Colori per vernice
Ciao Ale, vogliamo le foto, vogliamo vedere il tuo primo violino. Anche perchè mi interessa vedere come hai interpretato un liutaio così particolare come Santo Serafino. Ti faccio questa richiesta per capire prima di tutto il tuo lavoro e poi perchè in questo forum vige la regola della condivisione, in opposizione ad una assurda regola "del segreto", per cui si finisce spesso di essere gelosi solo della propria ignoranza.
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andante con fuoco
- Alfredo
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La vernice di Santo Serafino è secondo me una tra le più belle in assoluto, senza grande colore ma con una trasparenza incredibile ed un giallo oro stupendo.claudio ha scritto:Ciao Ale, vogliamo le foto, vogliamo vedere il tuo primo violino. Anche perchè mi interessa vedere come hai interpretato un liutaio così particolare come Santo Serafino.
- _ale
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Grazie a tutti per i consigli!
In effetti ho tralasciato la concentrazione della resina, intendevo circa 270g per un litro di alcool, non superare mai i 300g giusto? La ricetta l'ho dedotta dai vari post, di volta in volta Claudio consigliava la percentuale ideale delle resine e ho cercato di equilibrare il rapporto resine dure/ resine tenere. Certo ho un pò interpretato la cosa, lo ammetto, per questo mi interessava il vostro parere.
Violino7 grazie per le dritte, eviterò il benzoino, ridurrò l'elemi e farò un'estrazione alcolica della curcuma come indicato da Edo, il sangue di drago l'avevo già comprato. Ho già fatto diverse prove comunque, ho provato con la gommalacca orange, ma l'effetto complessivo dopo circa venti mani tendeva al giallo dorato con bei riflessi aranciati, quindi mi sono orientato sulla rubino ottenendo di conseguenza un arancio più spiccato. In effetti avevo già pensato alla gommalacca come colorante ma il risultato finale secondo me necessita di una piccola aggiunta di colorante, nei prossimi giorni cercerò di provare ancora, senza fretta.
La gommalacca rubino è quella di Goth cod. S375/14 posso estrarre la cera per decantazione?
Darò notizie al più presto, grazie a tutti!
Alessandro
In effetti ho tralasciato la concentrazione della resina, intendevo circa 270g per un litro di alcool, non superare mai i 300g giusto? La ricetta l'ho dedotta dai vari post, di volta in volta Claudio consigliava la percentuale ideale delle resine e ho cercato di equilibrare il rapporto resine dure/ resine tenere. Certo ho un pò interpretato la cosa, lo ammetto, per questo mi interessava il vostro parere.
Violino7 grazie per le dritte, eviterò il benzoino, ridurrò l'elemi e farò un'estrazione alcolica della curcuma come indicato da Edo, il sangue di drago l'avevo già comprato. Ho già fatto diverse prove comunque, ho provato con la gommalacca orange, ma l'effetto complessivo dopo circa venti mani tendeva al giallo dorato con bei riflessi aranciati, quindi mi sono orientato sulla rubino ottenendo di conseguenza un arancio più spiccato. In effetti avevo già pensato alla gommalacca come colorante ma il risultato finale secondo me necessita di una piccola aggiunta di colorante, nei prossimi giorni cercerò di provare ancora, senza fretta.
La gommalacca rubino è quella di Goth cod. S375/14 posso estrarre la cera per decantazione?
Darò notizie al più presto, grazie a tutti!
Alessandro
- _ale
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Claudio, certo che invierò le foto, sarà un piacere mostrare il mio lavoro, devo solo organizzarmi per qualche fotografia decente alla luce del sole, sono fuori tutto il giorno....
Il violino del Santo Serafino 1740 sul poster di Cremonabooks è meraviglioso, credo sia conservato a Milano, ha il fondo in acero occhiolinato, la lunghezza della cassa è di 351mm le "effe" sono sottili, la vernice è come dice Alfredo molto trasparente e di un bellissimo arancio vivace. L'unico problema, è stato che mancavano le quinte di curvatura. Non sono stato capace di trovarle, quindi ho dovuto (lo so che non è proprio corretto) adattare quelle del Sacconi. La tavola l'ho fatta due volte, come il manico....capita....ma senza fretta con le dovute cautele e con pazienza. Del resto questo era un violino palestra...posterò le foto al più presto.
Saluti
Alessandro
Il violino del Santo Serafino 1740 sul poster di Cremonabooks è meraviglioso, credo sia conservato a Milano, ha il fondo in acero occhiolinato, la lunghezza della cassa è di 351mm le "effe" sono sottili, la vernice è come dice Alfredo molto trasparente e di un bellissimo arancio vivace. L'unico problema, è stato che mancavano le quinte di curvatura. Non sono stato capace di trovarle, quindi ho dovuto (lo so che non è proprio corretto) adattare quelle del Sacconi. La tavola l'ho fatta due volte, come il manico....capita....ma senza fretta con le dovute cautele e con pazienza. Del resto questo era un violino palestra...posterò le foto al più presto.
Saluti
Alessandro
Ale, quel poster ce l'ho anch'io ed anch'io sto cercando di riprodurre quel violino con il fondo intero in acero occhiolinato! (trattasi del mio violino n. 4 "Il Patrizia")._ale ha scritto:Claudio, certo che invierò le foto, sarà un piacere mostrare il mio lavoro, devo solo organizzarmi per qualche fotografia decente alla luce del sole, sono fuori tutto il giorno....
Il violino del Santo Serafino 1740 sul poster di Cremonabooks è meraviglioso, credo sia conservato a Milano, ha il fondo in acero occhiolinato, la lunghezza della cassa è di 351mm le "effe" sono sottili, la vernice è come dice Alfredo molto trasparente e di un bellissimo arancio vivace. L'unico problema, è stato che mancavano le quinte di curvatura. Non sono stato capace di trovarle, quindi ho dovuto (lo so che non è proprio corretto) adattare quelle del Sacconi. La tavola l'ho fatta due volte, come il manico....capita....ma senza fretta con le dovute cautele e con pazienza. Del resto questo era un violino palestra...posterò le foto al più presto.
Saluti
Alessandro
Solo che da mesi sono fermo a metà del lavoro e, tra l'altro, non penso di riprodurlo fedelmente come nell'originale.
Credo che di Santo Serafino conserverò fedelmente, oltre la tipologia dei legni, le magnifiche ff, la forma esterna e possibilmente la vernice! Per il resto sono fortemente influenzato dal lavoro di Stradivari e per il riccio da quello dei bresciani antecedenti a lui.
Ti dico questo perchè penso tu possa tranquillamente utilizzare le misure delle quinte indicate dal Sacconi in quanto, volendo, credo si possano benissimo adottare delle variabili al modello base.
Io ti porto ad esempio il mio caso in quanto sto cercando una mia forma espressiva, quindi in questo momento cerco di ottenere il meglio attingendo all'insegnamento dei grandi maestri secondo mio piacimento e secondo le mie attitudini espressive.
A me non interessa propriamente ottenere una copia perfetta! Ma mi interessa realizzare un violino bello ed originale basandomi sui parametri classici.
Una copia rimane sempre una "copia"! Possibilmente è meglio creare un "originale", non credi?

