Una pericolosa crepa...

da Bach a Kodaly, uno strumento di incredibile bellezza.
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Clairdelune
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Messaggio da Clairdelune »

:1:


Vittoriaaaaa!!
:lol: :lol: :lol:


Grazie Lino,

Clair*
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_Ale_
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Messaggio da _Ale_ »

quindi adesso riprendono i repor??? :lol:

spero di si :D salutamelo(il Menegozzo :lol: )
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Clairdelune ha scritto::1:


Vittoriaaaaa!!
:lol: :lol: :lol:


Grazie Lino,

Clair*
Prego Clair. :)

Sono felice di sentirti così su di tono.

Recentemente ho avvertito in te un certo malumore. :(

Ho percepito che la ragione era dovuta al fatto che avevo definito i tarli "piccole bestiole", quasi amichevolmente! :)
Cosa imperdonabile da chi certamente è arrivata ad odiarli intensamente.

Ecco la ragione del tuo "Vittoriaaaaa!!"...liberatorio. :lol: :lol: :lol:

Possiamo ora affermare con certezza che i tarli non ci sono, ossia c'erano tanti anni fa ed ora non ci sono più. (però ci hanno lasciato un bel po' di danni) :( :(

Ciao. :ciao2: :ciao2:
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- Lino Santoro -
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violino7
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Messaggio da violino7 »

_Ale_ ha scritto:quindi adesso riprendono i repor??? :lol:

spero di si :D salutamelo(il Menegozzo :lol: )
Sì, ma con molta saltuarietà, un poco perchè la sperimentazione sulla vernice è cosa a sè stante che richiede anche tempo, applicazione ed intuizione, quindi inevitabilmente non posso andare di corsa!

Secondo poi, certamente nei prossimi giorni mi posso dedicare pochissimo alla bottega. :(

Ma intanto il Menegozzo ancora a pezzi sta "arieggiandosi" dovutamente!

Una delle prime cose che farò sarà di incollare finalmente il manico e per una questione di comodità è bene che io faccia prima tutte le dovute levigature che servono a cassetta e riccio. :wink:

Questa operazione diciamo che è già iniziata.
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- Lino Santoro -
famar
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Messaggio da famar »

Il riccio da rifinire è già una bella rogna, mi ero fatto delle minirasiere sagomate ma essendo le spire circolari si viene a lavorare sulla vena in tutte le direzioni e non sempre il verso è favorevole. Poi parlando della verniciatura sempre del malefico riccio, finchè andavo a pennello tutto abbastanza bene. Quando sono arrivato alla lucidatura finale a tampone sono arrivati i dolori. Già all'interno delle C dei fianchi o all'attacco del manico con le fasce era tosto far "correre" il tamponcino ma nel riccio diventa un vero rebus. Non si arriva mai all'interno delle spire, in compenso si toglie vernice sugli spigoli. Avevo pensato anche ad un microtampone da tenere con delle pinzette ma poi ho lasciato stare. Il risultato è che la prima voluta, dove col tampone sono arrivato, ha una lucentezza più morbida rispetto a dove ho lasciato la vernice data a pennello. Forse sul violoncello che ha riccio più ampio troverai meno criticità o magari hai già trovato la soluzione facendo i violini.
Buon lavoro...Con questo caldo umido un augurio ci vuole.
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violino7
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Messaggio da violino7 »

famar ha scritto:Il riccio da rifinire è già una bella rogna, mi ero fatto delle minirasiere sagomate ma essendo le spire circolari si viene a lavorare sulla vena in tutte le direzioni e non sempre il verso è favorevole. Poi parlando della verniciatura sempre del malefico riccio, finchè andavo a pennello tutto abbastanza bene. Quando sono arrivato alla lucidatura finale a tampone sono arrivati i dolori. Già all'interno delle C dei fianchi o all'attacco del manico con le fasce era tosto far "correre" il tamponcino ma nel riccio diventa un vero rebus. Non si arriva mai all'interno delle spire, in compenso si toglie vernice sugli spigoli. Avevo pensato anche ad un microtampone da tenere con delle pinzette ma poi ho lasciato stare. Il risultato è che la prima voluta, dove col tampone sono arrivato, ha una lucentezza più morbida rispetto a dove ho lasciato la vernice data a pennello. Forse sul violoncello che ha riccio più ampio troverai meno criticità o magari hai già trovato la soluzione facendo i violini.
Buon lavoro...Con questo caldo umido un augurio ci vuole.
famar, a naso sono convinto che la procedura della lucidatura a tampone si addica di più ai mobilieri che non ai liutai (io in liuteria mi fido molto del mio intuito!).

