Marino Capicchioni

[osborn]

Buongiorno a tutti,

vorrei aprire questa discussione (spero che la sezione "storia del violino" sia la più indicata) per parlare di un liutaio considerato uno dei migliori del secolo scorso: Marino Capicchioni.

Ho letto da poco il libro di Marcello Villa (libro fantastico che consiglio vivamente), ho ammirato tutti gli strumenti presenti e ho trovato che siano davvero splendidi.

In questo post sarebbe bello parlare della sua vita, dei suoi strumenti, della loro qualità non tralasciando anche le valutazioni che i suoi violini, viole e violoncelli hanno raggiunto.

Sapevate che Menhuin, Oistrakh e tantissimi altri hanno ordinato dei violini direttamente da Capicchioni?

Mi piacerebbe parlare di questo liutaio, conoscendo anche le vostre importanti impressioni.

Grazie a tutti!

[claudio]

Ho potuto esaminare ed ascoltare abbastanza spesso gli strumenti di Marino Capicchioni, sono strumenti che ho sempre ammirato ed amato per la loro solidità, carattere e affidabilità. Approfondiamo pure l'argomento.

[osborn]

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<r><B><s>[b]</s>Capicchioni - "periodo giovanile"<e>[/b]</e></B><br/>
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Marino Capicchioni nasce il 30 giugno 1895 a Santa Mustiola, nella Repubblica di San Marino.<br/>
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Venne a conoscenza delle prime basi sulla lavorazione del legno nella bottega del padre. Qui si costruivano ruote per carri, tinozze, sedie armadi e sopratutto botti per il vino.<br/>
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Si avvicinò al mestiere di liutaio dapprima come riparatore di chitarre, mandolini e violini; in questo periodo (tra il 1922 e il 1929) i suoi strumenti sono caratterizzati da una continua sperimentazione (lascio i particolari tecnico-costruttivi a tutti gli esperti presenti nel forum) essendo, Marino, un autodidatta.<br/>
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Dopo essersi brevemente trasferito in Francia per lavorare in una fabbrica di chitarre situata a Caen torna in territorio romagnolo stabilendosi a Rimini e aprire "in proprio" l'attività di liutaio.<br/>
La scelta della città di Rimini non era casuale; egli sosteneva che fosse il luogo ideale perchè, grazie alla sua vocazione di città balneare, richiamava persone benestanti da ogni parte d'Italia e non solo.<br/>
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I primi strumenti furono venduti a musicisti delle “orhestrine da ballo

[claudio]

Entro gennaio andrò a far visita a Mario Capicchioni, gli farò un'intervista che spero lunga, così completeremo le notizie sul padre Marino.

[saraviola]

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vorrei aprire questa discussione (spero che la sezione "storia del violino" sia la più indicata) per parlare di un liutaio considerato uno dei migliori del secolo scorso: Marino Capicchioni.<br/>
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buongiorno,<br/>
scusate l'intrusione, ho assistito ad un'esibizione pubblicizzata in questo modo:<br/>
"La voce di un violino firmato dal maestro Capicchioni è tornata a vibrare ieri sera dopo 30 anni nel concerto di Patruno presso la Biblioteca di Stato. Presso la sala Alberoni della Biblioteca di Stato, nell’ambito delle iniziative promosse per “L’Alba sul Monte

[claudio]

Gentile Saraviola, tenendo conto dell'alto valore artistico degli strumenti di Marino Capicchioni, direi che l'uso ideale dei suoi strumenti sia in ambito classico e assolutamente senza amplificazione.

[Atomino]

Una trasgressione ogni tanto però è concessa?