asola o pallino?
- ariele
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asola o pallino?
ciao a tutti, ho un violino con il tiracantino sul mi, la mia corda aveva il pallino. ieri ho comprato un mi senza specificare e mi hanno dato la corda con asola, posso montarla lo stesso sul tiracantino oppure dovrò cambiarla?
Non Tutti i Mi sono composti con la stessa lega in acciaio, il quale può avere caratteristiche di elasticità e rigidezza che variano a seconda degli elementi che sono stati introdotti durante la lavorazione. In generale si tratta di acciaio armonico, ossia ad alto tenore di carbonio e percentuali variabili di Nickel, Cromo, Molibdeno, che conferiscono al materiale grande durezza ed elasticità. Non ultimi per importanza sono i trattamenti termici, che fanno a volte la differenza tra un buono e cattivo acciaio, seppure composti dalla stessa lega. L'acciaio armonico oltre un certo grado di elasticità ha scarsa attitudine alla deformazione plastica e tende a spezzarsi con fratture nette, da qui la tendenza della corda Mi a rompersi senza preavviso. Sicuramente l'introdurre il cappio di un Mi su uno solo dei braccetti della forcella del tiracantino predispone alla rottura, perchè può essere "tagliato" dal braccetto medesimo. Se il cappio non dovesse avvolgere tutta la forcella, si può allargarlo con un attrezzo come un chiodo o similari, oppure si può stringere leggermente la forcellina.
andante con fuoco
Quando studiavo violino ho usato una grande varietà di tiracantini, in particolar modo ero interessato al mod. Hill per la sua compattezza, ne riuscii a trovare in Germania, ma erano inusabili tanto erano duri da girare. Una volta ho usato un Mi Westminster, che mi fu tanto decantato per la sua bellezza di suono, ma aveva un solo difetto: si spezzava molto facilmente, specialmente usandolo in accoppiata con i tiracantini mod. Hill. Quindi niente più Westminster, e andai sul Goldbrokat, che resisteva bene a tutti i tipi di tiracantino. A dire il vero non ho mai avuto grossi problemi con il Mi delle altre marche, in particolare apprezzavo quelli la cui pallina poteva essere tolta facilmente per essere adattata al mod. Hill di cui sopra. Bisognerebbe aprire una bella discussione sul Mi dei violini (magari è già presente nel forum), c'era un periodo in cui andava di moda il Mi Kaplan, che trovavo ottimo, anche se a me sembrava un pò troppo penetrante. Quello che mi piaceva di più di era il Mi Eudoxa fasciato in alluminio, aveva un suono dolce e ampio.
andante con fuoco
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Salve a tutti, sono nuovo del forum.
Nella mia pratica violinistica ho provato tanti cantini e tanti tiracantini.
Alla fine su violinist.com ho trovato molte indicazioni utili.
Preferendo il tiracantino mod. Hill, per la sua leggerezza e per un certo "spunto" in più che da sul suono dello strumento (il problema della durezza della vite si ovvia con una spennellata di vaselina sulla stessa, e per quello della rottura delle corde arrotondando con una limetta gli spigoli del gancetto dove poggia l'asola della corda) e di conseguenza l'asola, alla fine ho fatto una mia personale graduatoria per i vari tipi cantini.
Primi fra tutti (su suggerimento di Christian Vachon, spalla dell'Orchestra Sinfonica di Ottawa) metterei il mi Jargar forte, sonoro ma elegante ed elastico allo stesso tempo, e il Westminster 0.27mm, più robusto dello 0.26 e meno soggetto a rotture. Questi cantini sono molto simili tra loro.
Seguono il Goldbrokat 0.26mm (quello giallo) molto brillante e indistruttibile, anche se un pò meno sonoro dei precedenti, il Pirastro Gold, dal suono dolce ed elegante, ed il Kaplan Golden Spiral Solo, leggermente più incisivo del precedente.
Tutti e quattro si accoppiano molto bene alle Dominant, alle Evah Pirazzi, alle Larsen ma anche alle corde in budello.
Vorrei sottolineare che i vari cantini Pirastro Gold, Tonica (vecchia formula), Aricore, Sinoxa, Violino sono sempre lo stesso tipo di corda.
I famigerati mi dorati o argentati (Oliv o Evah gold, i vari silvery steel della Pirastro) non sono a mio giudizio a pari livello di quelli sopracitati, spesso fischiano, durano assai di meno e sono anche più costosi.
Posso concludere che sperimentando diversi tipi di cantino, si riesce anche a variare l'equilibrio ed il timbro delle altre tre corde, ammorbidendole con un cantino più teso (Jargar forte) o a renderle più incisive con uno più tenero (Pirastro Gold), a seconda delle necessità, proprio come sono soliti fare i violoncellisti passando tra corde di tipo normale a quelle di tipo solist.
Nella mia pratica violinistica ho provato tanti cantini e tanti tiracantini.
Alla fine su violinist.com ho trovato molte indicazioni utili.
Preferendo il tiracantino mod. Hill, per la sua leggerezza e per un certo "spunto" in più che da sul suono dello strumento (il problema della durezza della vite si ovvia con una spennellata di vaselina sulla stessa, e per quello della rottura delle corde arrotondando con una limetta gli spigoli del gancetto dove poggia l'asola della corda) e di conseguenza l'asola, alla fine ho fatto una mia personale graduatoria per i vari tipi cantini.
Primi fra tutti (su suggerimento di Christian Vachon, spalla dell'Orchestra Sinfonica di Ottawa) metterei il mi Jargar forte, sonoro ma elegante ed elastico allo stesso tempo, e il Westminster 0.27mm, più robusto dello 0.26 e meno soggetto a rotture. Questi cantini sono molto simili tra loro.
Seguono il Goldbrokat 0.26mm (quello giallo) molto brillante e indistruttibile, anche se un pò meno sonoro dei precedenti, il Pirastro Gold, dal suono dolce ed elegante, ed il Kaplan Golden Spiral Solo, leggermente più incisivo del precedente.
Tutti e quattro si accoppiano molto bene alle Dominant, alle Evah Pirazzi, alle Larsen ma anche alle corde in budello.
Vorrei sottolineare che i vari cantini Pirastro Gold, Tonica (vecchia formula), Aricore, Sinoxa, Violino sono sempre lo stesso tipo di corda.
I famigerati mi dorati o argentati (Oliv o Evah gold, i vari silvery steel della Pirastro) non sono a mio giudizio a pari livello di quelli sopracitati, spesso fischiano, durano assai di meno e sono anche più costosi.
Posso concludere che sperimentando diversi tipi di cantino, si riesce anche a variare l'equilibrio ed il timbro delle altre tre corde, ammorbidendole con un cantino più teso (Jargar forte) o a renderle più incisive con uno più tenero (Pirastro Gold), a seconda delle necessità, proprio come sono soliti fare i violoncellisti passando tra corde di tipo normale a quelle di tipo solist.