Possibile che i moderni mezzi di indagine non si riesca a capire se il legno dei classici è colorato o no?edi ha scritto:Detto tra noi... penso che la tecnica più corretta sia proprio questa...apocrifo ha scritto:Anch'io ho fatto in passato alcuni strumenti usando le terre rosse, ma non nella vernice bensì direttamente sul legno,
Colori per vernice
- edo
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@ Lino
sull'estratto di more sono perplesso anch'io, anche se nulla ti vieta di fare un esperimento. Invece l'estratto alcolico di legno di albicocco penso sia il caso di provarlo. Una prova faresti presto a farla, vernicia un pezzetto di legno e mettilo al sole più che puoi, se hai una lampada UV lascialo anche la notte poi tra due tre mesi ci fai sapere.
ciao
edo
sull'estratto di more sono perplesso anch'io, anche se nulla ti vieta di fare un esperimento. Invece l'estratto alcolico di legno di albicocco penso sia il caso di provarlo. Una prova faresti presto a farla, vernicia un pezzetto di legno e mettilo al sole più che puoi, se hai una lampada UV lascialo anche la notte poi tra due tre mesi ci fai sapere.
ciao
edo
Manfio, sai qualcosa di più su questi metodo di colorazione dell'olio di lino in sospensione?Manfio ha scritto:Il sistema di sospensione di particole nella vernice ad olio è, secondo molti sperti, uno dei sistemi usati dagli antichi liutai Italiani dell periodo classico. E non è complicato, al contrario, è più semplice che la colorazione della vernice ad alcool, penso.
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Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.
- Lino Santoro -
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Ringrazio chiunque cerchi di farmi imparare ad usare questo arnese del demonio, ma non c'è mai riuscito nessuno, per ogni piccola cosa devo chiedere aiuto alla prole o alla coniuge. L'importante è che sia chiaro il nocciolo delle questioni, per i dettagli mi capirete........ Per quanto riguarda il succo di legno di albicocco, mi pare troppo torbido per farne un buon uso, e i violini di Stradivari sono per la mggior parte intoccabili, irraggiungibili, e mi viene anche il dubbio che ci sia l'interesse un pò generalizzato che meno le idee chiare si hanno meglio è.....
<div>....ascolta pure quello che dicono ma soprattutto guarda sempre quello che fanno!</div><br>
Certo, poi devo fare la giusta diluizione del colore, quello che vi ho fatto vedere è semplicemente un campione del colore ad una certa densità, ma eventualmente per utilizzarlo in maniera fattiva devo prima fare delle prove concrete di rendimento in colorazione.apocrifo ha scritto: ....... Per quanto riguarda il succo di legno di albicocco, mi pare troppo torbido per farne un buon uso, e i violini di Stradivari sono per la mggior parte intoccabili, irraggiungibili, e mi viene anche il dubbio che ci sia l'interesse un pò generalizzato che meno le idee chiare si hanno meglio è.....
Non pretendevo di avvicinarmi ai colori usati da Stradivari, ma ho semplicemente voluto far vedere che quello che ho estratto dal legno di albicocco è di una certa bellezza!
@Edo: farò sicuramente una prova, poi vi farò vedere il risultato, fra qualche mese.
Grazie ad entrambi.
Ultima modifica di violino7 il lunedì 17 agosto 2009, 0:00, modificato 1 volta in totale.
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Uno dei problemi con le vernici è che possono aparire belle oggi ma cambiare in pocchi anni e diventare brute...
Per quest raggione io faccio la mia vernice per l'imprimitura e dopo utilizzo la vernice DORATURA ROSSO fatta da Koen Padding, della Magister Products, in Olanda. Koen certamente ha più sperienzia e studio che io....
Per quest raggione io faccio la mia vernice per l'imprimitura e dopo utilizzo la vernice DORATURA ROSSO fatta da Koen Padding, della Magister Products, in Olanda. Koen certamente ha più sperienzia e studio che io....
violino7 ha scritto: ..........
quali metodi esistono per rendere stabili le sostanze coloranti di origine vegetale?
Se esistono!?!?!?!?
Domanda ulteriore: secondo voi sono troppo pedante ad insistere sull'argomento, o dovrei mollare tutto, rassegnandomi?
Grazie a tutti per le interessantissime risposte!
Pur tuttavia, riguardo al primo quesito, quello fondamentale, ho sentito dire da qualcuno che il 5% di ammoniaca stabilizza i colori vegetali.
Una baggianata, sicuramente! Cosa ne pensate?
Scusate per l'ulteriore pedanteria, ma serve a far svanire qualsiasi dubbio!

