Approfondimenti: sostituzione scarpetta arco
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Approfondimenti: sostituzione scarpetta arco
Abbiamo parlato più volte dell'operazione necessaria a sostituire la scarpetta rotta dalla punta di un arco: avendo effettuato quest'operazione sull'arco di un cliente, nei giorni scorsi, ho realizzato una serie di foto che illustrano i vari passaggi.
come potete vedere nella foto, la scarpetta di questo arco ha subito una brutta rottura a causa da una caduta dal leggio (mai dimenticare gli archi sul leggio...) ; necessita perciò di essere sostituita per ripristinare l'arco sia sotto l'aspetto della funzionalità che dal punto di vista estetico
Dopo aver tolto il crine, possiamo vedere come si presenta il danno alla scarpetta vista dall'alto. Bene, procediamo con il lavoro
La prima operazione da fare è quella di togliere il frammento di scarpetta che si è spezzato e anche la relativa piastrina di ebano; con il calore generato dalla fiamma del fornellino ad alcol, sciogliamo la colla che tiene la scarpetta attaccata alla punta
Ora, servendoci della lama di un coltello, proviamo a rimuovere la porzione di scarpetta rotta. Se questa ancora oppone resistenza, metteremo nuovamente l'arco sulla fiamma e poi proveremo ancora a far leva con il coltello. Ripeteremo queste due operazioni fino a quando la scarpetta non si scollerà.
Lo stesso procedimento verrà seguito anche per togliera la linguetta di ebano.
Questa è la nuova scarpetta che andremo a incollare.
Per prima cosa dobbiamo verificare come la nuova scarpetta combacia con la superficie a cui dovrà essere incollata.
Come potete vedere nella foto, in alcuni punti essa non aderisce correttamente, di conseguenza è necessaria una piccola operazione di ritocco della punta dell'arco.
Con una matita a grafite morbida "sporchiamo" la superficie interna della nuova scarpetta, per poi sfregarla sulla superficie della punta dove dovrà aderire
I punti della superficie di appoggio che sono stati sporcati dalla grafite vengono portati via con la lima. Ripeteremo queste due ultime operazioni fino a quando....
....la nuova scarpetta non combacierà perfettamente.
Come già illustrato per la costruzione dell'arco, incolliamo la scarpetta alla punta dell'arco usando una colla vinilica. Terremo le due parti ben aderenti tra loro servendoci di elastici di gomma .
Ecco come si presentano le due parti incollate. Ora dobbiamo modellare la scarpetta adeguandola alla forma della punta
Essendo un'operazione alquanto delicata, rivestiamo la testina dell'arco con del nastro adesivo.
Con l'aiuto di una lima modelliamo la scarpetta seguendo il profilo della punta. Il nastro adesivo serve a proteggere la testina da eventuali sfregi che potrebbero accidentalmente essere lasciati dalla lima sul legno.
Ecco il risultato ottenuto visto lateralmente e dall'alto
Ora dobbiamo riaprire la mortasa, in cui verrà fissato il crine, che è stata chiusa dalla scarpetta appena montata. Questa operazione risulta più difficile rispetto alla costruzione, in quanto si tratta di trovare la giusta collocazione di un foro senza poter vedere dove esso si trova in realtà. Il frammento di scarpetta rotta, appoggiato su quella nuova, ci farà (parzialmente) da guida. Con una matita tracciamo la posizione del foro
Buchiamo con un trapano a mano, e con il coltello riapriamo e rimodelliamo la mortasa
Questo è il risultato; il lavoro è finito e possiamo montare il crine.
come potete vedere nella foto, la scarpetta di questo arco ha subito una brutta rottura a causa da una caduta dal leggio (mai dimenticare gli archi sul leggio...) ; necessita perciò di essere sostituita per ripristinare l'arco sia sotto l'aspetto della funzionalità che dal punto di vista estetico
Dopo aver tolto il crine, possiamo vedere come si presenta il danno alla scarpetta vista dall'alto. Bene, procediamo con il lavoro
La prima operazione da fare è quella di togliere il frammento di scarpetta che si è spezzato e anche la relativa piastrina di ebano; con il calore generato dalla fiamma del fornellino ad alcol, sciogliamo la colla che tiene la scarpetta attaccata alla punta
Ora, servendoci della lama di un coltello, proviamo a rimuovere la porzione di scarpetta rotta. Se questa ancora oppone resistenza, metteremo nuovamente l'arco sulla fiamma e poi proveremo ancora a far leva con il coltello. Ripeteremo queste due operazioni fino a quando la scarpetta non si scollerà.
Lo stesso procedimento verrà seguito anche per togliera la linguetta di ebano.
Questa è la nuova scarpetta che andremo a incollare.
Per prima cosa dobbiamo verificare come la nuova scarpetta combacia con la superficie a cui dovrà essere incollata.
Come potete vedere nella foto, in alcuni punti essa non aderisce correttamente, di conseguenza è necessaria una piccola operazione di ritocco della punta dell'arco.
Con una matita a grafite morbida "sporchiamo" la superficie interna della nuova scarpetta, per poi sfregarla sulla superficie della punta dove dovrà aderire
I punti della superficie di appoggio che sono stati sporcati dalla grafite vengono portati via con la lima. Ripeteremo queste due ultime operazioni fino a quando....
