Domenica ho il saggio: ho lo stato d'animo di un condannato a morte
E' il secondo: il primo ero talmente imbarazzato che non riuscivo ad alzare lo sguardo per rendermi conto che, dall'emozione, avevo portato la mano di 2 toni avanti
In ogni caso il saggio è una gran conquista e una prova da superare: io sono convinto che suonare il violino ma anche solo avvicinarsi a questo e gli altri strumenti (in particolare parlo per quelli ad arco, per ignoranza per il resto degli strumenti

) per la loro natura "capricciosa" (vedi le tante possibilità di stonare, la difficoltà della posizione,ecc.) sia un diritto che va' conquistato.
Il saggio serve a crescere sia musicalmente che non: se sbagli la faccia ce la metti tu, però intanto hai avuto gli attributi di provarci e sopratutto ti rendi conto dopo di averli.
Poi che si voglia seguire una carriera o meno incentrata sulla musica è assolutamente irrilevante ai fini del saggio;non voglio altresì sottointendere che sia obbligatorio, ma provarci, almeno per me lo è.
Senza voler offendere o mancare di rispetto a nessuno, credo che non si possano affermare verità assolute senza aver fatto un saggio prima (mi riferisco a chi lo "boccia" tassativamente: ci tengo a ribadire che non contesto il pensiero e la libertà sacrosanta di espressione,ma il formulare un giudizio senza dati concreti).
Io credo che saggio o meno, il violino dà tanto e saggio o altri canali, qualcosa indietro si deve dare; che sia il mostrare i progressi fatti con il maestro, voler comunicare le emozioni che suscita suonare il violino piuttosto che un altro strumento o mettersi in gioco o ancora voler divertirsi o esibirsi, qualsiasi ragione, il saggio non è un concerto, ma un saggio punto e basta.
Per cui, una cosa è fare un saggio sapendo che si sta suonando e assistento a un saggio (e non ad un concerto, per cui un anno, 5 anni o 2 mesi non fa differenza) un'altra è aspettarsi performance spettacolari e riservare la capacità di esibirsi a chi non è reputato tecnimente all'altezza.
In 2 parole riassumere il discorso del saggio in:
Tutti hanno qualcosa da dire,tutti hanno il diritto di esprimerlo e a qualcuno il piacere di ascoltarlo