Quindi io sono dell'idea che ogni variabile sia possibile e debba essere ammessa.
Sono curioso di vedere le foto della tua "opera prima" e quando sarà possibile anch'io mostrerò il mio lavoro.
Ciao
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.
- Lino Santoro -
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- Lino Santoro -
Mi sono recato sul sito che avevo scoperto ricco di asprella (equiseto) per raccoglierla, ve ne avevo parlato, qualcuno se ne ricorderà:
https://www.claudiorampini.com/modules.p ... 3604#43604
Là ho trovato anche dei cespugli di more ricchi di frutti maturi.
Vengo al dunque: con le more ci ho fatto marmellata (ne sono molto ghiotto!). La procedura prevede di schiacciare i frutti nel passino per separare i semi abbondanti.
Il succo della mora è di un rosso violaceo intenso ed una volta separato anche i semi rimasti nel setaccio sono molto colorati.
Ho pensato di raccoglierli in un contenitore di vetro invece di buttarli, li ho coperti di alcool 95° e lasciati macerare per una settimana tentando l'estrazione alcoolica del colore di mora.
Passato tutto al filtraggio di stoffa ecco il risultato:



Ho cercato di farvi vedere il colore in trasparenza. Sembra vino rosso, ma è alcool puro 95° colorato. Potrebbe essere direttamente adoperato per la formazione di una vernice ad alcool?
E' un colore bellissimo di un rosso intenso violaceo che concentrato credo potrebbe essere ottimamente adoperato per la brunitura della vernice base.
Due quesiti che pongo all'attenzione di tutti, che corrispondono al dilemma che credo io debba risolvere prima di passare all'eventuale utilizzo pratico:
1) Che influenza può avere l'eventuale presenza di sostanze zuccherine (in questo caso saccarosio) nella resa complessiva della vernice, trattandosi il colore sostanzialmente di succo di mora?
2) esiste eventualmente un metodo chimico per separare la parte zuccherina contenuta nell'alcool?
Qualcuno sa darmi delle risposte?
Grazie.
N.B.= Il manuale "Vernici in liuteria" di Gabriele Carletti non mi è stato assolutamente di aiuto in questo caso. Come ricorderete esso parla moltissimo dell'estrazione dei colori in acqua, ma non tratta assolutamente le problematica collegate con l'estrazione alcolica di essi.
https://www.claudiorampini.com/modules.p ... 3604#43604
Là ho trovato anche dei cespugli di more ricchi di frutti maturi.
Vengo al dunque: con le more ci ho fatto marmellata (ne sono molto ghiotto!). La procedura prevede di schiacciare i frutti nel passino per separare i semi abbondanti.
Il succo della mora è di un rosso violaceo intenso ed una volta separato anche i semi rimasti nel setaccio sono molto colorati.
Ho pensato di raccoglierli in un contenitore di vetro invece di buttarli, li ho coperti di alcool 95° e lasciati macerare per una settimana tentando l'estrazione alcoolica del colore di mora.
Passato tutto al filtraggio di stoffa ecco il risultato:



Ho cercato di farvi vedere il colore in trasparenza. Sembra vino rosso, ma è alcool puro 95° colorato. Potrebbe essere direttamente adoperato per la formazione di una vernice ad alcool?
E' un colore bellissimo di un rosso intenso violaceo che concentrato credo potrebbe essere ottimamente adoperato per la brunitura della vernice base.
Due quesiti che pongo all'attenzione di tutti, che corrispondono al dilemma che credo io debba risolvere prima di passare all'eventuale utilizzo pratico:
1) Che influenza può avere l'eventuale presenza di sostanze zuccherine (in questo caso saccarosio) nella resa complessiva della vernice, trattandosi il colore sostanzialmente di succo di mora?
2) esiste eventualmente un metodo chimico per separare la parte zuccherina contenuta nell'alcool?
Qualcuno sa darmi delle risposte?
Grazie.
N.B.= Il manuale "Vernici in liuteria" di Gabriele Carletti non mi è stato assolutamente di aiuto in questo caso. Come ricorderete esso parla moltissimo dell'estrazione dei colori in acqua, ma non tratta assolutamente le problematica collegate con l'estrazione alcolica di essi.
.
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- Lino Santoro -
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- edi
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Ciao Lino, sicuramente è ottimo da bere!!!
Un chimico potrebbe sicuramente facilmente rispondere alle tue domande. Io posso solo dirti che non bisogna fare molto affidamento sui pigmenti vegetali perché subiscono notevoli ed imprevedibili (se non già sperimentati) alterazioni con il tempo (non si può sapere nemmeno quanto) e la luce. Comunque sperimentare è sempre utile ed interessante e poi il... risultato si può bere con gusto 


Grazie Manfio.Manfio ha scritto:Uno dei problemi dei colori in soluzione alcooliche è la vernice non è mai sufficiente per colorire l'strumento in poche mani di vernice. .......
Nel caso specifico utilizzerei questo estratto alcoolico di mora naturalmente per una vernice ad alcool:
-- inserendo direttamente l'alcool colorato.........
-- che in più posso anche concentrare ulteriormente per aumentare la resa del colore........
-- vernice che comunque passo sullo strumento minimo per 20 mani.
Quindi credo che il problema che dici sia superabile.
Invece il mio dubbio è dovuto al fatto che nei frutti di more ci sono delle sostanze zuccherine che non so se sono tollerate nella vernice.
In poche parole mi servirebbe di sapere se le sostanze zuccherine sono controproducenti alla composizione di una vernice ad alcool in liuteria.
.
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Le "sostanze zuccherine" di persé non hanno grossa influenza, anche perché non dovrebbero passare all'alcool in quantità apprezzabili, comunque converrebbe misurare la gradazione alcoolica della soluzione, se è rimasta a 95 (la stessa dell'alcool di partenza), sono passati solo i pigmenti e non altre sostanze, né soprattutto acqua (conviene comunque lasciare sempre il frutto intero proprio per evitare il passaggio in grosse quantità di acqua e altre sostanze). Il problema di base rimane però sempre quello dei pigmenti vegetali. In questo caso le more sono di facilissima reperibilità e se i liutai (come anche, e soprattutto, i pittori) non le hanno usate e non le usano (per quanto ne sappiamo) un motivo ci sarà... E' stato provato di tutto
dal peperone rosso al vino
con i loro meravigliosi pigmenti, ma purtroppo non sono pigmenti stabili! 



Bellissimo il colore e l'effetto striato. Suppongo che tale effetto sia voluto tagliando il legno col voluto orientamento.Manfio ha scritto:Si, io ho fatto così parechi volte per anni, tantissime mani di vernice ad alcool fino ad ottenere il giusto colore. Oggidì, però, preferisco ottenere questo colore, per esempio, soltanto con una mano di vernice ad olio colorata con pigmenti:
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E qui la seconda e ultima mano, un giorno dopo:
CI son violini piu uniformi essendo scolpiti con oriantamento diverso
Ha effetti sulla resa sonora, una tale scelta?