....la nuova scarpetta non combacierà perfettamente.
Come già illustrato per la costruzione dell'arco, incolliamo la scarpetta alla punta dell'arco usando una colla vinilica. Terremo le due parti ben aderenti tra loro servendoci di elastici di gomma .
Ecco come si presentano le due parti incollate. Ora dobbiamo modellare la scarpetta adeguandola alla forma della punta
Essendo un'operazione alquanto delicata, rivestiamo la testina dell'arco con del nastro adesivo.
Con l'aiuto di una lima modelliamo la scarpetta seguendo il profilo della punta. Il nastro adesivo serve a proteggere la testina da eventuali sfregi che potrebbero accidentalmente essere lasciati dalla lima sul legno.
Ecco il risultato ottenuto visto lateralmente e dall'alto
Ora dobbiamo riaprire la mortasa, in cui verrà fissato il crine, che è stata chiusa dalla scarpetta appena montata. Questa operazione risulta più difficile rispetto alla costruzione, in quanto si tratta di trovare la giusta collocazione di un foro senza poter vedere dove esso si trova in realtà. Il frammento di scarpetta rotta, appoggiato su quella nuova, ci farà (parzialmente) da guida. Con una matita tracciamo la posizione del foro
Buchiamo con un trapano a mano, e con il coltello riapriamo e rimodelliamo la mortasa
Questo è il risultato; il lavoro è finito e possiamo montare il crine.
- valternahar
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Ciao Marco, ancora due domande. Se sono ancora in buone condizioni i crini possono essere riutilizzati, si possono integrare con dei crini nuovi, oppure devono obbligatoriamente venire sostituiti? La colla vinilica per l'incollaggio della scarpetta può essere sostituita da quella alifatica?
Grazie
Albert
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- Alberto Soccini -
- Barbamarco
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Per VALTERNAHAR
la grafite viene poi tolta semplicemente con una passata di cartavetro fine, in quanto, effettivamente, potrebbe compromettere la buona riuscita dell'incolaggio.
Per ATOMINO
Generalmente la sostituzione della scarpetta, quando presenta una rottura non grave da compromettere la funzionalità dell'arco, viene effettuata quando il crine necessita di essere sostituito. In casi come questo dove abbiamo una rottura molto più grave, il crine, se in buone condizioni, può certamente essere riutitlizzato
Io userei sempre la colla vinilica perchè da meno problemi, quando deve essere scollata, rispetto a quella alifatica
la grafite viene poi tolta semplicemente con una passata di cartavetro fine, in quanto, effettivamente, potrebbe compromettere la buona riuscita dell'incolaggio.
Per ATOMINO
Generalmente la sostituzione della scarpetta, quando presenta una rottura non grave da compromettere la funzionalità dell'arco, viene effettuata quando il crine necessita di essere sostituito. In casi come questo dove abbiamo una rottura molto più grave, il crine, se in buone condizioni, può certamente essere riutitlizzato
Io userei sempre la colla vinilica perchè da meno problemi, quando deve essere scollata, rispetto a quella alifatica
- valternahar
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Ciao Alberto
in commercio si possono trovare scarpete sia diritte che curve...nel caso, come questo, di una sostituzione bisogna mettere la scarpetta con la forma che ha la base della punta... La scarpetta curva viene, solitamente, tagliata curva, ma, volendo, c'è anche la possibilità di flettere una scarpetta diritta mettendola a bagno nell'aceto per un paio d'ore; così facendo l'avorio diventa più flessibile e si adatta facilmente su una superficie curva.
in commercio si possono trovare scarpete sia diritte che curve...nel caso, come questo, di una sostituzione bisogna mettere la scarpetta con la forma che ha la base della punta... La scarpetta curva viene, solitamente, tagliata curva, ma, volendo, c'è anche la possibilità di flettere una scarpetta diritta mettendola a bagno nell'aceto per un paio d'ore; così facendo l'avorio diventa più flessibile e si adatta facilmente su una superficie curva.
- Barbamarco
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Ciao Barbamarco, prima di tutto mi accodo anche io ai numerosi complimenti per tutto ciò che hai pubblicato. Molto chiaro, preciso e dettagliato con numerose foto. Complimenti ancora.
Leggendo questo topic, vorrei porti una domanda:
Se la scarpetta immersa per un paio d'ore nell'aceto si ammorbidisce, allora, per evitare di limare l'archetto, non conviene adottare questo metodo e adattare la scarpetta all'archetto?
Ciao
Leggendo questo topic, vorrei porti una domanda:
Se la scarpetta immersa per un paio d'ore nell'aceto si ammorbidisce, allora, per evitare di limare l'archetto, non conviene adottare questo metodo e adattare la scarpetta all'archetto?
Ciao
- Barbamarco
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Ciao!! L'osservazione è giusta..ma nela caso della sostituzione spesso si rende necessario limare la punta dell'arco per rimuovere i residui della sottile linguetta d'ebano e della colla... poi comunque le nuove scarpette già curve non hanno mai la stessa uguale identica curvatura della scarpetta preesistente, ci sarà sempre qualche lieve differenza..e per tanto così si fa prima ad adattare la punta dell'arco che a modificare la curvatura della scarpetta visto che si tratta di un'operazione più lunga...