Distanza tra tastiera e tavola armonica

Suonare e costruire i violini
quinton
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Distanza tra tastiera e tavola armonica

Messaggio da quinton »

Gentile maestro Rampini, è da tempo che seguo con attenzione gli argomenti trattati nel forum di discussione. L’argomento riguardante, le varie fasi di costruzione del violino è molto interessante e pertanto le vorrei porgere alcuni questi.

a) In un violino moderno la distanza di 17 mm tra la tastiera e la tavola armonica è considera nella norma?
b) Quanto deve distare la parte finale della tastiera rispetto alla tavola armonica?
c) All’origine della costruzione di un violino, il liutaio decide di utilizzare determinati parametri di misura in base ad una scelta stilistica o le misure sono standard?
d) Quanto può incidere questa distanza sulla quantità e sulla qualità del suono?
e) Quali sono le misure standard da rispettare?
f) Tale altezza incide sulla digitazione delle corde?
g) C’è relazione tra altezza della tastiera e altezza del ponticello?

Ringrazio il maestro e spero di ricevere in merito chiare delucidazioni.
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edi
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Messaggio da edi »

L'altezza della tastiera sulla tavola deve essere trovata ponendone la proiezione al diapason, ovvero alla zona del ponticello, in 26 / 27 mm. Non si può quindi dire un misura precisa per quanto riguarda l'altezza alla fine della tastiera, perché questa può dipendere da molte variabili tra cui la bombatura della tavola e a volte la lunghezza stessa della tastiera. Quindi per misurare la proiezione al diapason basta prendere una riga, porla di taglio sulla tastiera e misurarne la distanza dalla tavola in corrispondenza delle tacche delle ff. Tale distanza dipende principalmente dall'inclinazione del manico, inclinazione che deve essere data proprio tenendo conto di questa distanza che deve essere tra 26 e 27 mm. In sede di costruzione di un violino nuovo, in genere si da una distanza leggermente abbondante in considerazione del fatto che inizialmente il manico spesso viene in avanti. Naturalmente questa misura è riferita alle montature moderne ed incide un po' su tutto.
hereistay
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Messaggio da hereistay »

Ciao!
Non mi prendo la presunzione di considerarmi un esperto nè tanto meno un liutaio, ma visto che sono ormai 6 mesi che sto cercando di realizzare un violino (seppur elettrico), posso dire che qualcosa ho capito!
Cerco di rispondere ai tuoi quesiti:
a)17 mm non ti so dire, io so che a fine tastiera, la distanza è tra 20/22 mm (tastiera compresa).
b)Leggi a.
c)Da quel che ho capito le misure sono standard, possono variare di alcuni mm, ma la suonabilità dello strumento sta tutta racchiusa nel rispettare delle misure standard.
d)Questo non te lo so dire!
e)Le misure fondamentali sono:
1-Lunghezza massima del corpo: 35.4 cm
2-Diapason (posizione del ponticello) a 19.5 cm dal bordo superiore del corpo
3-Distanza fine capotasto ponticello: 32.5
4-Lunghezza corda vibrante: 32.7 cm
5-Lunghezza manico dalla fine del capotasto 13 cm
6-Larghezza massima superiore:16.8 cm
7-Larghezza massima inferiore:20.8 cm
8-Altezza massima ponticello. 33/35 mm
9-Distanza tra corpo e tastiera a livello dell'attaccatura 6mm
10-(probabilmente la + importante insieme al diapason) INCLINAZIONE MANICO: il manico deve essere inclinato in modo che l'altezza perpendicolare al piano del corpo, in corrispondenza del ponticello sia di 26/27mm.
Questa altezza si ottiene facendo incontrare la linea immaginaria tangente alla tastiera con la perpendicolare al piano a livello del ponticello.
In pratica prendi il tuo manico con la tastiera fissata (non incollata perchè se incolli con l'angolo sbagliato puoi giocarti la carta dello spessore da mettere o togliere tra manico e tastiera) poni una riga di taglio su questa e una riga perpendicolare al piano e trovi la posizione esatta.
Ho letto che si fa così ma io non ancora arrivo a questo passaggio.
11-Lunghezza tastiera: al momento non lo ricordo ma se non erro è sui 27 cm.
f)Questo non so dirtelo, se 17 mm è troppo basso rispetto ai 20/22 mm che sono lo standard, le corde saranno troppo alte a meno di abbassare il ponticello, ma non so se è possibile, o meglio tutto è possibile ma verrà compromesso il suono dello strumento (credo).
e)La relazione è quella dell'angolo che ho spiegato nel punto e-10.

Comunque sul forum c'è un pdf dello stesso Claudio (questo: https://www.claudiorampini.com/Varie/com ... iolino.pdf) dove è spiegato un po' tutto!E' molto utile, guardalo!
Spero di esserti stato utile, ma meglio se ascolti altre risposte perchè io sono praticamente un novello!
Nel caso ci siano errori prego gli altri di riferire, non vorrei aver scritto cavolate!
Inoltre, spero che tu non cercassi solo ed esclusivamente la risposta di Claudio...nel caso mi scuso, ho slo cercato di rendermi utile, visto che fin ora ho solo chiesto agli altri, per una volta volevo fare il contrario! :)
quinton
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Messaggio da quinton »