Le difficoltà del tampone sono facilmente superabili utilizzando semplice batuffolo di cotone e polvere di Tripoli con pochissimo olio paglierino, quanto basta a garantire lo scivolamento!

Sono convinto che il tampone vada bene per superfici uniformi, tipo la superficie di un tavolo, non per il riccio di un violino!

Ma credo che anche con la polvere di osso di seppia, da te citata, si ottengano analoghi risultati (Stradivari docet!)

Perchè insisti con il tampone?? :hum: :hum: :hum:


Ciao.
Ultima modifica di violino7 il lunedì 13 luglio 2009, 23:17, modificato 1 volta in totale.
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- Lino Santoro -
famar
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Messaggio da famar »

Parlo di tampone finale perchè credo che una lucidatura brillante si ottenga solo in quel modo. Normalmente con abrasivi (per quanto sottili) e olio io ottengo sempre un effetto satinato. Proverò a fare qualche nuovo tentativo col tuo metodo perchè se riuscissi ad ottenere il risultato che voglio sarebbe senzaltro un enorme passo avanti verso un processo molto più applicabile e funzionale.
Grazie, mi hai aperto un nuovo bivio. proverò la nuova strada.
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Famar, poi fammi sapere!

Buon lavoro.
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- Lino Santoro -
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Messaggio da Clairdelune »

Ciao Lino,

un aggiornamento e qualche foto?
Sai...
crisi di astinenza! 8O


:wink:
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Messaggio da famar »

E' vero, ci hai abituato talmente bene con i tuoi report quotidiani che ora siamo proprio in crisi di astinenza!!!!
famar
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Messaggio da famar »

Grande violino7. Ieri, dopo aver dato un altro paio di mani di vernice base su vecchie tavolette già verniciate, ho messo in pratica il sistema da te suggerito. Tamponcino, goccio d'olio e polvere di seppia. Ho levigato ben bene, ho rimosso l'olio con una pezzetta pulita ed il risultato è stato una bella superficie liscia come la seta e con una leggerissima satinatura.
Volevo però vedere se potevo ottenere comunque una finitura brillante. Ho messo su un nuovo tamponcino un po' di cera ed ho levigato ancora.
Asciugata e rimossa la cera il risultato è bellissimo.
Quindi ora ho un metodo per ottenere due tipi di finissaggio, uno lucido, che posso ottenere anche negli angoli difficili ed uno satinato che ha comunque un suo fascino dovuto alla morbidezza dei toni.
Grazie ancora e buon prosieguo di lavoro.
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Messaggio da violino7 »

Clairdelune ha scritto:Ciao Lino,

un aggiornamento e qualche foto?
Sai...
crisi di astinenza! 8O


:wink:
Clair*
Ciao Clair,

mi dispiace ma in questo periodo ho avute altre cose da fare. Praticamente sono mancato da casa e non ho niente da fare vedere.

Appena possibile mostrerò quello che sto facendo in quel momento, spero presto!

Ciao.

Lino :ciao2:
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- Lino Santoro -
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Messaggio da violino7 »

famar ha scritto:Grande violino7. Ieri, dopo aver dato un altro paio di mani di vernice base su vecchie tavolette già verniciate, ho messo in pratica il sistema da te suggerito. Tamponcino, goccio d'olio e polvere di seppia. Ho levigato ben bene, ho rimosso l'olio con una pezzetta pulita ed il risultato è stato una bella superficie liscia come la seta e con una leggerissima satinatura.
Volevo però vedere se potevo ottenere comunque una finitura brillante. Ho messo su un nuovo tamponcino un po' di cera ed ho levigato ancora.
Asciugata e rimossa la cera il risultato è bellissimo.
Quindi ora ho un metodo per ottenere due tipi di finissaggio, uno lucido, che posso ottenere anche negli angoli difficili ed uno satinato che ha comunque un suo fascino dovuto alla morbidezza dei toni.
Grazie ancora e buon prosieguo di lavoro.
Famar, sono contento per il tuo risultato.

Vedo che continui a parlare di "tamponcino", non so se tu intendi comunque qualcosa composto di batuffolo di cotone, meglio malleabile rispetto al classico tampone.

