e mezzo dopo avere dato il 5 sia per stanchezza sia perchè questa estate sono sempre all'estero. Ora ho l'orribile sensazione di non aver mai suonato quacuno ha qualche consiglio da darmi per riprendere? non vorrei arrivare a settembre e dover rifarmi da capo. Inoltre già da molto tempo (anche prima) quando suono tendo ad andare a finire sulla tastiera. Esistono esercizi appositi per correggere e finalmente suonare dove devo?
ciao, anch'io e' circa un mesetto che non prendo in mano il Violino, pero' ieri ho ripreso gli esercizi e devo dire che non ho trovato grandi difficolta' o errori di impostazione. L'unico problema e' il solfeggio, dopo un mese di fermo faccio fatica a ricordarmi le note sul rigo, specialmente in chiave di basso e i valori di legatura...
Ogni tanto finisco pure io sulla tastiera ma succede quando mi impongo di non guardare, penso che sia un problema di memoria muscolare, infatti mi basta dare una rapida occhiata per riposizionare l'archetto e cerco di "ricordarmi" la posizione, anche perche' se devo leggere il rigo o guardo le note o guardo la tastiera, altrimenti mi perdo......
Liebestraum ha scritto:e mezzo dopo avere dato il 5 sia per stanchezza sia perchè questa estate sono sempre all'estero. Ora ho l'orribile sensazione di non aver mai suonato quacuno ha qualche consiglio da darmi per riprendere? non vorrei arrivare a settembre e dover rifarmi da capo. Inoltre già da molto tempo (anche prima) quando suono tendo ad andare a finire sulla tastiera. Esistono esercizi appositi per correggere e finalmente suonare dove devo?
ciao liebestraum anch'io ho fatto l'errore di "riposarmi" un po troppo dopo un periodo di studio intenso, anch'io come te preparavo un esame.
Quando riprendi sembra che non suoni da un anno! Io in più mi stancavo subito ... ci ho messo un mesetto a riprendere la forma.
Non lo farò mai più, ora va meglio.
Cosa intendi per:
quando suono tendo ad andare a finire sulla tastiera
Un mese non è una tragedia, io dopo il quinto ho riposato per almeno tre settimane (anche perchè avevo il vl dal liutaio, quindi anche volendo...). Anzi hai fatto bene a farti una vacanza all'estero! all'inizio la sensazione di avere in mano un altro strumento mai visto prima è normale, io recupero rifacendo tutti i giorni un po' di note lunghe bene aderenti, una o due scale semplici-terze-ottave, ristudio il vibrato una decina di minuti non di più, e infine rileggo un po' più lentamente degli studi che avevo già fatto e che mi venivano bene (anche solo il primo del Kreutzer, per capirci). Tieni presente che la sera metti via il violino con la sensazione di aver concluso poco, ma il giorno dopo lo riprendi e suoni molto meglio della sera prima!
Per la questione della tastiera secondo me l'UNICO modo è studiare qualunque cosa tu stia facendo allo specchio, imponendoti di restare a metà tra ponticello e tastiera qualunque cosa accada. Così facendo il problema l'ho risolto in poche settimane, e quando si ripresenta basta rifare per un po' questo esercizio per risolverlo. Spero di essere stata utile.
Veramente io ho attraversato una sorta di "crisi" per cui ho lasciato il violino per tre mesi. Non ho riscontrato tutti questi problemi, certo un po' me ne pento perchè non è bello stare fermi per tre mesi, ma quando ho ripreso il violino sono partita direttamente dal punto in cui l'avevo lasciato. Anzi, a volte è giusto mettere un po' da parte lo strumento (certo, non per tre mesi, ma magari non so, per una settimana). E' come se il ritrovarsi rendesse più forte il legame. O almeno, a me è successo così. E' come se, riprendendo il violino dopo tre mesi, avessi avuto la consapevolezza di conoscere il mio strumento, ma al tempo stesso di aver da poco intrapreso un nuovo legame con lui. Anche ad un mio amico è successa questa cosa: di abbandonare lo strumento per qualche mese e di ritrovarsi rinvigorito quando l'ha ripreso. Non so, ho avuto come un' intuizione quando mi è successo: che in qualsiasi tipo di rapporto (non solo col violino) è giusto allontanarsi per un po', per ritrovarsi meglio di prima.
Secondo me stai ingigantendo un po' la cosa, anzi hai fatto bene a rilassarti. Tante note tenute effettivamente sono la cosa migliore per controllare che l'arco suoni tra il ponticello e la tastiera, e anche il consiglio di guardarsi allo specchio è giusto... Però a un certo punto secondo me dovresti renderti indipendente dallo specchio (te lo dico perchè c'è stato un periodo in cui io ne ero dipendente quasi), perchè se suoni in giro non puoi stare li a guardarti con uno specchio, quindi il problema sta semplicemente nel capire, diciamo così, con la memoria muscolare, dov'è che devi suonare. L'importante è l'aderenza, io ho visto alunni che avevano poca aderenza, ed era come se l'arco scivolasse sulle corde senza veramente metterle in vibrazione, e per questo tendevano a portare l'arco oltre la tastiera. Poi potresti provare a tenere il riccio un po' più alto... Ma non penso sia questo il vero problema
PS. Non tocco il violino da cinque giorni, ma non mi sento in colpa, nè dico di avere poca passione per il violino, tutt'altro... Dai, è estate, ancora per un mese, quindi prendila un po' più alla leggera (te lo dice una che ha il quinto a Febbraio e che quindi dovrebbe essere nervosissima ahaha)
Io non lo tocco già da 5 giorni causa febbre, più non lo tocco e più sto male e più non lo tocco!!!!
E la cosa graziosa è che mi ero già preso la settimana di riposo, finita giusto 2 giorni prima della febbre... per cui ho fatto 7 giorni di pausa, 2 di ripresa e ancora altri 5 di fermo totale!
Chissa cosa succederà appena lo riprenderò! Vi farò sapere... ad ogni modo farò anch'io scale, arpeggi, note tenute ed esercizi d'arco....
P.S. La febbre è straziante e con il suo compagno mal di testa è insopportabile, non puoi nè fare nè ascoltare musica :''( :'(
Certo, ognuno ha un diverso rapporto di adattabilità col violino, in generale comunque, per non rimanere arrugginiti col violino anche quando si ha poco tempo a disposizione, bisogna fare almeno un'ora al giorno di tecnica.
Nel mio caso specifico l'effetto di una pausa piuttosto lunga, ad esempio una vacanza estiva, mi aiuta a metabolizzare le tecniche trattate in precedenza. Al momento della ripresa, superati i primi minuti di esercizio, ho la sensazione netta di aver fatto dei progressi, nonostante l'inattività prolungata.
Inoltre questo effetto di consolidamento, più o meno inconscio, della tecnica lo riscontro quando riesco a variare molto lo studio e ritorno su esercizi che per un motivo od un altro non eseguo da qualche tempo (i notevoli benefici del ripasso!), ma in tal caso il miglioramento è dato, oltre che dall'interruzione, anche dalla pratica continuata.
Comunque sia ritengo che distogliere ogni tanto l'attenzione dalle cose, soprattutto quelle che ci risultano critiche, e riprenderle in seguito sia benefico.
Questo potrebbe essere dovuto al mio basso livello tecnico e quindi non essere altrettanto valido per chi invece è più esperto.
Nel mio piccolo (1 anno e mezzo di studio) dopo una interruzione
di un mesetto, alla ripresa non ho notato grandi differenze e questa
sensazione del "nulla va perso" è stata la molla per impegnarmi ancor di più.