Ringrazio chi è intervenuto nella discussione ed ha gentilmente proposto la propria esperienza.
Ritardo a rispondere perché ho dovuto verificare personalmente le misure indicatemi.
E’ stato utile ed interessante leggere il pdf del maestro Rampini.
A questo punto rivolgo un’ultima domanda:
a) è possibile modificare l’inclinazione della tastiera di un violino già costruito e portarla da 17 mm alle misure standard di 20 – 21 mm?
b) questa modifica a vostro parere è utile al fine di ottenere maggiore sonorità?
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edi
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Messaggio da edi »

Ripeto quanto già detto sopra: non ha senso misurare l'altezza alla fine della tastiera e quindi portare quella misura da 17 a 20 o altro, perché non è una misura indicativa e può variare anche di molto. Bisogna necessariamente misurare l'altezza della proiezione della tastiera nel modo che ho indicato sopra. Dicci qual'è l'altezza della proiezione della tastiera al livello delle tacche e ti diremo se è il caso di modificare l'inclinazione ed eventualmente come.
quinton
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Messaggio da quinton »

14 mm
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edi
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Messaggio da edi »

non può essere 14mm, se alla fine della tastiera è 17, la proiezione deve essere maggiore di 17, a meno che non sia inclinata al contrario :lol:
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Messaggio da edi »

Ripeto il procedimento: con una riga poggiata di taglio sopra la tastiera, fai come se fosse il prolungamento ideale della tastiera stessa e ne misuri l'altezza al livello delle tacche delle ff, chiaro? :)
quinton
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Messaggio da quinton »

Ho preso una svista.
23mm
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Messaggio da edi »

Ok, adesso va bene :-)
In effetti è un po' bassa, di almeno 3mm, non moltissimo, ma già abbastanza da disturbare il violinista. Ora la scelta di una soluzione dipende dal violino, è nuovo? è vecchio? ha un certo valore, una certa qualità?
Essenzialmente comunque i metodi sono un paio: o si rifà il manico facendo un innesto, o si mette una "zeppa" cuneiforme sotto la tastiera (che parte da 0 al capotasto) in modo da aumentarne l'angolazione, in questo caso va poi ripreso (scolpendolo) il dorso del manico e ritoccato sulla "zeppa" in modo da camuffarla e renderla meno visibile.
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Messaggio da quinton »

edi ha scritto:Ok, adesso va bene :-)
In effetti è un po' bassa, di almeno 3mm, non moltissimo, ma già abbastanza da disturbare il violinista. Ora la scelta di una soluzione dipende dal violino, è nuovo? è vecchio? ha un certo valore, una certa qualità?
Essenzialmente comunque i metodi sono un paio: o si rifà il manico facendo un innesto, o si mette una "zeppa" cuneiforme sotto la tastiera (che parte da 0 al capotasto) in modo da aumentarne l'angolazione, in questo caso va poi ripreso (scolpendolo) il dorso del manico e ritoccato sulla "zeppa" in modo da camuffarla e renderla meno visibile.
Il violino è moderno di liuteria cremonese (modello stradivari) ed è datato 1999.

a) Considerando le due possibilità di modifica, quale dei due metodi compromette di più il valore dello strumento?
b) L’innesto è il metodo più adatto onde evitare di intravedere sullo strumento tracce di modifiche?
c) rifare il manico facendo un innesto, significa che viene modificato o lavorato solo l’innesto cioè la parte finale del manico? Oppure si deve rifare tutto il manico compreso il riccio?
d) Questa lavorazione ha un costo elevato?


Grazie ancora per i suggerimenti
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edi
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Messaggio da edi »

Quello della "zeppa" è sicuramente un metodo più economico e relativamente più "visibile". Quello dell'innesto è il metodo più usato e viene usato anche su strumenti antichi e di grande valore, consiste nel rifare completamente il manico esclusa la testa che viene, appunto, innestata sul nuovo manico e, naturalmente il costo non è irrisorio... Se si tratta di uno strumento di liuteria di un certo pregio, opterei sicuramente per la seconda ipotesi, nel caso di uno strumento di fabbrica, o comunque di poco pregio, per la prima...
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Messaggio da famar »

Mi permetto un terzo tipo di intervento che ha comunque il pregio di non toccare lo strumento e di non compromettere eventuali interventi "classici". Consiste nello staccare la tastiera e fare il contrario della zappa ciè mangiare l'ebano dalla parte del capotasto. Ho visto che per alzare 3 mm basta togliere circa 1,2 mm, chiaramente a sfumare verso la parte larga della tastiera.
Buoni lavori.
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Messaggio da edi »

Sì, giusto, c'è anche questa possibilità, ma secondo me è più visibile della "zeppa" avendo una tastiera con spessore crescente nella parte incollata e comunque bisogna vedere se gli spessori lo permettono... Non secondaria la maggior difficoltà a fare una tastiera "a scivolo"... Non saprei se alla fine ci sarebbe meno lavoro... Sì comunque sì, è da prendere in considerazione anche questa possibilità, grazie Famar! :)
famar
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Messaggio da famar »

So bene che non è l'intervento più classico.
Vi sono però delle tastiere di spessore quasi esagerato dove un modesto assottigliamento potrebbe essere quasi auspicabile, naturalmente visto di profilo questo lavoro si nota.
Inoltre dopo aver letto il Sacconi che sostiene che peso sul manico equivale ad una sordina, sto cercando di tenermi leggero con l'ebano.
Ultimamente ho praticato delle "fresature" sotto la tastiera nella parte che si incolla sul manico.
Buoni lavori a tutti :)
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