Tra l'altro, ti consiglio di non sottovalutare la "polvere di Tripoli", anche detta "Tripolio", da me già citata, che, usata con un batuffolo di cotone puoi far penetrare negli angoli più difficili, e che mi risulta differenziarsi dalla pomice perchè abrasa e lucida contemporaneamente, un bel vantaggio!

......fermo restando che la tua sperimentazione fatta con la polvere di osso di seppia è significativa e mi interessa moltissimo!

L'osso di seppia era molto usato dai cremonesi. Ecco cosa dice al riguardo Simone Sacconi ne "I segreti..." a pag. 183:

"La levigatura si faceva strofinando leggermente e lentamente, per non scaldare la vernice e farla rinvenire, con un tampone intriso di olio di oliva e intinto in polvere della parte soffice dell'osso di seppia. Si usava olio di oliva perchè non è un solvente e non essicca. Dell'olio di oliva e della polvere d'osso di seppia troviamo ripetuta menzione nelle descrizioni dei procedimenti in uso in antico per la levigatura di superfici verniciate. La conferma che detta pratica fosse in uso anche presso i liutai cremonesi, si ha analizzando il deposito rimasto in piccole falle prodottesi durante la lavorazione del legno. Particolarmente evidente in una piuttosto profonda da me rinvenuta sulla fascia di un violino di Guarneri del Gesù del 1744, non maneggiato da liutai poco scrupolosi ed assolutamente intatto, che ha trattenuto una buona quantità di questo impasto. Con questa levigatura venivano altresì parzialmente spianati (non potendosi insistere troppo a causa dell'estrema fragilità della vernice) i piccoli grumi eventualmente formatisi nella spalmatura.
Lo strumento andava quindi asciugato e pulito con uno straccio morbido, che togliesse ogni traccia dell'impasto grasso della levigatura, specialmente la polvere di osso di seppia. Per ravvivare la vernice si ripassava con tampone morbido pulito imbevuto con olivo di oliva o di noce. In seguito, sempre con lo stesso tampone umettato questa volta con alcool etilico, si strofinava bene ogni parte della superficie verniciata dello strumento con leggerezza e sveltezza di movimenti. Era questa l'operazione più critica e particolare attenzione andava fatta per evitare che l'alcool intaccasse troppo violentemente la vernice; per questo, umettato il tampone, occorreva lasciar volatizzare per un istante l'alcool; accelerare i movimenti all'inizio per poi rallentarli gradatamente in conformità della perdita di forza dell'alcool."



Anche Sacconi parla di "tampone", ma tu sappi che se usi il batuffolo di cotone avrai uno strumento più efficace negli angoli angusti!

A questo punto, dopo questa disamina, hai la più ampia scelta! :)
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- Lino Santoro -
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Messaggio da famar »

Sono proprio contento. Per tamponcino intendo una pezzuola di cotone che non lasci peli con un batuffolino di ovatta all'interno. Riesce facilmente a prendere la forna di ogni nicchia e cavità. L'osso di seppia ho scoperto che si trova sulle spiagge in inverno, al momento nemmeno uno, possiamo dedurre che le seppie preferiscono morire col brutto tempo!!!Dal Sacconi apprendo ora che veniva usato l'olio di oliva che è anche più comune di quello di mandorle da me usato, proverollo! la tripoli un giorno che la troverò sulla mia strada la comprerò perchè sono curioso di provarla, non trovo mai il tempo di girare in questa città.
Grazie ed ora buone vacanze.
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Messaggio da violino7 »

Diciamo che da oggi spero di potermi dedicare più intensamente alla bottega, visto che tutto il mese di agosto starò a casa.

Buone notizie per qualcuno: è finita la crisi da astinenza! :P

Oggi ho completato la rasatura del manico, cassa-piroli e riccio del Menegozzo. tranne piccole rifiniture ancora da fare. Ecco come si presenta ora:

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Notate come i due fori di entrata dei pernetti di ottone, posti ai due lati sopra le ganasce della cassetta-piroli, siano davvero trascurabili visivamente. Credo che dopo passata la vernice si noteranno molto poco, bisognerà proprio andarli a cercare per trovarli (in seguito vedremo!)

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Ho cercato di migliorare l'assetto del collo del manico togliendo legno nell'incavo per circa 1- 2 mm., lavorando di lima.

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