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Sinceramente ne so molto poco sull'uso dell'ammoniaca, ma ogni sostanza reagisce in modo differente; per quello che ne so l'ammoniaca, in genere, si usa per sbiancare, comunque nessuno ci vieta di sperimentare, anzi, non finirò mai di incitare alla sperimentazione!
Ma anche sperimentando, come facciamo a sapere come sarà la nostra vernice tra anni o decenni?

per questo esistono i laboratori del Politecnico che fanno le prove di invecchiamento dei materiali e di quanto venga loro sottoposto, costa un po' ma...edi ha scritto:Sinceramente ne so molto poco sull'uso dell'ammoniaca, ma ogni sostanza reagisce in modo differente; per quello che ne so l'ammoniaca, in genere, si usa per sbiancare, comunque nessuno ci vieta di sperimentare, anzi, non finirò mai di incitare alla sperimentazione!Ma anche sperimentando, come facciamo a sapere come sarà la nostra vernice tra anni o decenni?

ma non dormite mai??? sono stato via due giorni e mi ritrovo una VALANGA di post nuovi dal leggere!

Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti. [Paolo Conte]
Vero! Era sottinteso a priori, ma io volevo comunque raccogliere notizie, opinioni, ecc....edi ha scritto:Sinceramente ne so molto poco sull'uso dell'ammoniaca, ma ogni sostanza reagisce in modo differente; per quello che ne so l'ammoniaca, in genere, si usa per sbiancare, comunque nessuno ci vieta di sperimentare, anzi, non finirò mai di incitare alla sperimentazione!Ma anche sperimentando, come facciamo a sapere come sarà la nostra vernice tra anni o decenni?

Grazie anche ad Edoardo.
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Manfio ha scritto:Grazie! Il fondo è tagliato di scorza e infatti le marezzature non sono uniforme, ma me piacce perchè conferisce al fondo un aspetto più "dramatico". Il suono "in bianco" è assai buono.
Una domanda da curioso:
In alcuni violini il fondo appare costituito da due parti perfettamente simmetriche accostate ( lo si capisce dalla discontinuita' della marezzatura lungo una linea assiale)
Il tuo violino invece presenta il fondo come unico pezzo.
E' indice di qualita'?
E se si, quanto conta?
La scelta del fondo in uno o due pezzi non è mai casuale. Risulta abbastanza facile intuire che i fattori della scelta in un senso o nell'altro scaturisce da fattori tecnici o flosofico-artistici. Premesso che in entrambi i casi il taglio può essere sia tangenziale che radiale, se da una parte i due pezzi tagliati ed aperti producono un fondo perfettamente(o quasi) simmetrico sia all'occhio che come caratteristiche di resa sonora il pericolo è la scollatura della linea di unione. Questa possibilità colpisce tutti gli strumenti col fondo in due pezzi, e a nulla valgono le scelte di materiali collanti diversi dalla colla a caldo, in quanto anche se con maggior difficoltà lo scollaggio avviene prima o poi anche con le modernissime colle sintetiche in più al fatto che queste rendono il restauro assai più difficile. Il fondo in due pezzi è assai più economico anche perchè dallo stesso tronco di partenza se ne possono ottenere quantità industriali. Il mio gusto mi porta a vedere gli strumenti col fondo in due pezzi più impersonali (ma è una sensazione mia). Il fondo tutto in un pezzo può, se scelto con l'occhio della cultura liutaria imperante avere
lo stesso impatto di quello in due pezzi ma se scelto con fantasia può diventare da solo un opera d'arte (indifferentemente da tutto il resto).
Quando scelgo il fondo in un pezzo di acero pseudoplatanus solitamente vado a cercare fra gli scarti perchè non avendo in simpatia le cose tutte uguali e ripetitive cerco fondi che siano da soli la firma dello strumento. Spero di aver reso l'idea.
p.s. Un discorso a parte lo meriterebbero i nodi........
lo stesso impatto di quello in due pezzi ma se scelto con fantasia può diventare da solo un opera d'arte (indifferentemente da tutto il resto).
Quando scelgo il fondo in un pezzo di acero pseudoplatanus solitamente vado a cercare fra gli scarti perchè non avendo in simpatia le cose tutte uguali e ripetitive cerco fondi che siano da soli la firma dello strumento. Spero di aver reso l'idea.
p.s. Un discorso a parte lo meriterebbero i nodi........
<div>....ascolta pure quello che dicono ma soprattutto guarda sempre quello che fanno!</div><br>
rispondo te ma ringrazio tutti:edo ha scritto:Forse intendevi "quanto coSta"?SerJo68 ha scritto:
E se si, quanto conta?![]()
ciao
edo
E rilancio. Il taglo di scorza significa che il fondo e' tagliato parallelamente all' asse del tronco?
E di quarto perpendicolarmente?
Poi mi par di capire che il fondo composto da due parti e' meccanicamente meno resistente ma acusticamente equivalente.