fatta. Per questo motivo l'acquisto di uno strumento d'autore è quasi sempre rimandato dopo alcuni anni di studio.
Quindi ci vuole pazienza non solo nello studio, ma anche e soprattutto nel formare una propria "coscienza sonora" che ci porti a valutare serenamente gli strumenti che si ha occasione di suonare.
E' chiaro che con uno strumento da 300 euro le soddisfazioni sono poche, ma questo permette di capire se si è più o meno motivati a continuare lo studio e quindi di poter accedere ad uno strumento di migliore qualità. Bisogna anche prendere in considerazione che uno strumento da 300 euro, qualora si sia avuta l'accortezza di far sostituire corde, ponticello ed anima da un buon liutaio, è in grado di dare qualche soddisfazione con un investimento minimo.
andante con fuoco
- edo
- Utente Esperto II
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Sei sicuro che la frequenza del la prima corda del violoncello sia a 440 Hz?sullacorda ha scritto: Nel caso del cello partendo dal fatto che il la è a 440Hz, il la un'ottava sotto è a 220 e quindi il do dovrebbe essere circa intorno ai 140 Hz e quindi si dovrebbe completare in circa la metà della lunghezza che dicevi quindi sui 2 metri e mezzo
ciao
a me sembra che Sullacorda abbia ben detto che il LA del cello è un'ottava sotto, quindi da 440 a 220. Mi sbaglio?edo ha scritto:Sei sicuro che la frequenza del la prima corda del violoncello sia a 440 Hz?sullacorda ha scritto: Nel caso del cello partendo dal fatto che il la è a 440Hz, il la un'ottava sotto è a 220 e quindi il do dovrebbe essere circa intorno ai 140 Hz e quindi si dovrebbe completare in circa la metà della lunghezza che dicevi quindi sui 2 metri e mezzo
ciao
andante con fuoco
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Infatti dovrebbe essere 5,45 medo ha scritto: Ma allora il do quarta corda è a 65 Hz e la lunghezza d'onda e di poco superiore ai 5 m come aveva detto Alfredo.
Mi fa piacere che sia giusto, anche perchè non è un'idea mia ma di un fisico.
Si tratta di ricerche fatte sugli spettri sonori degli stumenti ad arco, ho un PDF al riguardo ma è in tedesco e io non capisco nemmeno bene la materia da poterlo tradurre, però visto che mi sembra che quì nel forum ci siano parecchi esperti, potremmo discuterne.
Riguardo al violoncello di fabbrica il discorso è relativo, dipende da cosa cerchi. Personalmente riguardo ai violoncelli di fabbrica non conosco quasi nulla, una volta ho provato un violoncello rumeno che costava 3500€ e mi è sembrato buono, però sempre "relativamente".